+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 6,7-15
Voi dunque pregate così.
RIFLESSIONE
• Ci sono due redazioni del Padre Nostro: Luca (Lc 11,1-4) e Matteo (Mt 6,7-13). In Luca il Padre Nostro è più corto. Luca scrive per le comunità che venivano dal paganesimo. In Matteo, il Padre Nostro si trova nel Discorso della Montagna, nella parte in cui Gesù orienta i discepoli nella pratica delle tre opere di pietà: elemosina (Mt 6,1-4), preghiera (Mt 6,5-15) e digiuno (Mt 6,16-18). Il Padre Nostro fa parte di una catechesi per i giudei convertiti. Loro erano abituati a pregare, ma avevano vizi che Matteo cerca di correggere.
• Matteo 6,7-8: I vizi da correggere. Gesù critica le persone per le quali la preghiera era una ripetizione di formule magiche, di parole forti, dirette a Dio per obbligarlo a rispondere alle nostre necessità. L’accoglienza della preghiera da parte di Dio non dipende dalla ripetizione delle parole, ma dalla bontà di Dio che è Amore e Misericordia. Lui vuole il nostro bene e conosce le nostre necessità prima ancora che noi eleviamo a Lui le nostre preghiere.
• Matteo 6,9a: Le prime parole: “Padre Nostro” Abba, Padre, è il nome che Gesù usa per rivolgersi a Dio. Rivela la nuova relazione con Dio che deve caratterizzare la vita delle comunità (Gal 4,6; Rom 8,15). Diciamo “Padre nostro” e non “Padre mio”. L’aggettivo “nostro” mette l’accento sulla consapevolezza di appartenere tutti alla grande famiglia umana di tutte le razze e credo. Pregare il Padre ed entrare nell’intimità con lui, vuol dire anche mettersi in sintonia con le grida di tutti i fratelli e le sorelle per il pane di ogni giorno. Vuol dire cercare in primo luogo il Regno di Dio. L’esperienza di Dio come Padre nostro è il fondamento della fraternità universale.
• Matteo 6,9b-10: Tre richieste per la causa di Dio: il Nome, il Regno, la Volontà. Nella prima parte chiediamo che si ristabilisca la nostra relazione con Dio. Santificare il Nome: Il nome JAVE significa Sono con te! Dio conosce. In questo NOME Dio si fece conoscere (Es 3,11-15). Il nome di Dio è santificato quando è usato con fede e non con magia; quando è usato secondo il suo vero obiettivo, cioè non per l’oppressione, ma per la libertà della gente e per la costruzione del Regno. La Venuta del Regno: L’unico signore e re della vita è Dio (Is 45,21; 46,9). La venuta del Regno è la realizzazione di tutte le speranze e promesse. E’ la vita piena, il superamento delle frustrazioni sofferte con i re ed i governi umani. Questo Regno verrà quando sarà fatta pienamente la volontà di Dio. Fare la Volontà: La volontà di Dio si esprime nella sua Legge. Si faccia la sua volontà in cielo come in terra. In cielo, il sole e le stelle obbediscono alle leggi delle sue orbite e creano l’ordine dell’universo (Is 48,12-13). L’osservanza della legge di Dio sarà fonte di ordine e di benessere per la vita umana.
• Matteo 6,11-13: Quattro richieste per la causa dei fratelli: Pane, Perdono, Vittoria, Libertà. Nella seconda parte del Padre nostro chiediamo che si restauri la relazione tra le persone. Le quattro richieste mostrano come bisogna trasformare le strutture della comunità e della società per fare in modo che tutti i figli di Dio abbiano la stessa dignità. Il pane di ogni giorno: Nell’esodo, ogni giorno, la gente riceveva la manna nel deserto (Es 16,35). La Provvidenza Divina passava attraverso l’organizzazione fraterna, la condivisione. Gesù ci invita a compiere un nuovo esodo, un nuovo modo di convivenza fraterna che garantisce il pane per tutti (Mt 6,34-44; Gv 6,48-51). Perdono dei debiti: Ogni 50 anni, l’Anno Giubilare obbligava a perdonare i debiti. Era un nuovo inizio (Lv 25,8-55). Gesù annuncia un nuovo Anno Giubilare, “un anno di grazia da parte del Signore” (Lc 4,19). Il Vangelo vuole ricominciare tutto di nuovo! Non cadere nella Tentazione: Nell’esodo, la gente venne tentata e cadde (Dt 9,6-12). Mormorò e volle tornare indietro (Es 16,3; 17,3). Nel nuovo esodo, la tentazione sarà superata dalla forza che la gente riceve da Dio (1Cor 10,12-13). Liberazione dal Male: Il Male è Satana, che allontana da Dio ed è motivo di scandalo. Riesce ad entrare in Pietro (Mt 16,23) ed a tentare Gesù nel deserto. Gesù lo vince (Mt 4,1-11). Lui ci dice: “Coraggio, io ho vinto il mondo!” (Gv 16,33).
• Matteo 6,14-15: Chi non perdona non sarà perdonato. Nel pregare il Padre nostro, pronunciamo la frase che ci condanna o ci assolve. Diciamo: “Perdona le nostre colpe come noi perdoniamo i nostri debitori” (Mt 6,12). Offriamo a Dio la misura del perdono che vogliamo. Se perdoniamo molto, Lui perdonerà molto. Se perdoniamo poco, lui perdonerà poco. Se non perdoniamo, lui neanche potrà perdonare.
PER UN CONFRONTO PERSONALE
• La preghiera di Gesù dice “perdona i nostri debiti”. In alcuni paesi si traduce “perdona le nostre offese”. Cosa è più facile: perdonare le offese o perdonare i debiti?
• Le nazioni cristiane dell’emisfero nord (Europa e USA) pregano tutti i giorni: “Perdona i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitori”. Ma loro non perdonano il debito esterno dei paesi poveri del Terzo Mondo. Come spiegare questa terribile contraddizione, fonte di impoverimento di milioni di persone?
Martedì della I settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Il tempo di Quaresima deve essere innanzi tutto un tempo di preghiera, e la Chiesa vuole subito mostrarci la preghiera che deve essere il nostro modello: quella che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli per farli entrare nella nuova religione da lui apportata. Ciò che vi è di assolutamente nuovo in questa religione è che essa ci fa guardare a Dio non più solamente come al creatore onnipotente, ma come al Padre nostro. Dio è nostro Padre! Il solo nome di “Padre” può immergere i nostri cuori nell’adorazione. Siamo dunque lontani dalle “ripetizioni dei pagani”. È così liberatorio pensare che Dio è nostro Padre! Non vi è più affanno, paura, preoccupazione: vi è la fiducia! Abbiamo un Padre che conosce tutti i nostri bisogni. Allora, possiamo pronunciare con Gesù le parole del tutto disinteressate della sua preghiera, non pensare più che alla gloria di nostro Padre, al suo regno, alla sua volontà.
Ma Gesù precisa subito: Padre “Nostro”. Egli sottolinea così la fratellanza tra tutti gli uomini che egli è venuto a consacrare per mezzo del suo sangue sulla croce.
Il “Padre nostro” è una preghiera filiale, ma è anche la preghiera fraterna per eccellenza. È il motivo per cui Gesù insiste tanto sul perdono. Possiamo essere grandi peccatori, possiamo essere criminali, e dire il “Padre nostro”. Ma a condizione di voler perdonare tutti, a condizione di non voler serbare nessun risentimento nel fondo del nostro cuore. Così, così solamente, saremo veramente figli del Padre.
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Prima lettura | |||
Is 55,10-11 La mia parola opera ciò che desidero. |
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Salmo responsoriale | |||
Sal 33 | |||
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Mt 6,7-15 Voi dunque pregate così. |
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Per la Chiesa, segno della presenza orante del Cristo nel mondo, perchè invitando alla preghiera liturgica e alla preghiera personale, aiuti l’uomo ad adorare Dio in spirito e verità. Preghiamo:
Per le persone della cultura, della scienza, dell’arte e dello spettacolo, perchè sperimentino la preghiera come sublimazione del pensiero e del sentimento, nel dialogo con Dio autore e ispiratore di ogni cosa. Preghiamo:
Per i fedeli che esprimono il sentimento religioso nelle forme della pietà popolare, perchè, con la guida della Chiesa, pratichino le loro devozioni per dare gloria a Dio. Preghiamo:
Per le famiglie cristiane, perchè siano Chiesa che prega e conduce al senso religioso della vita. Preghiamo:
Per noi che nell’eucaristia sperimentiamo l’efficacia della Parola di Dio, perchè dalla terra irrigata della nostra vita germini il canto della lode e del ringraziamento per i benefici della salvezza. Preghiamo:
Per coloro che non sanno pregare. Preghiamo:
Per le comunità di vita contemplativa della nostra Chiesa locale. Preghiamo:
O Dio, Padre del cielo e della terra, che conosci i nostri bisogni e non ti accontenti di parole vuote, fa’ che la nostra preghiera sia simile a quella del tuo Figlio, che cercava in tutto la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte Accetta, Dio creatore, i doni che abbiamo ricevuto dalla tua paterna generosità, e trasforma il pane e il vino che ci hai dato per la nostra vita quotidiana in sacramento di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della Quaresima |
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia,
purificati nello spirito,
alla celebrazione della Pasqua,
perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa,
attingano ai misteri della redenzione
la pienezza della vita nuova
in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo…
Antifona di comunione Quando t’invoco, esaudiscimi, o Dio, tu che sei la mia giustizia e dalle angosce mi hai liberato; pietà di me, Signore, ascolta la mia preghiera. (Sal 4,2) |
L SANTO DEL GIORNO
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I santi del 20 Febbraio 2018
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Sant’ ELEUTERIO DI TOURNAI Vescovo
456 – 531
La data di nascita di Eleuterio è presumibilmente il 456 e quella della morte il 531. È l’epoca in cui la Gallia, già meta di varie migrazioni barbariche, come quella dei Burgundi e dei Visigoti, divenne terra di conquista dei Franchi di re Clodoveo. Alla conversione di questi contribuirono la moglie cristiana, Clotilde, venerata come santa, il vescovo di Re…
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San ZENOBIO Sacerdote e martire
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San SERAPIONE Martire
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