+ Dal Vangelo secondo Marco – Mc 1,29-39
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
• Gesù accoglie gli emarginati. Quando comincia ad imbrunire, il pomeriggio, terminato il sabato, quando spunta nel cielo la prima stella, Gesù accoglie e guarisce i malati ed i posseduti che la gente gli aveva portato. I malati ed i posseduti erano le persone più emarginate in quell’epoca. Non avevano nessuno a cui ricorrere. Dipendevano dalla carità pubblica. Oltre a questo, la religione le considerava impure. Non potevano partecipare alla comunità. Era come se Dio le rifiutasse e le escludesse. Gesù le accoglie. Ecco quindi che appare chiaro in cosa consiste la Buona Novella di Dio e ciò che vuole fare nella vita della gente: accogliere gli emarginati e gli esclusi, ed inserirli di nuovo nella convivenza della comunità.
• Rimanere uniti al Padre, mediante la preghiera. Gesù ci viene presentato mentre prega. Compie un grande sforzo per avere il tempo e l’ambiente adeguato per pregare. Si alza prima degli altri e si reca in un luogo deserto, per poter stare solo con Dio. Molte volte i vangeli ci parlano della preghiera di Gesù, in silenzio (Mt 14,22-23; Mc 1,35; Lc 5,15-16; 3,21-22). Attraverso la preghiera mantiene viva la coscienza della sua missione.
• Mantenere viva la coscienza della missione e non rinchiudersi nel risultato già ottenuto. Gesù è conosciuto. Tutti vanno dietro a lui. Questa pubblicità piace ai discepoli. Vanno a cercare Gesù per riportarlo di nuovo dalla gente che lo cercava, e gli dicono: Tutti ti cercano. Pensavano che Gesù sarebbe andato al banchetto. Rimangono delusi! Gesù non fa caso e dice loro: Andiamocene altrove. E’ per questo infatti che sono venuto! Sicuramente saranno rimasti meravigliati! Gesù non era come loro se lo immaginavano. Gesù aveva una coscienza molto chiara della sua missione e voleva trasmetterla ai discepoli. Non vuole che si chiudano nel risultato già ottenuto. Non devono guardare indietro. Ma devono mantenere viva, come fa Gesù, la coscienza della loro missione. E’ la missione ricevuta dal Padre, che deve orientare le loro decisioni.
• E’ per questo infatti che sono venuto! Questo fu il primo malinteso tra Gesù ed i suoi discepoli. Per il momento, si tratta solo di una piccola divergenza. Più avanti, nel vangelo di Marco, questo malinteso, malgrado le molte avvertenze di Gesù, crescerà e arriverà ad essere quasi una rottura tra Gesù ed i discepoli (cf. Mc 8,14-21.32-33; 9,32;14,27). Anche oggi ci sono malintesi sul cammino dell’annuncio della Buona Novella. Marco aiuta a fare attenzione alle divergenze, per non permettere che crescano fino alla rottura.
• Gesù ha coscienza della sua missione mediante la preghiera. E la mia preghiera?
Mercoledì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Gesù si alza molto prima dell’alba. Esce e se ne va in un luogo deserto, nella notte, e là prega. Quando gli apostoli, che lo cercano, infine lo trovano, egli dice loro: “Andiamocene altrove per i villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!”. Egli dice di essere venuto per proclamare la “Buona Novella” e, tuttavia, quando è uscito, non si è trovato in mezzo alla folla. Prima dell’alba, nella notte, egli ha cercato un luogo deserto. Il Vangelo ci dice: “E là pregava”. Come è triste sapere che il più delle volte la preghiera è presentata come una domanda.
Per la maggior parte di coloro che lo sentono, il termine preghiera ha solo questo significato immediato.
Così è un momento decisivo nella nostra vita quando ci rendiamo conto che la preghiera è innanzi tutto adorazione! Essa è come quei pannelli solari che producono energia semplicemente dal loro essere stesi ed esposti alla luce. La preghiera è prima di tutto questa adorazione, questa gioia che noi esprimiamo nella più splendida parola d’amore che possa esistere: “Noi ti rendiamo grazie”. Grazie per che cosa? Per qualche dono? No di certo. Nel “Gloria” diciamo: “Noi ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa”. Grazie per te. È un po’ come il bambino che, in un momento di tenerezza, si getta fra le braccia della mamma e le dice: “Grazie, mamma, perché tu sei proprio tu”. La preghiera è prima di tutto questa adorazione silenziosa; non occorrono parole. Questa adorazione non è certo lontana da ogni preoccupazione. È per questo che dobbiamo chiedere l’aiuto di Dio. Come potremmo essere nell’adorazione di Dio in questo modo, se non fossimo nello stesso tempo feriti, preoccupati da tutta la sofferenza che c’è attorno a noi, dagli sforzi per i compiti che siamo chiamati a svolgere, dalle liberazioni di cui abbiamo bisogno, noi come tanti altri attorno a noi?
L’adorazione è al tempo stesso parola e silenzio. È un silenzio pieno, portatore di tutti i gemiti che sono in noi e che sono attorno a noi. È preghiera in senso pieno solo quella che si fa in silenzio, in una muta presenza. Raramente ci viene riferito questo episodio di cui è stato testimone il curato d’Ars. Egli passava molto tempo nella sacrestia per preparare laboriosamente le sue prediche, poiché non aveva una profonda cultura. Si stupiva nel vedere ogni sera un contadino, un uomo molto semplice, senza istruzione, che, al ritorno dal lavoro, dopo aver lasciato i suoi zoccoli alla porta, entrava in chiesa, si metteva in un angolo e rimaneva per molto tempo immobile e silenzioso. Il curato d’Ars stesso racconta che una volta non si trattenne dalla voglia di chiedergli: “Ma, amico mio, che cosa fa qui?”. L’uomo gli rispose nel suo dialetto della regione di Dombes: “Oh, signor curato, io lo guardo e lui mi guarda”. Quest’uomo così semplice era arrivato ad un altissimo grado di perfezione nella preghiera. Impariamo così, prima di affrontare i doveri della giornata, ad esporci, come Gesù, alla luce che ci riempirà d’energie, in questa preghiera semplice d’amore, d’adorazione: “Grazie, Signore, noi ti rendiamo grazie per il tuo splendore”.
Antifona d’ingresso Vidi il Signore su di un trono altissimo: lo adorava una schiera di angeli e cantavano insieme: “Ecco colui che regna per sempre”. |
Colletta Ispira nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
1Sam 3,1-10.19-20
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, il giovane Samuèle serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. Parola di Dio |
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore, Sacrificio e offerta non gradisci, Nel rotolo del libro su di me è scritto Ho annunciato la tua giustizia |
Canto al Vangelo (Gv 10,27) Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 1,29-39
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Gesù è guaritore dei corpi e salvatore di tutto l’uomo. Egli prega ora con noi il Padre che ci ha dato la vita. e continuamente si prende cura dei suoi figli. Con fiducia preghiamo: Salvaci, o Signore.La tua Chiesa, Signore, è lacerata nei cristiani, perseguitata in molti paesi, guastata dai nostri peccati: donale salute e freschezza nuova. Noi ti invochiamo: Molti popoli, o Padre, non hanno conosciuto l’amore che hai manifestato nel tuo Figlio Gesù, e tuttavia lo cercano con cuore sincero: non abbandonarli. Noi ti invochiamo: Prima che noi ti cercassimo, tu per primo ci hai chiamato e ci sei venuto vicino per donarci la tua vita: sostienici nel cammino quotidiano. Noi ti invochiamo: I malati che la scienza umana non può più soccorrere sperano ancora nel tuo aiuto: rafforza il loro animo nella prova. Noi ti invochiamo: Ricordati dei sofferenti nel corpo e nello spirito che vivono tra noi e che forse ignoriamo: guariscili e illumina la loro pena. Noi ti invochiamo: Per i medici e gli infermieri. Perché molti ascoltano la chiamata del Signore. Padre nostro, liberaci dal male che abita nel nostro cuore e che distrugge i nostri corpi, e insegnaci ad alleviare la sofferenza del prossimo. Per Gesù Cristo che ha patito ed è morto per noi e ora vive e regna nei secoli eterni. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, l’offerta che ti presentiamo, esaudisci la nostra fiduciosa preghiera e santifica tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. “. |
Antifona di comunione Presso di te, Signore, è la sorgente della vita, nella tua luce noi vedremo la luce. (Sal 36,10)Oppure: “Io sono venuto perché abbiano la vita, e l’abbiano in abbondanza”, dice il Signore. (Gv 10,10) |
Preghiera dopo la comunione Dio onnipotente, che ci hai nutriti alla tua mensa, donaci di esprimere in un fedele servizio la forza rinnovatrice di questi santi misteri. Per Cristo nostro Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 10 Gennaio 2018
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Beato GREGORIO X Papa
Piacenza, 1210 – Arezzo, 10 gennaio 1276
(Papa dal 27/03/1272 al 10/01/1276) Tedaldo Visconti (non apparteneva alla celebre famiglia di Milano) nacque a Piacenza verso il 1210. Si trovava in Terra Santa quando il 1 settembre 1271 fu eletto Papa dal conclave riunito a Viterbo da più di tre anni. Si adoperò incessantemente per la pace e convocò il Concilio Ecumenico a Lione. Sc…
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Sant’ ARCONZIO DI VIVIERS Vescovo
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Sant’ AGATONE Papa
m. 681
(Papa dal 27/06/678 al 10/01/681)Consacrato pontefice il 26 giugno del 678, quando, secondo la leggenda, avrebbe avuto 103 anni. Il 12 agosto ricevette dall’imperatore Costantino Pagonato una lettera nella quale questi si dichiarava pronto a riprendere il progetto di riunificazione ecclesiastica tra Roma e Bisanzio. Egli pensava di indire una conferenza epis…
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