+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 16,29-33
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
• Il contesto del vangelo di oggi continua ad essere l’ambiente dell’Ultima Cena, ambiente di fraternità e di addio, di tristezza e di aspettativa, in cui si rispecchia la situazione delle comunità dell’Asia Minore della fine del primo secolo. Per poter capire bene i vangeli, non possiamo mai dimenticare che riportano le parole di Gesù non come se fossero registrate su un CD per trasmetterle letteralmente. I vangeli sono scritti pastorali che cercano di incarnare e di attualizzare le parole di Gesù nelle nuove situazioni in cui si trovano le comunità nella seconda metà del primo secolo in Galilea (Matteo), in Grecia (Luca), in Italia (Marco) ed in Asia Minore (Giovanni). Nel vangelo di Giovanni, le parole e le domande dei discepoli non sono solo dei discepoli, infatti sono rivelatrici anche delle domande e dei problemi delle comunità. Sono lo specchio in cui le comunità, sia quelle di quel tempo, come pure quelle di oggi, si riconoscono con le loro tristezze e le loro angosce, con le loro gioie e le loro speranze. E trovano luce e forza nelle risposte di Gesù.
- Giovanni 16,29-30: Ecco, adesso parli chiaramente. Gesù aveva detto ai suoi discepoli: Il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre (Gv 16,27-28). Ascoltando questa affermazione di Gesù, i discepoli risposero: “Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini. Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio”. I discepoli pensano di aver capito tutto. Sì, veramente loro colsero una luce vera per chiarire i loro problemi. Ma era una luce ancora molto tenue. Colsero il seme, ma senza per il momento conoscere l’albero. La luce o il seme erano l’intuizione fondamentale della fede secondo cui Gesù È per noi la rivelazione di Dio, che È Padre: Per questo crediamo che sei uscito da Dio. Ma questo era appena l’inizio, il seme. Gesù, lui stesso, era e continua ad essere la grande parabola o la rivelazione di Dio per noi. In lui Dio giunge fino a noi e si rivela. Ma Dio non entra in nessuno schema. Supera tutto, disarma i nostri schemi e ci regala sorprese inattese che, a volte, sono molto dolorose.
- Giovanni 16,31-32: Mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre È con me. Gesù chiede: “Adesso voi credete? Lui conosce i suoi discepoli. Sa che manca molto per la comprensione del mistero di Dio e della Buona Novella di Dio. Sa che, malgrado la buona volontà e malgrado la luce appena ricevuta in quel momento, loro devono ancora affrontare la sorpresa inattesa e dolorosa della Passione e della Morte di Gesù. La piccola luce che colsero non bastava per vincere l’oscurità della crisi: Ecco verrà l’ora, anzi È già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per proprio conto e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre È con me. Questa È la fonte della certezza di Gesù ed attraverso Gesù, questa È e sarà fonte di certezza per tutti noi: Il Padre sta con me! Quando Mosè fu mandato a liberare il popolo dall’oppressione dall’Egitto, essendo questa la sua missione, lui ricevette questa certezza: “Vai! Io sono con te” (Es 3,12). La certezza della presenza liberatrice di Dio È espressa nel nome che Dio assunse nel momento dell’inizio dell’Esodo e della liberazione del suo popolo: JHWH, Dio con noi: Questo È il mio nome per sempre (Es 3,15). Nome che È presente più di sei mila volte solo nell’Antico Testamento.
- Giovanni 16,33: Coraggio! Io ho vinto il mondo! E viene ora l’ultima frase di Gesù che anticipa la vittoria e che sarà fonte di pace e di resistenza sia per i discepoli di quel tempo, che per tutti noi, fino ad oggi: Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo. “Con il suo sacrificio per amore, Gesù vince il mondo e Satana. I suoi discepoli sono chiamati a partecipare alla lotta e alla vittoria. Sentire il coraggio che infonde, È già vincere una battaglia.” (L. A. Schokel)
Lunedì della VII settimana di Pasqua
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
Chi è l’uomo perché possa star sicuro della sua fede?
Non appena egli riposa sulle sue forze e non si appoggia a Gesù, la fede sembra svanire e vacilla: è la prova.
“Adesso credete? Ecco, verrà l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per proprio conto, e mi lascerete solo”.
La fede provata si smarrisce, l’uomo dubita e non è più capace di rapporto, non sente più il fascino di una compagnia guidata e se ne va lontano per la sua strada.
La prova cui Gesù fa riferimento, la croce, disperde i suoi, ma lui non resta solo, perché egli è dall’origine “con”.
Dall’origine egli è Dio, egli è nel “Co-essere” della Trinità. Il Padre è con lui, il Padre è da sempre con lui e nel grido dell’abbandono sulla croce, quando la “distanza” tra il Padre e il Figlio tocca la sua punta estrema, lo Spirito tenacemente testimonia il permanere della comunione tra i Due. La solitudine del Crocifisso rivela allora il volto ultimo di Dio: Misericordia.
È per questa Misericordia che la prova non ci deve atterrire. Per essa dobbiamo stare nella pace.
In effetti la Misericordia crocifissa ha vinto il mondo.
Antifona d’ingresso Riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi, e mi sarete testimoni fino ai confini della terra. Alleluia. (At 1,8) |
Colletta Venga su di noi, o Signore, la potenza dello Spirito Santo, perché aderiamo pienamente alla tua volontà e la possiamo testimoniare con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
At 19,1-8
Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?
Dagli Atti degli Apostoli
Mentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Èfeso. Parola di Dio |
Regni della terra, cantate a Dio.
Oppure: Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici I giusti invece si rallegrano, Padre degli orfani e difensore delle vedove |
Canto al Vangelo (Gv 3,1) Alleluia, alleluia. Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio. Alleluia. |
Vangelo |
Gv 16,29-33
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli (Dall’Orazionale CEI 2020) A immagine della comunità apostolica, riunita con Maria nel Cenacolo, viviamo nell’attesa dello Spirito Paraclito, primo dono del Risorto. Preghiamo insieme e diciamo: Manda il tuo Spirito, Signore.1. Per la Chiesa di Dio, pellegrina nel tempo: lo Spirito Santo le conceda di vivere l’esperienza missionaria che spinse i primi cristiani a portare il Vangelo fino ai confini della terra. Preghiamo. 2. Per i nostri pastori: lo Spirito del Signore risorto li renda attenti alle necessità del popolo cristiano e ispiri loro scelte sagge per la crescita delle comunità. Preghiamo. 3. Per i catechisti e gli animatori: accompagnino i ragazzi e i giovani nella scoperta del volto gioioso di Cristo. Preghiamo. 4. Per le persone turbate dal dubbio, provate dalla malattia, affaticate dalla tribolazione: possano sentirsi amate e sostenute dalla premurosa carità dei fratelli. Preghiamo. 5. Per noi che partecipiamo a questa Eucaristia: la fede nella comunione dei santi alimenti la nostra speranza di giungere alla pace e alla gioia che non avranno fine. Preghiamo. O Dio, Padre buono, che agli apostoli hai donato lo Spirito Santo, concedi anche a noi di essere interamente consacrati al servizio del Vangelo, per annunciare a tutti le grandi opere del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. |
Preghiera sulle offerte O Signore, questo sacrificio senza macchia ci purifichi e infonda nel nostro cuore il vigore della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.Oppure: O Signore, questo sacrificio senza macchia ci purifichi e infonda nel nostro cuore il vigore della tua grazia. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DELL’ASCENSIONE DEL SIGNORE I Il mistero dell’AscensioneÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Il Signore Gesù, re della gloria, vincitore del peccato e della morte, [oggi] è salito al cielo contemplato dagli angeli. Mediatore tra Dio e gli uomini, giudice del mondo e Signore dell’universo, ci ha preceduti nella dimora eterna non per separarsi dalla nostra condizione umana, ma per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito, saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e le schiere degli angeli e dei santi cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, … Oppure Prefazio dell’Ascensione II, oppure Prefazio Dopo l’Ascensione. |
Antifona alla comunione «Non vi lascerò orfani», dice il Signore. Vi vedrò di nuovo e si rallegrerà il vostro cuore». Alleluia. (Gv 14,18;16,22)Oppure: Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo! Alleluia. (Gv 16,33) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 17 Maggio 2021
San PASQUALE BAYLON Religioso dei Frati Minori
Torre Hermosa, Spagna, 16 maggio 1540 – Villarreal, Spagna, 17 maggio 1592
Nacque il 16 maggio 1540, nel giorno di Pentecoste, a Torre Hermosa, in Aragona. Di umili origini, sin da piccolo venne avviato al pascolo delle greggi. Durante il lavoro si isolava spesso per pregare. A 18 anni chiese di essere ammesso nel convento dei francescani Alcantarini di Santa Maria di Loreto, da cui venne respinto, forse per la giovane età. Tuttavia non si perse d’animo, venendo ammesso al noviziato il 2 febbraio 1564. L’anno successivo, emise la solenne professione come «fratello laico»…
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Santa GIULIA SALZANO Vergine, fondatrice
Santa Maria Capua Vetere, Caserta, 13 ottobre 1846 – Casoria, Napoli, 17 maggio 1929
Giulia Salzano trascorse la sua vita dai diciannove anni in poi nella città di Casoria, in provincia di Napoli, dov’era stata destinata come maestra elementare. Non si limitò tuttavia all’insegnamento, ma s’impegnò anche nella diffusione del catechismo. Insieme ad alcune compagne diede vita alle Suore Catechiste del Sacro Cuore, col compito di far conoscere e amare Dio da tutti gli uomini. Morì a Casoria il 17 maggio 1929, a 83 anni. Beatificata a Roma il 27 aprile 2003…
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Sant’ ADRIONE Martire
sec. IV
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