+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,5-13
Chiedete e vi sarà dato.
Riflessione
● Il vangelo di oggi continua parlando del tema della preghiera, iniziato ieri con l’insegnamento del Padre Nostro (Lc 11,1-4). Oggi Gesù insegna che dobbiamo pregare con fede ed insistenza, senza venir meno. Per questo usa una parabola provocatoria.
● Luca 11,5-7: La parabola che provoca. Como sempre, quando Gesù ha una cosa importante da insegnare, ricorre ad un paragone, ad una parabola. Oggi ci racconta una storia strana che culmina in una domanda e rivolge la domanda alla gente che lo ascoltava ed anche a noi che oggi leggiamo o ascoltiamo la storia: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli”. Prima che Gesù stesso dia la risposta, vuole la nostra opinione. Cosa risponderesti: si o no?
● Luca 11,8: Gesù risponde alla provocazione. Gesù dà la sua risposta: “Vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza”. Se non fosse Gesù, avresti avuto il coraggio di inventare una storia in cui si suggerisce che Dio aspetta le nostre preghiere con insistenza? La risposta di Gesù rafforza il messaggio sulla preghiera, cioè: Dio aspetta sempre la nostra preghiera. Questa parabola ne ricorda un’altra, anch’essa in Luca, la parabola della vedova che insiste nell’ottenere i suoi diritti davanti al giudice che non rispetta né Dio né la giustizia e che dà ascolto alla vedova solamente perché vuole liberarsi dall’insistenza della donna (Lc 18,3-5). Poi Gesù trae le proprie conclusioni per applicare il messaggio della parabola alla vita.
● Luca 11,9-10: La prima applicazione della Parabola. “Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto”. Chiedere, cercare, bussare alla porta. Se chiedete, riceverete. Se bussate alla porta vi si aprirà. Gesù non dice quanto tempo dura la richiesta, bussare alla porta, cercare, ma il risultato è certo.
● Luca 11,11-12: La seconda applicazione della parabola. “Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?” Questa seconda applicazione lascia intravedere il pubblico che ascoltava le parole di Gesù ed anche il suo modo di insegnare sotto forma di dialogo. Lui domanda: “Tu che sei un padre, quando tuo figlio ti chiede un pesce, gli daresti una serpe?” La gente risponde: “No!” –“E se ti chiede un uovo, gli daresti uno scorpione?” -“No!” Per mezzo del dialogo, Gesù coinvolge le persone nel paragone e, per la risposta che riceve da loro, le impegna con il messaggio della parabola.
● Luca 11,13: Il messaggio: ricevere il dono dello Spirito Santo. “Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” Il dono massimo che Dio ha per noi è il dono dello Spirito Santo. Quando siamo stati creati, lui soffiò il suo spirito nelle nostre narici e noi diventammo esseri vivi (Gen 2,7). Nella seconda creazione mediante la Fede in Gesù, lui ci dà di nuovo lo Spirito, lo stesso Spirito che fece che la Parola si incarnasse in Maria (Lc 1,35). Con l’aiuto dello Spirito Santo, il processo di incarnazione della Parola continua fino all’ora della morte in Croce. Alla fine, all’ora della morte, Gesù consegna lo Spirito al Padre: “Nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23,46). Gesù ci promette questo spirito come fonte di verità e di comprensione (Gv 14,14-17; 16,13), un aiuto nelle persecuzioni (Mt 10,20; At 4,31). Questo Spirito non si compra a prezzo di denaro al supermercato. L’unico modo di ottenerlo è mediante la preghiera. Dopo nove giorni di preghiera si ottenne il dono abbondante dello Spirito il giorno di Pentecoste (At 1,14; 2,1-4).
4) Per un confronto personale
● Come rispondi alla provocazione della parabola? Una persona che vive in un piccolo appartamento in una grande città, come risponderà? Aprirebbe la porta?
● Quando tu preghi, preghi convinto/a di ottenere ciò che chiedi?
Giovedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO274 ;
Gesù ci assicura che la nostra preghiera sarà esaudita. Se accontentiamo la richiesta di un amico in difficoltà, anche se dobbiamo fare grandi sforzi per rendergli questo favore, a maggior ragione Dio ascolterà la nostra preghiera perché è nostro amico. E quanto più essa sarà pressante e ostinata, tanto più egli l’ascolterà. Non si adirerà contro di noi nemmeno quando, perseveranti e pieni di fiducia e di rispetto, ci faremo temerari al punto da importunarlo. È difficile trovare un amico del genere. Gesù ci assicura che Dio è proprio un tale amico. In seguito, però, sfuma un pochino il suo pensiero: Dio esaudisce la nostra preghiera non solo perché egli è amico, ma anche perché è Padre. Tuttavia egli non concede sempre tutto ciò che chiediamo, perché ha un’offerta migliore da proporci: lo Spirito Santo, che non nega mai a nessuno che gliene faccia richiesta. Questo dono dello Spirito contiene tutti gli altri beni a cui l’uomo aspira. In lui sono soddisfatti i nostri desideri, anche i più segreti.
Nel Vangelo di oggi, Gesù ci insegna a perseverare nella preghiera e traccia una meravigliosa immagine di Dio, nostro amico e Padre.
Antifona d’ingresso
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore,
e nessuno può resistere al tuo volere.
Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse;
tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b)
Colletta
O Dio, fonte di ogni bene,
che esaudisci le preghiere del tuo popolo
al di là di ogni desiderio e di ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia:
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
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Prima lettura
Gal 3,1-5
È per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede?
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso!
Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? Siete così privi d’intelligenza che, dopo aver cominciato nel segno dello Spirito, ora volete finire nel segno della carne? Avete tanto sofferto invano? Se almeno fosse invano!
Colui dunque che vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della Legge o perché avete ascoltato la parola della fede?
Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato il suo popolo.
Ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo.
Salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza.
Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e accoglieremo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:
«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Parola del Signore
Preghiera dei fedeli
Il Signore ci incoraggia ad essere fiduciosi. Chiediamogli dunque con insistenza ciò che ci serve, disponibili sempre a fare la sua volontà. Diciamo insieme:
Ascoltaci, o Signore.Per la Chiesa di Cristo, perché non ponga la fiducia nel valore delle sue opere, ma unicamente in Gesù Cristo, crocifisso e risorto per noi. Preghiamo:
Per tutti gli uomini di buona volontà, perché siano costanti nell’operare il bene e non si lascino scoraggiare o intimorire dalla effimera prosperità di chi opera il male. Preghiamo:
Per coloro che incontrano difficoltà nella preghiera, perché trovino nelle parole di Cristo, un incoraggiamento a non desistere, ma ad affrontare i momenti di aridità e di vuoto con pazienza e perseveranza. Preghiamo:
Per i dubbiosi, gli incerti, gli angosciati, perché Gesù di Nazaret li aiuti a superare la sfiducia e la diffidenza nel riconoscimento delle ricchezze del proprio essere. Preghiamo:
Per noi qui riuniti, perché il Padre celeste ci conceda la luce e la forza del suo Spirito, e ci renda capaci di gustare la verità e gioire nel compimento del bene. Preghiamo:
Per chi non ha ancora sentito l’esigenza di pregare il Padre.
Per chi dubita che la sua preghiera non venga ascoltata.O Padre, che hai inviato nella Chiesa il tuo Spirito per completare l’opera della redenzione, riempici di te e rendici testimoni credibili e trasparenti dell’amore di Cristo, che è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il sacrificio
che tu stesso ci hai comandato d’offrirti
e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale,
compi in noi la tua opera di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona di comunione
Il Signore è buono con chi spera in lui,
con l’anima che lo cerca. (Lam 3,25)Oppure:
Uno solo è il pane, e noi, pur essendo molti,
siamo un corpo solo, perché partecipiamo tutti dell’unico pane
e dell’unico calice. (cf. 1Cor 10,17)
Preghiera dopo la comunione
La comunione a questo sacramento
sazi la nostra fame e sete di te, o Padre,
e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
NOME: Parrocchia San Francesco D’Assisi IBAN: IT73B0832739030000000008237
“SAN FRANCESCO ONLUS” 5×1.000
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INTESA SANPAOLO – Presidente Onlus Giorgio Michetti