+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 3,22-30
Satana è finito.
Riflessione
- Il conflitto cresce. C’è una sequenza progressiva nel vangelo di Marco. Nella misura in cui la Buona Novella si afferma e la gente l’accetta, nella stessa misura cresce anche la resistenza da parte delle autorità religiose. Il conflitto comincia a crescere e a segnare tutte le comunità. Per esempio, i parenti di Gesù pensavano che fosse diventato pazzo (Mc 3,20-21), e gli scribi che erano venuti da Gerusalemme pensavano che fosse indemoniato (Mc 3,22).
- Conflitto con le autorità. Gli scribi calunniano Gesù. Dicono che è posseduto dal demonio e che scaccia i demoni con l’aiuto di Belzebù, il principe dei demoni. Loro erano venuti da Gerusalemme, da oltre 120 chilometri di distanza, per vigilare il comportamento di Gesù. Volevano difendere la Tradizione contro le novità che Gesù insegnava alla gente (Mc 7,1). Pensavano che il suo insegnamento andava contro la buona dottrina. La risposta di Gesù aveva tre parti:
– Prima parte: il paragone della famiglia divisa. Gesù si serve del paragone della famiglia divisa e del regno diviso per denunciare l’assurdità della calunnia. Dire che Gesù scaccia i demoni con l’aiuto del principe dei demoni è negare l’evidenza. E’ come dire che l’acqua è secca, e che il sole è oscurità. I dottori di Gerusalemme calunniavano, perché non sapevano spiegare i benefici compiuti da Gesù a favore della gente. Avevano paura di perdere la leadership.
– Seconda parte: il paragone dell’uomo forte. Gesù paragona il demonio ad un uomo forte. Nessuno, a meno che non sia una persona forte, potrà togliere la casa ad un uomo forte, rubargliela. Gesù è il più forte di tutti. Per questo riesce ad entrare in casa e a dominare l’uomo forte. Riesce a scacciare i demoni. Gesù conquista l’uomo forte e gli ruba la casa, cioè, libera le persone che erano nel potere del male. Il profeta Isaia aveva già usato lo stesso paragone per descrivere la venuta del Messia (Is 49,24-25). Luca aggiunge che l’espulsione del demonio è un segno evidente della venuta del Regno (Lc 11,20).
– Terza parte: il peccato contro lo Spirito Santo. Tutti i peccati sono perdonati, meno il peccato contro lo Spirito Santo. Cos’è il peccato contro lo Spirito Santo? E’ dire: “Lo spirito che spinge Gesù a scacciare il demonio, viene proprio dal demonio!” Chi parla così diventa incapace di ricevere il perdono. Perché? Chi si tappa gli occhi può indovinare? Non può! Chi ha la bocca chiusa può mangiare? Non può! Chi non chiude l’ombrello della calunnia può ricevere la pioggia del perdono? Non può? Il perdono passerebbe accanto e non lo raggiungerebbe. Non è che Dio non vuole perdonare. Dio vuole perdonare sempre. Ma è il peccatore che rifiuta di ricevere il perdono!
Lunedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Il Signore ci dà oggi una lezione sull’importanza dell’unità. Il Vangelo parla della casa di Satana, però dà questo principio: “Se un regno è diviso in se stesso quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi”. Così è per la Chiesa. Se non lavoriamo per l’unità, lavoriamo contro la Chiesa. Non è necessario spendere molte parole: è evidente che la divisione dei cristiani nuoce all’evangelizzazione. Nelle terre di missione, quando i pagani vedono che ci sono diverse Chiese cristiane che non si intendono fra loro, dicono: “Perché accettare questa religione, che non ha unità?”.
E dobbiamo insistere, nel problema dell’ecumenismo, più su ciò che ci unisce e meno su ciò che ci divide. Anche se sappiamo di essere fondati sull’unica pietra che il Signore ha posto per essere fondamento della sua Chiesa, dobbiamo sempre favorire l’unità e riconoscere ciò che è buono, ciò che viene dallo Spirito Santo anche nelle altre Chiese.
Il Vaticano II ha riconosciuto che ci sono tanti tesori di grazie anche in queste Chiese. Non hanno tutta la ricchezza della grazia di Cristo, perché sono tagliate fuori dall’unità apostolica fondata su Pietro, ma hanno la parola di Dio, hanno i sacramenti e hanno grazie attuali che Dio, nella sua bontà, dà a tutti gli uomini di buona volontà. Dunque anche i fratelli separati sono guidati dallo Spirito Santo nella misura in cui sono docili alla grazia di Dio. Lo dobbiamo riconoscere con gioia: anche così lavoriamo ad abbattere le divisioni. Se invece vediamo solo ciò che divide, le divisioni non avranno rimedio.
Nella lettera agli Ebrei troviamo il fondamento dell’unità: l’unico sacrificio di Cristo. L’autore insiste nel dire che Cristo si è offerto una volta sola: “Una volta sola, nella pienezza dei tempi, è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso”. E la Messa, che è il sacramento dell’unico sacrificio di Cristo, è così il fondamento dell’unità.
Quando partecipiamo all’Eucaristia dobbiamo pensarci: offriamo il sacrificio di Cristo per l’unità di tutti i credenti in lui.
Antifona d’ingresso Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Maestà e onore sono davanti a lui, forza e splendore nel suo santuario. (Sal 95,1.6) |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, guida le nostre azioni secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Eb 9,15.24-28
Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta a coloro che l’aspettano.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, Cristo è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa. Parola di Dio |
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.
Cantate al Signore un canto nuovo, Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, Tutti i confini della terra hanno veduto Cantate inni al Signore con la cetra, |
Canto al Vangelo (2Tm 1,10) Alleluia, alleluia. Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 3,22-30
Satana è finito.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Con la certezza che la Chiesa e il mondo sono guidati dallo Spirito, chiediamo al Padre di ogni bene di aprire il nostro cuore alla sua azione santificante. Diciamo insieme: Donaci il tuo Spirito, Signore.Per amare il Cristo presente nella Chiesa e nel mondo: Per riconoscere Gesù che si manifesta nel volto d’ogni uomo: Per valorizzare ogni cosa buona compiuta dal fratello: Per cancellare ogni divisione e discordia: Per costruire un mondo più santo e giusto: Per riconciliare e sanare tutto ciò che è ferito dal peccato: Per accogliere il diverso nelle nostre comunità e assemblee: Per non ferire gli altri con i nostri giudizi sbrigativi: Per aiutare a far fiorire ciò che è appena nato: Per avere fiducia nel nuovo che già è presente: Per celebrare con fede il mistero del Cristo morto e risorto: Per rivivere il battesimo che ha cancellato in noi ogni male: Per lottare con costanza contro il peccato e i germi di morte: Per collaborare onestamente con chi guida la nostra società: Per non cadere nella tentazione della disperazione e del disfattismo: Per amare tutte le cose belle, immagine del tuo volto:O Padre, che nella pienezza dei tempi, hai mandato il tuo Figlio per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso, donaci la pienezza dello Spirito che ci fa cantare in eterno l’infinita tua misericordia. Te lo chiediamo per Cristo, nostro fratello e salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione Guardate al Signore e sarete raggianti, non dovranno arrossire i vostri volti. (Sal 33,6)Oppure: “Io sono la luce del mondo”, dice il Signore; “chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12) |
IL SANTO DEL GIORNO
www.santiebeati.it
I santi del 23 Gennaio 2023
Sant’ ILDEFONSO (IDELFONSO) DA TOLEDO Vescovo
Toledo (Spagna), 607 – Toledo, 23 gennaio 667
Molto devoto a Maria, su cui scrisse un celebre trattato, e significativo esponente della Spagna del suo tempo, Ildefonso era discendente di una potente famiglia romana. Anche sotto i Visigoti avrebbe potuto far carriera, ma si fece monaco e divenne diacono. Fu eletto abate del monastero dei Santi Cosma e Damiano, nei pressi di Toledo. Quando il vescovo morì, nel 657, l’uomo di lettere e preghiera, cinquantenne, divenne anche uomo di governo ecclesiale nella diocesi della capitale del regno visigoto. Si dist…
www.santiebeati.it/dettaglio/38600
Santi SEVERIANO E AQUILA Sposi, martiri
Cesarea di Mauritania, III secolo
Severiano e Aquila, sposi e martiri del III secolo a Cesarea di Mauritania. Furono bruciati vivi in odio alla loro fede cristiana.
www.santiebeati.it/dettaglio/92428
Santa MESSALINA DI FOLIGNO Martire
www.santiebeati.it/dettaglio/94548