+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 8,18-22
Seguimi.
Riflessione
- Dalla 10a Settimana del Tempo Ordinario fino alla 12a Settimana, per tre settimane, abbiamo meditato i capitoli da 5 a 8 del vangelo di Matteo. Seguendo la meditazione del capitolo 8, il vangelo di oggi presenta le condizioni per seguire Gesù. Gesù decise di andare all‟altro lato del lago, e una persona chiese di poterlo seguire (Mt 8,18-22).
- Matteo 8,18: Gesù ordina di passare all’altra riva del lago. Aveva accolto e sanato tutti i malati che la gente gli aveva portato (Mt 8,16). Molta gente si unì attorno a lui. Vedendo questa folla, Gesù decise di passare all‟altra riva del lago. Nel vangelo di Marco, da cui Matteo trasse gran parte delle sue informazioni, il contesto è diverso. Gesù aveva appena terminato il discorso delle parabole (Mc 4,3-34) e diceva: “Andiamo all’altro lato!” (Mc 4,35), e, una volta sulla barca da dove aveva fatto il discorso (cf. Mc 4,1-2), i discepoli lo portarono all‟altro lato. Gesù era talmente stanco che si mise a dormire su un cuscino (Mc 4,38).
- Matteo 8,19: Un dottore della Legge vuole seguire Gesù. Nel momento in cui Gesù decide di attraversare il lago, un dottore della legge si avvicina e dice: “Maestro, ti seguirò dovunque andrai”. Un testo parallelo di Luca (Lc 9,57-62) tratta lo stessotema, però in modo leggermente diverso. Secondo Luca, Gesù aveva deciso di andare a Gerusalemme dove sarebbe stato condannato e messo a morte. Nell‟andare verso Gerusalemme, entrò nel territorio di Samaria (Lc 9,51-52), dove tre persone chiedono di seguirlo (Lc 9,57.59.61). Nel vangelo di Matteo, che scrive per i giudei convertiti, la persona che vuole seguire Gesù è un dottore della legge. Matteo insiste sul fatto che un‟autorità dei giudei riconosce il valore di Gesù e chiede di seguirlo, di essere suo discepolo. In Luca, che scrive per i pagani convertiti, le persone che vogliono seguire Gesù sono samaritani. Luca mette l‟accento sull‟apertura ecumenica di Gesù che accetta anche i non giudei per essere i discepoli.
- Matteo 8,20: La risposta di Gesù al dottore della Legge. La risposta di Gesù è identica sia in Matteo che in Luca, ed è una risposta molto esigente che non lascia dubbi: ” Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”.Chi vuole essere discepolo di Gesù deve sapere ciò che fa. Deve esaminare le esigenze e calcolare bene, prima di prendere una decisione (cf. Lc 14,28- 32). “Nello stesso modo, pertanto, se chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi avere, non può essere mio discepolo (Lc 14,33).
- Matteo 8,21: Un discepolo chiede di poter seppellire suo padre. Subito, qualcuno che era già discepolo, gli chiede il permesso di poter seppellire suo padre deceduto: “Signore, permettimi prima di andare a seppellire mio padre”. Con altre parole, chiede che Gesù ritardasse la traversata del lago a dopo la sepoltura del padre. Seppellire i genitori era un dovere sacro dei figli (cf Tb 4,3-4).
- Matteo 8,22: La risposta di Gesù. Di nuovo, la risposta di Gesù è molto esigente. Gesù non ritarda il suo viaggio verso l‟altro lato del lago e dice al discepolo: “Seguimi e lascia i morti seppellire i loro morti”. Quando Elia chiamò Eliseo gli permise di salutare i suoi parenti (1Re 19,20). Gesù è molto più esigente. Per capire tutta la portata della risposta di Gesù è bene ricordare che l‟espressione Lascia i morti seppellire i loro morti era un proverbio popolare usato dalla gente per indicare che non bisogna sprecare energie in cose che non hanno futuro e che non hanno nulla a che fare con la vita. Un proverbio così non deve essere preso letteralmente. Bisogna prendere in considerazione l‟obiettivo per cui è stato usato. Così, nel nostro caso, per mezzo del proverbio Gesù mette l‟accento sull‟esigenza radicale della vita nuova a cui chiama e che esige di abbandonare tutto per seguire Lui.
Seguire Gesù. Come anche i rabbini dell‟epoca Gesù riunisce i discepoli e le discepole. Tutti loro “seguono Gesù”. Seguire era il termine che si usava per indicare il rapporto tra il discepolo ed il maestro. Per i primi cristiani, Seguire Gesù, significava tre cose molto importanti, legate tra di loro:
a) Imitare l’esempio del Maestro: Gesù era il modello da imitare e da ricreare nella vita del discepolo e della discepola (Gv 13,13-15). La convivenza quotidiana permetteva un confronto costante. Nella “scuola di Gesù” si insegnava solo una materia: il Regno, e questo Regno si riconosceva nella vita e nella pratica di Gesù.
b) Partecipare al destino del Maestro: Chi seguiva Gesù doveva impegnarsi come lui a stare con lui nelle sue privazioni (Lc 22,28), comprese le persecuzioni (Mt 10,24-25) e la croce (Lc 14,27). Doveva essere disposto a morire con lui (Gv 11,16).
c) Portare in noi la vita di Gesù: Dopo Pasqua, la luce della risurrezione, il discepolato assume una terza dimensione: “Vivo, ma non sono io, è Cristo che vive in me” (Gal
2,20). Si tratta della dimensione mistica del discepolato, frutto dell‟azione dello Spirito. I cristiani cercavano di rifare nelle loro vite il cammino di Gesù che era morto in difesa della vita e risuscitò grazie al potere di Dio (Fil 3,10-11).
Lunedì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Ancora una volta, ecco il tema della “vocazione”. I desideri degli uomini traspaiono nello scriba del Vangelo: “Io ti seguirò dovunque andrai”, “Permettimi di andare prima…”, e si scontrano con le esigenze di Gesù. Annunciare il Vangelo, donarsi agli altri, servire la causa del regno di Dio, chiede un atteggiamento che va oltre i limiti umani. Mentre tutti conoscono le condizioni minimali del focolare, della famiglia, della comodità, si chiede a chi segue Gesù di rinunciare completamente a tutto, alla maniera di colui che “non ha dove posare il capo”. Che forza hanno queste parole di Gesù: “Seguimi”! Sono valide oggi come lo erano alla loro epoca. La generosità nell’adesione a Gesù non manca, neanche la volontà di seguire Gesù. Ma quello che è necessario è capire l’esigenza radicale del Vangelo. Noi l’abbiamo indebolita con precisazioni, condizioni, spiegazioni, per non ferire… Una sola cosa è sufficiente: “Seguimi”. Il cuore generoso risponderà alla chiamata messa così a nudo.
Antifona d’ingresso Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2) |
Colletta O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Am 2,6-10.13-16
Calpestano come la polvere della terra la testa dei poveri.
Dal libro del profeta Amos
Così dice il Signore: Parola di Dio |
Perdona, Signore, l’infedeltà del tuo popolo.
«Perché vai ripetendo i miei decreti Se vedi un ladro, corri con lui Ti siedi, parli contro il tuo fratello, Capite questo, voi che dimenticate Dio, |
Canto al Vangelo (Sal 94) Alleluia, alleluia. Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 8,18-22
Seguimi.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli La sequela di Cristo richiede un continuo cambiamento interiore. Consapevoli di questo, preghiamo insieme, dicendo: Signore Gesù, accoglici con te.Perché la Chiesa, creatura della Parola, non si stanchi mai di annunciare con purezza e libertà il vangelo di Cristo, anche quando la sua missione suscita incomprensione e indifferenza. Preghiamo: Perché i cristiani ricerchino costantemente la via tracciata da Gesù, senza adagiarsi nel poco che hanno raggiunto. Preghiamo: Perché gli uomini non abbandonino al Signore la soluzione dei problemi del nostro tempo, ma impieghino con generosità le energie della mente e del cuore. Preghiamo: Perché il dolore di chi soffre sia consapevole partecipazione alla croce di Gesù che salva continuamente il mondo. Preghiamo: Perché chi vive nella ricchezza ascolti il gemito dei poveri che non hanno casa, non possono vestirsi con eleganza, non hanno da mangiare a sufficienza. Preghiamo: Per i religiosi che professano il voto di povertà. Per coloro che offrono la vita per la salvezza del mondo. Accogli, o Signore, queste invocazioni e illumina il cammino che porta a te. L’eucaristia che celebriamo ci inserisca sempre più nella vita del Redentore e Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l’opera della redenzione, fa’ che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)Oppure: «Padre, prego perché tutti siano una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato», dice il Signore. (Gv 17,20-21) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 27 Giugno 2022
San CIRILLO D’ALESSANDRIA Vescovo e dottore della Chiesa – Memoria Facoltativa
370-444
Cirillo (370-444), che succedette allo zio Teofilo, vescovo di Alessandria d’Egitto tra il 385 e il 412, fu protagonista assoluto nella Chiesa della prima metà del V secolo. Fronteggiò gli avversari della Cristianesimo con la stessa determinazione con cui combatté le derive teologiche dentro la Chiesa stessa. Scrittore prolifico e polemico, non si sottrasse nelle dispute contro i pagani e contro i giudei e divenne punto di riferimento nelle dispute teologiche che precedettero e seguirono …
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Sant’ ARIALDO DI MILANO Diacono e martire
Cucciago (Como), inizio XI secolo – Castello di Angera (Lago Maggiore), 1066
Nacque probabilmente a Cucciago, poco dopo l’anno 1000 da una famiglia di valvassori, originaria del vicino villaggio di Alzate Brianza o forse di Carimate. Fu ordinato diacono dall’arcivescovo di Milano Guido di Velate nel 1050, facendosi ben presto apprezzare per la sua capacità oratoria e la preparazione. Dopo la metà del XI secolo fondò insieme ad alcuni compagni tra cui Anselmo di Baggio e Landolfo Cotta un movimento contro la simonìa e per la riforma dei costumi del cle…
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Santa GUDDENE Martire di Cartagine
† Cartagine, 27 giugno 203
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