
Domenica 27 Agosto passando nella vicinanze della nostra parrocchia durante la messa delle 19.00 non si poteva non notare una atmosfera di festa, un mood gioioso e giovanile ed è bastato varcare il cancello per ritrovarsi travolti da tutto questo.
Su una bandiera del colore del cielo svettavano un logo e una scritta, la stessa scritta e lo stesso logo stampato sulle magliette in tinta di una allegra brigata di ragazzi e di tanti adulti, si leggeva: Campo estivo 2023 “Una scalata verso L’altro”.
Chiedo : <<Che succede? Oggi officia il vescovo >> ribatto <<C’è festa , allora >> un accolito mi risponde: << Oggi sono tornati i ragazzi del campo estivo e stasera si chiude questa esperienza. Tutta la comunità è in festa. >>
Ascolto allora con attenzione ciò che dice il vescovo e poi il parroco e mi lascio partecipare da questa gioia contagiosa e scopro cosi che:
41 ragazzi accompagnati da una ventina di volontari tra educatori e cuoche hanno trascorso una settimana al centro Santa Maria dell’Acero di Velletri in prossimità del lago di Nemi, meditando sulle Sacre Scritture partendo dalle montagne menzionate nelle Stesse e con l’aiuto prezioso di Don Domenico hanno potuto affrontare una scalata ipotetica che li avvicinasse al Prossimo, l`Altro per l’appunto.
Allora ho scoperto che hanno per primo, scalato la vetta del monte Golgota per liberarsi di ciò che impedisce di iniziare la scalata sperimentando il distacco dal passato e soprattutto prendere contatto, in cima, con la “Condivisione”.
Il secondo monte affrontato e scalato è stato il monte Ararat per rimarcare il valore dell` ”Appartenenza e della Singolarità” e ancora dopo una sosta in tenda, è stato conquistato il monte Sinai, scalando letteralmente Monte Cavo con una escursione di 12 km che li ha portati a quota 949 mt dal l.m. riflettendo sui limiti e opportunità dell’ “Alleanza”.
La scalata è proseguita poi con la salita al monte delle Beatitudini per riflettere sulla “Felicita`” e poi il Moirah per scoprire il valore del “Silenzio” e infine il monte Tabor per riscoprire il piacere del “Mostrarsi” per poi ritornare al Golgota per “Aprirsi” all’Altro.
Un plastico con 6 vette ha aiutato i ragazzi a concretizzare i concetti elaborati ed è stato bello scoprire che questi ragazzi, dono prezioso per la nostra comunità, hanno recepito i concetti proposti mettendoli subito a frutto raccontandosi nella pizzata finale, condivisa con le famiglie e tutti coloro che come me hanno voluto essere partecipi alla loro gioia.
A un giovane che mi racconta dei tanti giochi fatti, chiedo : << E adesso che farai? >> lui mi risponde << Aspetto Ottobre per ripartire tutti insieme per una nuova avventura con il Gruppo Medie >> e corre ad abbracciare una ragazza poco più che ventenne che mi dicono essere il Direttore e responsabile del Campo Estivo appena concluso e io non posso non sorriderle e ringraziarla con lo sguardo. Penso a lei e a tutti quelli che hanno reso possibile questa esperienza, sacrificando le proprie ferie, persone che hanno scalato il loro “Altro” e superando i propri egoismi hanno saputo essere per i ragazzi veri generatori di Amore.
E allora seguiamo il loro buon esempio, presentiamoci ai piedi della nostra montagna e …
Buona scalata a tutti