Via Crucis per le vie di Cerenova

“La famiglia si racconta… sulla via di Cristo”: bella, partecipata, a tratti commovente anche quest’anno la parrocchia San Francesco d’Assisi ha ricordato la Passione e la Morte di Gesù Cristo nella via Crucis, che si è svolta venerdì sera a Cerenova, ancora più curata e originale. Alla partenza dalla chiesa, la processione cui hanno partecipato tantissime persone, si è snodata attraverso le strade della frazione per approdare a piazza Morbidelli, “cuore e salotto buono” dove già l’anno scorso si era sperimentato (con successo) per la prima volta lo svolgimento della rappresentazione tra gli alti pini e la ghiaia per terra. Curata da giorni di preparazione febbrile da un numero sempre più cospicuo di volontari, sotto l’abile regia della giovane catechista Nicole è riuscita a convogliare tutti verso una celebrazione seguita, lungo le stazioni, con raccoglimento e devozione. Illuminata da tante piccole fiaccole di cera, contenute dentro vasi di vetro, la piazza si è così offerta, nella sua semplicità, a fare da sfondo al percorso sempre suggestivo e doloroso della passione di Cristo con le sue 12 stazioni previste, i cui commenti quest’anno erano stati affidati alle famiglie. Da qui il titolo della Via Crucis. Ad ogni tappa un momento della terribile e grandiosa storia di Gesù, passato su questa terra attraverso le sofferenze fisiche e morali inflitte dagli uomini sordi e ciechi ai suoi appelli alla conversione. E bravi tutti: gli attori, il coro, il responsabile luci, i soldati, i centurioni, i sacerdoti e naturalmente bravo Igor, il trentacinquenne del posto che, anche per quest’edizione, ha interpretato il ruolo non facile del Figlio di Dio prima arrestato, poi tradito da Giuda, quindi coronato di spine, giudicato da Pilato, caricato della Croce. Sempre umile, sempre in silenzio a sopportare l’insopportabile. E poi le donne che avevano capito il dramma del loro Maestro, che però vengono redarguite bruscamente “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli” (dal vangelo di Luca). Fino all’ultimo atto in cui Gesù viene crocifisso e muore sulla Croce, atto accompagnato da una musica vibrante e straziante a sottolineare l’incommensurabile tragedia compiuta da un’umanità stolta e presuntuosa. In sintonia quindi con la storia di Gesù le parole espresse dalle famiglie: con i genitori che, in alcuni casi insieme ai figli, hanno letto i commenti proposti carichi di gioia, dolore, speranza ma soprattutto di Amore. Storie di vita vissuta con tutto quello che comporta stare nella stessa casa, dividere e condividere gli spazi dove non sempre è facile, non sempre ci si capisce o si va d’accordo. Allora ecco: che il Signore ascolti le nostre preghiere, il nostro grido di aiuto. “Perché- come ha concluso il parroco Don Domenico- senza di Lui non si va da nessuna parte!”.

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