+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 10,7-15
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
• Matteo 10,7: L’obiettivo della missione: rivelare la presenza del Regno. “Andate ed annunciate: Il Regno dei cieli è vicino”. L’obiettivo principale è quello di annunciare che il Regno è vicino. Ecco la novità che Gesù ci porta. Per gli altri giudei mancava ancora molto per la venuta del Regno. Sarebbe avvenuto dopo che loro avessero svolto la loro parte. La venuta del Regno dipendeva, secondo loro, dal loro sforzo. Per i farisei, per esempio, il Regno sarebbe giunto solo dopo l’osservanza perfetta della Legge. Per gli esseni, quando il paese si fosse purificato. Ma Gesù pensa in un modo diverso. Ha un modo diverso di leggere i fatti della vita. Dice che è già giunta l’ora (Mc 1,15). Quando lui dice che il Regno è vicino o che il Regno è già in mezzo a noi non vuol dire che il Regno stava giungendo solo in quel momento, ma che era già lì, indipendentemente dallo sforzo fatto dalla gente. Ciò che tutti aspettavano, era già in mezzo alla gente, gratuitamente, ma la gente non lo sapeva, né lo percepiva (cf. Lc 17,21). Gesù se ne rese conto! Perché lui guarda la realtà con occhi diversi. Lui rivela ed annuncia ai poveri della sua terra questa presenza nascosta del Regno in mezzo a noi (Lc 4,18). E’ il granello di senape che riceverà la pioggia della sua parola ed il calore del suo amore.
• Matteo 10,8: I segni della presenza del Regno: accogliere gli esclusi. Come annunciare la presenza del Regno? Solo mediante parole e discorsi? No! I segni della presenza del Regno sono innanzitutto gesti concreti, fatti gratuitamente: “Guarire gli infermi, risuscitare i morti, sanare i lebbrosi, scacciare i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Ciò significa che i discepoli devono accogliere dentro la comunità coloro che ne sono stati esclusi. Questa pratica solidale critica sia la religione che la società che esclude, ed indica soluzioni concrete.
• Matteo 10,9-10: Non procuratevi nulla per il cammino. Al contrario degli altri missionari, i discepoli e le discepole di Gesù non devono portare nulla: “Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento”. Ciò significa che devono aver fiducia nell’ospitalità della gente. Poiché il discepolo che va senza nulla, portando solo la pace (Mc 10,13), mostra che ha fiducia nella gente. E’ sicuro che sarà accolto, che potrà partecipare alla vita e al lavoro della gente del luogo e che potrà sopravvivere con ciò che riceverà in cambio, poiché l’operaio ha diritto al suo nutrimento. Ciò significa che i discepoli devono aver fiducia nella condivisione. Per mezzo di questa pratica loro criticano le leggi di esclusione e riscattano gli antichi valori della convivenza comunitaria.
• Matteo 10,11-13: Condividere la pace in comunità. I discepoli non devono andare di casa in casa, ma devono cercare persone di pace e rimanere nella casa. Cioè devono convivere in modo stabile. Così, per mezzo di questa nuova pratica, criticano la cultura dell’accumulazione che distingueva la politica dell’Impero Romano, ed annunciavano un nuovo modello di convivenza. Una volta rispettate tutte queste esigenze, i discepoli potevano gridare: Il Regno di Dio è giunto! Annunciare il Regno non vuol dire, in primo luogo, insegnare verità e dottrine, ma spingere verso una nuova maniera fraterna di vivere e di condividere partendo dalla Buona Novella che Gesù ci ha portato: Dio è Padre e Madre di tutti e di tutte.
• Matteo 10,14-15: La severità della minaccia. Come capire questa minaccia così severa? Gesù ci porta qualcosa di totalmente nuovo. Lui è venuto a riscattare i valori comunitari del passato: l’ospitalità, la condivisione, la comunione attorno al tavolo, l’accoglienza agli esclusi. Ciò spiega la severità contro coloro che rifiutano il messaggio. Poiché non rifiutano qualcosa di nuovo, ma il proprio passato, la propria cultura e saggezza! La pedagogia di Gesù ha come obiettivo scavare nella memoria, riscattare la saggezza della gente, ricostruire la comunità, rinnovare l’Alleanza, ricostruire la vita.
• Gesù ordina di cercare persone di pace, per poter rimanere a casa sua. Chi sarebbe oggi una persona di pace a cui rivolgerci nell’annuncio della Buona Novella?
Giovedì della XIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Questo passo del Vangelo ci mette in imbarazzo. È necessario che i messaggeri di Gesù vivano in una povertà e in un’assenza totale di bisogni per rendere gli uomini attenti, grazie a questo stile di vita semplice, al messaggio di Gesù che sono incaricati di trasmettere. Certo, dietro a queste parole c’è l’esperienza di tutti i primi missionari cristiani, partiti per diffondere il messaggio di Gesù nella semplicità e nella povertà più estreme. Ed è certo anche che noi non possiamo più praticare questo stile di vita nel nostro mondo così complicato: un mondo di previdenze e di sicurezze.
Tuttavia, non possiamo semplicemente mettere da parte l’esigenza scomoda che contengono queste parole. Ricchezza e possesso, carriera e considerazione, prestigio negli affari e titoli onorifici… non giocano un ruolo troppo grande nel nostro spirito? Che cosa significa oggi per noi l’esortazione di Gesù a rinunciare alle nostre esigenze e ai nostri bisogni, per noi cristiani che viviamo in una società opulenta? Qual è la loro importanza di fronte agli enormi problemi ecologici provocati proprio dalla nostra opulenza? San Francesco d’Assisi e i suoi frati hanno preso molto seriamente le parole di Gesù. All’inizio, molti hanno riso di loro, ma alla fine essi hanno avuto più impatto di tutti i loro avversari messi insieme… Nella nostra epoca, in cui siamo affascinati dal consumo, non sarebbe ora di rimettere l’accento sulla “povertà” e sulla “semplicità”?
Antifona d’ingresso Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende ai confini della terra; di giustizia è piena la tua destra. (Sal 48,10-11) |
Colletta O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall’oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Os 11,1-4.8-9
Il mio cuore si commuove dentro di me.
Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore: Parola di Dio |
Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta, Dio degli eserciti, ritorna! |
Canto al Vangelo (Mc 1,15) Alleluia, alleluia. Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 10,7-15
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore si presenta anche oggi come nostro fratello e intercessore. Nel suo nome, rivolgiamoci al Padre, dicendo: Noi ti preghiamo, Signore.Per la Chiesa inviata ad annunciare in umiltà il vangelo di Cristo: Per i popoli che gratuitamente sono stati scelti come depositari della fede: Per chi non sa rinunciare alle ricchezze per vivere il vangelo: Per le famiglie divise da discordie e incomprensioni: Per le nazioni che non rispettano i diritti dell’uomo: Per chi si è consacrato totalmente alla causa del regno: Per tutti gli annunciatori e i costruttori di pace: Per chi sa farsi fratello anche dei propri persecutori: Per chi sta preparando per la missione: Per chi ha abbandonato la fede: Per chi non sa riconoscere il bene compiuto dagli altri: Signore, Padre santo, come espressione del nostro amore ti presentiamo il nostro fratello Gesù. Alla sua passione e morte ci uniamo anche noi per essere lode perfetta a te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Ci purifichi, Signore, quest’offerta che consacriamo al tuo nome, e ci conduca di giorno in giorno a esprimere in noi la vita nuova del Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. |
Antifona di comunione Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. (Sal 34,9) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 12 Luglio 2018
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San GIOVANNI GUALBERTO Abate
Firenze, 985/995 – Passignano Val di Pesa (FI) 12 luglio 1073
I dati certi sulla sua vita, al di là della leggenda, sono pochi. Monaco di San Miniato, dopo aver denunciato il proprio abate per simonia, abbandonò il convento alla ricerca di un nuovo monastero. Giunto a Vallombrosa, un luogo isolato sull’ Appennino, con l’appoggio dell’abate di Settimo, diede origine con i monaci che avevano abbandonato S. Miniato, ad una comunità che si ingrandì anche per il sopraggiungere di laici da Firenze. Accettata con ri…
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San GIOVANNI JONES Sacerdote e martire
† Saint Thomas Waterings, Inghilterra, 12 luglio 1598
Nato in Inghilterra e costretto ad esulare in Francia, entrò nell’ordine Francescano a Pontoise. Fu ordinato sacerdote probabilmente a Reims. Dopo un breve soggiorno a Roma, ritornò in patria ed esercitò clandestinamente il ministero a Londra. Arrestato e rinchiuso in carcere, sopportò spietate torture e fu condannato a morte. La sentenza fu eseguita a Saint Thomas Waterings il 12 luglio 1598….
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San VIVENZIOLO DI LIONE Vescovo
V-VI sec.
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