
+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 18,21-35
Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.
Riflessione
- Il Vangelo di oggi ci parla della necessità deli perdono. Non è facile perdonare, perché certi magoni continuano a bruciare il cuore. Ci sono persone che dicono: “Perdono, ma non dimentico!” Rancore, tensioni, opinioni diverse, affronti, offese, provocazioni, tutto questo rende difficile il perdono e la riconciliazione. Cerchiamo di meditare le parole di Gesù che parlano di riconciliazione (Mt 18,21-22) e che ci parlano della parabola del perdono senza limiti (Mt 18,23-35).
- Matteo 18,21-22: Perdonare settanta volte sette! Gesù aveva parlato dell’importanza del perdono e della necessità di saper accogliere i fratelli e le sorelle per aiutarli a riconciliarsi con la comunità (Mt 18,15-20). Davanti a queste parole di Gesù, Pietro chiede: “Quante volte devo perdonare il fratello che pecca contro di me? Fino a sette volte?” Il numero sette indica una perfezione. Era sinonimo, in questo caso, di sempre. Gesù va molto più in là della proposta di Pietro. Elimina qualsiasi possibile limite al perdono: “Non ti dico sette, ma fino a settanta volte sette!” Ossia, settanta volte sempre! Poiché non c’è proporzione tra il perdono che riceviamo da Dio ed il perdono che noi dobbiamo offrire al fratello, come ci insegnerà la parabola del perdono senza limiti.
- L’espressione settanta volte sette era un’allusione chiara alle parole di Lamech che diceva: “Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido. Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamech settantasette” (Gen 4,23-24). Gesù vuole invertire la spirale di violenza entrata nel mondo per la disobbedienza di Adamo ed Eva, per l’uccisione di Abele da parte di Caino e per la vendetta di Lamech. Quando la violenza sfrenata invade la vita, tutto va male e la vita si disintegra. Sorge il Diluvio ed appare la Torre di Babele del dominio universale (Gen 2,1 a 11,32).
- Matteo 18,23-35: La parabola del perdono senza limiti. Il debito di diecimila talenti gira attorno alle 164 tonnellate d’oro. Il debito di cento denari valeva circa 30 grammi d’oro. Non c’è paragone tra i due! Anche se il debitore insieme a sua moglie ed ai suoi figli si mettessero a lavorare tutta la vita, non sarebbero mai capaci di riunire le 164 tonnellate d’oro. Davanti all’amore di Dio che perdona gratuitamente il nostro debito di 164 tonnellate d’oro, è più che giusto da parte nostra perdonare gratuitamente il nostro debito di 30 grammi d’oro, settanta volte sempre! L’unico limite alla gratuità del perdono di Dio è la nostra incapacità di perdonare il fratello! (Mt 18,34; 6,15).
- La comunità, spazio alternativo di solidarietà e di fraternità. La società dell’Impero Romano era dura e senza cuore, senza spazio per i piccoli. Loro cercavano un rifugio per il cuore e non lo trovavano. Le sinagoghe anche erano esigenti e non offrivano un luogo per loro. E nelle comunità cristiane, il rigore di alcuni nell’osservanza della Legge portava nella convivenza gli stessi criteri della sinagoga. Oltre a questo, verso la fine del primo secolo, nelle comunità cristiane cominciavano ad apparire le stesse divisioni che esistevano nella società tra ricco e povero (Gc 2,1-9). Invece di fare della comunità uno spazio di accoglienza, si correva il rischio di farlo diventare un luogo di condanna e di conflitti. Matteo vuole illuminare le comunità, in modo che siano uno spazio alternativo di solidarietà e di fraternità. Devono essere una Buona Novella per i poveri.
Martedì della III settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Ancora una volta, Gesù insiste sulla pratica del perdono che deve caratterizzare i suoi discepoli. Il nostro perdono deve essere instancabile, ed è forse questo che ci costa di più. Molto spesso, riusciamo a mala pena a perdonare nostro fratello o nostra sorella, facendo peraltro capire che non deve però farlo un’altra volta. Ci risulta molto difficile perdonare sempre di nuovo, come se fosse la prima volta; ci risulta molto difficile avere abbastanza pazienza e abbastanza amore per guardare sempre con la stessa fiducia quella persona a cui bisogna perdonare due volte, dieci volte, mille volte una stessa cosa. Il nostro cuore è fatto così: noi poniamo sempre limiti al nostro amore!
L’amore del Padre invece è infinito. Il Padre ci perdona sempre, e noi sappiamo che ha diecimila occasioni di farlo! Il suo desiderio ardente è che noi, dal momento che riceviamo continuamente la sua misericordia, possiamo diventare a nostra volta misericordiosi nei confronti dei nostri fratelli. Le offese che dobbiamo perdonare loro saranno sempre di poco conto di fronte a quelle che Dio ci perdona senza contarcele!
Antifona d’ingresso Io t’invoco, o Dio, perché tu mi rispondi; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi. (Sal 16,6.8) |
Colletta Non ci abbandoni mai la tua grazia, o Signore, ci renda fedeli al tuo santo servizio e ci ottenga sempre il tuo aiuto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Dn 3,25.34-43
Accoglici, Signore, con il cuore contrito e con lo spirito umiliato.
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Dal libro del profeta Daniele
In quei giorni, Azarìa si alzò e fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse: Parola di Dio |
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Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, Ricòrdati, Signore, della tua misericordia Buono e retto è il Signore, |
Canto al Vangelo (Gl 2,12-13) Gloria e lode a te, o Cristo! Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché sono misericordioso e pietoso. Gloria e lode a te, o Cristo! |
Vangelo |
Mt 18,21-35
Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà.
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il vangelo ci invita a perdonare come noi siamo perdonati da Dio. Preghiamo dunque il Signore perchè ci aiuti ad essere umili e misericordiosi. Diciamo insieme: Ascoltaci, o Signore.Perchè ogni uomo possa sperimentare la gioia del perdono e della riconciliazione con Dio, e non si lasci mai prendere dalla paura o dalla vergogna davanti alle proprie colpe. Preghiamo: Perchè i ministri del sacramento della riconciliazione siano efficaci mediatori della misericordia di Dio che comprende le nostre debolezze e ci dona la forza per riprenderci. Preghiamo: Perchè il perdono che riceviamo dai fratelli sia un invito alla correzione dei nostri difetti e ad una continua conversione del cuore. Preghiamo: Perchè le nazioni ricche aiutino gratuitamente e senza alcun ricatto i popoli poveri. Preghiamo: Perchè questa eucaristia, segno di festa e di perdono, sia il canto di ringraziamento della nostra assemblea al Padre che ha fatto di Cristo il tempio della nuova alleanza. Preghiamo: Per chi è rimasto fedele al Signore anche nella prova. Per chi non ha ancora vissuto l’esperienza di essere perdonato. O Dio della misericordia e del perdono, che hai inviato il tuo Figlio, morto sulla croce per la remissione dei nostri peccati; liberaci da ogni colpa e fa’ che viviamo nella gioia del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Concedi, o Signore, che questo sacrificio di salvezza ci purifichi dai peccati e ci ottenga il dono della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della QuaresimaÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo, … Oppure |
Antifona alla comunione Signore, chi abiterà nella tua tenda? Chi dimorerà sul tuo santo monte? Colui che cammina senza colpa e pratica la giustizia. (Sal 14,1-2)Oppure: Io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo fratello? (Cf. Mt 18,32-33) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 14 Marzo 2023
Santa MATILDE DI GERMANIA Regina
Engern, Sassonia, 895 circa – Quedlinburgo, Sassonia, 14 marzo 968
Da lei e da suo marito Enrico I (duca di Sassonia e più tardi re di Germania) discende la casata che conterà quattro imperatori: la famosa dinastia sassone. Educata nel monastero di Herford, in Westfalia, dove sua nonna era badessa, Matilde sa leggere e scrivere, un fatto non frequentissimo nelle grandi casate del tempo, e non si mantiene estranea alle vicende della politica. Quando nel 936 muore suo marito Enrico, lei non è molto favorevole al primogenito Ottone come successore e tenta di far …
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San LAZZARO DI MILANO Vescovo
sec. V
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Sant’ URIO Prete venerato a Padova
VIII sec.
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