+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 10,1-12
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
• Il vangelo di ieri indicava i consigli di Gesù sulla relazione tra adulti e bambini, tra i grandi e i piccoli della società. Il vangelo di oggi consiglia su come deve essere la relazione tra uomo e donna, tra moglie e marito.
• Marco 10,1-2: La domanda dei farisei: “E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?” La domanda è maliziosa. Vuole mettere Gesù alla prova: “E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?” Segno che Gesù aveva un’opinione diversa, poiché se non fosse stato così i farisei non l’avrebbero interrogato su questa faccenda. Non chiedono se è lecito che la moglie ripudi il marito. Ciò non passava per la loro testa. Segno chiaro del forte dominio maschilista e dell’emarginazione della donna nella società di quel tempo.
• Marco 10,3-9: La risposta di Gesù: l’uomo non può ripudiare la moglie. Invece di rispondere, Gesù chiede: “Cosa vi ha ordinato Mosè?” La legge permetteva all’uomo di scrivere una lettera di divorzio e di ripudiare sua moglie. Questo permesso rivela il machismo imperante. L’uomo poteva ripudiare sua moglie, ma la moglie non aveva lo stesso diritto. Gesù spiega che Mosè agì così per la durezza di cuore della gente, ma che l’intenzione di Dio era diversa quando creò l’essere umano. Gesù ritorna al progetto del Creatore e nega all’uomo il diritto di ripudiare sua moglie. Lui toglie il privilegio dell’uomo nei confronti della moglie e chiede la massima uguaglianza tra i due.
• Marco 10,10-12: Uguaglianza uomo e donna. In casa, i discepoli fanno domande su questo punto. Gesù trae le conclusioni e riafferma l’uguaglianza di diritti e di doveri tra uomo e donna. Propone un nuovo tipo di relazione tra i due. Non permette il matrimonio in cui l’uomo può comandare la donna come vuole, né viceversa. Il vangelo di Matteo aggiunge un commento dei discepoli su questo punto. Dicono: “Se la situazione dell’uomo con la donna è così, allora meglio non sposarsi” (Mt 19,10). Preferiscono non sposarsi, piuttosto che sposarsi senza il privilegio di poter continuare a comandare sulla donna e senza il diritto di poter chiedere il divorzio nel caso in cui la donna non piaccia più. Gesù va fino in fondo alla questione e dice che ci sono solo tre casi in cui si permette ad una persona di non sposarsi: “Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono altri che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca” (Mt 19,11-12). I tre casi sono: (a) impotenza, (b) castrazione e (c) per il Regno. Non sposarsi solo perché l’uomo non vuole perdere il dominio sulla donna, questo, la Nuova Legge dell’Amore non lo permette! Sia il matrimonio che il celibato, devono stare al servizio del Regno e non al servizio di interessi egoistici. Nessuno dei due può essere motivo per mantenere il dominio maschilista dell’uomo sulla donna. Gesù cambiò la relazione uomo-donna, moglie-marito.
Per un confronto personale
• Nella mia vita personale, come vivo la relazione uomo-donna?
• Nella vita della mia famiglia e della mia comunità, come avviene la relazione uomo-donna?
Venerdì della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Gesù, Verbo di Dio fatto carne, non ci insegna forse che egli è nel Padre e il Padre è in lui, e che pregherà il Padre di inviarci lo Spirito di verità? Non ha forse pregato nel Getsemani perché noi fossimo una cosa sola, come lui e il Padre sono una cosa sola? Gesù ci ricorda l’originaria analogia voluta da Dio: Dio che è comunione (uno e trino) crea l’uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo ha creato (uno benché due… ed anche tre poiché il Signore è la loro comunione).
La dottrina di Gesù riguardante il matrimonio è quella delle origini: non c’è matrimonio senza comunione, comunione dei corpi, comunione degli spiriti e dei cuori; ma corpo più spirito più cuore è in ebraico “Bachar”, che significa carne. Quando si dice che il Verbo si è fatto carne, non significa soltanto che il Verbo si è rivestito del corpo di un uomo. No, significa anche che il Verbo ha assunto tutta la condizione del “Bachar”, corpo, spirito e cuore. Ma tale “Bachar” non può vivere se non grazie allo spirito di Dio. Se se ne separa, come Adamo ed Eva, sceglie la morte.
Comunione della carne, certo, ma essa è possibile solo dove sia presente lo Spirito di Dio. In questo senso Gesù dice: “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla” (Gv 6,63). L’adulterio consiste nel ripudiare lo spirito per la carne. Ecco perché san Paolo scriverà ai cristiani di Corinto: “Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito” (1Cor 6,15-17).
Ecco posti i principi. Per viverli abbiamo bisogno dello Spirito di Dio. Gesù allora ci dice: “Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc 11,13).
Chiedete allora lo Spirito al Padre prima della scelta dello sposo o della sposa, durante la decisione e dopo lo scambio delle promesse. In questo modo Cristo si farà carne in voi per sempre, in una comunione, ad immagine di Dio uno e trino.
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Prima lettura | ||||
Giac 5,9-12 Ecco, il giudice è alle porte. |
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Salmo responsoriale | ||||
Sal 102 | ||||
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Mc 10,1-12 L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto. |
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IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 25 Maggio 2018
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Santa MARIA MADDALENA DE’ PAZZI Vergine – Memoria Facoltativa
Firenze, 2 aprile 1566 – 25 maggio 1607
Nasce nel 1566 e appartiene alla casata de’ Pazzi, potenti (e violenti) per generazioni a Firenze, e ancora autorevoli alla sua epoca. Battezzata con il nome di Caterina, a 16 anni entra nel monastero carmelitano di Santa Maria degli Angeli in Firenze e come novizia prende il nome di Maria Maddalena. Nel maggio 1584 soffre di una misteriosa malattia che le i…
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San GREGORIO VII Papa – Memoria Facoltativa
Soana, Grosseto, ca. 1020 – Salerno, 25 maggio 1085
(Papa dal 30/06/1073 al 25/05/1085) La riforma detta “gregoriana” non è solo opera di Ildebrando di Soana, poi papa Gregorio VII. Ma lui la soffre più di tutti, dopo aver aiutato pontefici riformatori per trent’anni. Di origine toscana, forse monaco, studia al Laterano, diventa cardinale con Alessandro II e nel 1073 gli succe…
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San BEDA DETTO IL VENERABILE Sacerdote e dottore della Chiesa – Memoria Facoltativa
Monkton in Jarrow (Inghilterra) 672-673 – Jarrow, 25 maggio 735
Fu seguace di San Benedetto Biscop e di S. Ceolfrido, dedicandosi solo alla preghiera, allo studio e all’insegnamento del monastero di Jarrow. Fu anche amanuense e il Codex Amiatinus, uno dei più preziosi e antichi codici della Volgata, conservato nella biblioteca Laurenziana di Firenze, sarebbe stato eseguito sotto la sua guida. Della sua vasta produ…
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