La reflex vista da dentro!
Teniamo bene in mente che non è la macchina fotografica che scatta belle o brutte immagini, ma la persona che la utilizza.
Per questo bisogna capire bene come é composta la propria reflex e come i meccanismi interni lavorano tra di loro.
Cosa significa Reflex D-SLR? La sigla SLR sta per “Reflex a Singola Lente” in inglese “Single Lens Reflex”. Si tratta di una fotocamera che utilizza la stessa lente sia per inquadrare che per scattare. Invece la lettera D si riferisce al fatto che la luce è impressa su un sensore digitale.
L’obbiettivo(1) e l’occhio della Reflex che permette il passaggio della luce all’interno del corpo della fotocamera: è composto da una o più lenti e dal diaframma. Il diaframma(8) è l’elemento interno all’obbiettivo attraverso il quale si può regolare il passaggio della luce che entra nella fotocamera prima di raggiungere il sensore. Lo Specchio(in posizione2) è l’elemento mobile che permette di inquadrare nel mirino l’immagine vista che attraversa l’obbiettivo. Nel momento dello scatto, lo specchio si solleva (in posizione3), in modo da fa scorrere la luce verso la parte “Sensibile” cioè il Sensore. Il pentaprisma(4) è il sistema ottico in grado di invertire (la destra con la sinistra) l’immagine, in modo da vedere nel mirino l’immagine riflessa sullo specchio orientata bene. Il mirino(5) è il dispositivo che permette di scegliere e comporre l’inquadratura. L’immagine per arrivare al Sensore deve attraversare ancora L’otturatore(6) che permette di fare arrivare la luce al sensore quando si preme il pulsante di scatto. Ora il Sensore(7), un componente elettronico che cattura l’immagine e la traduce in dati per essere immagazzinata nella scheda di memoria.