+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 9,28-36
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
Riflessione
La seconda lettura di questa festa ci offre la chiave di ingresso nel grande mistero di luce che celebriamo, entrando a partecipare alla grazia della Trasfigurazione. E la chiave di lettura, che apre la porta a questo nostro ingresso, all’incontro, all’abbraccio, è il cuore.
Il cuore in quanto luogo ombroso, luogo della notte, ma allo stesso tempo, luogo della vita, ovvero grembo, utero. E qui, dentro la profondità di questa ombra capace di dare vita, noi siamo chiamati a scendere e a rimanere in vigilante attesa, senza addormentarci, senza lasciarci appesantire dalla stanchezza, dal sonno.
Si tratta, infatti, di saper attendere, finché non spunti il giorno e la stella del mattino sorga nei nostri cuori. Proprio come dice Pietro, nella seconda lettura della festa (2 Pietro 1, 16-19).
La Trasfigurazione si realizza sulla vetta del monte, che è l’abisso ombroso del nostro cuore. Qui, in questo Luogo sacro e inviolabile, si manifesta, sfolgora e risplende il Cristo, col Volto pieno di luce per la preghiera (Lc 9,29; Mt 17,2).
Ma finché non sorga la Stella del mattino, il nostro Lucifero di salvezza; finché non si realizzi la creazione del nuovo giorno, il Giorno del sole di giustizia, che sorge dall’alto (Lc 1,78), noi dovremo sapere aspettare, rimanendo svegli (Lc 9,32). Il sonno, la discesa nell’oscurità della profondità, sono necessari, per noi, perché laggiù, alla scuola della solitudine e dell’ascolto assoluto, nel silenzio, noi possiamo imparare a riconoscere, a distinguere, a seguire i tratti del nostro Lucifero, il nostro Fosfòro, come scrive Pietro. Esiste, per noi, per ognuno di noi, un Portatore di Luce, una fonte, una sorgente di Luce, di Luce vera e vivente, che non si spegne, che non viene meno.
E’ la Stella del mattino, quella promessa al principio dell’Apocalisse (2,28) e poi rivelata, alla fine del libro e conosciuta, incontrata, amata: lo stesso Signore nostro Gesù Cristo, che si dichiara e si manifesta così: “Io sono la radice e la stirpe di Davide, la stella luminosa del mattino” (Ap 22,16).
Lui, che si dona a noi, senza prezzo, senza merito alcuno; solamente perché desidera sorgere, dare luce alla notte, ancora sempre di nuovo.
Per questo non ci spaventi più la tenebra, il buio, la notte; proprio qui, quando non c’è più alcuna luce, quando rimane solo l’ombra, il deserto, Lui sorge e risplende, come Stella che porta la luce al nostro cuore.
Il nostro Lucifero, Fosfòro, non tarda, certamente verrà; eccolo, già sorge, Stella, Sole nascente dall’alto e risalente dal più profondo buio del nostro cuore, dal nostro stesso essere.
Lasciamoci anche noi prendere in disparte dal Signore, insieme a Pietro, Giacomo e Giovanni; saliamo con loro fino alla cima del Tabor; entriamo nella nube e ascoltiamo la voce del Padre. In grande, profondissimo silenzio, ascoltiamo. Nella forza della preghiera di Gesù, lasciamoci abbracciare, lasciamoci fare prigionieri di questo mistero dei misteri, che è la preghiera del Signore. Poiché qui noi vivremo; qui e solo qui noi potremo trovare la vera bellezza della vita. “E’ bello per noi essere qui, Signore!”. E’ bello per noi vivere, poiché siamo nella preghiera, siamo nell’incontro con te, con il Padre. Siamo nell’abbraccio, nel bacio, che ci fa nascere di nuovo, anche se vecchi. Sì, proprio nel bacio, nel soffio vitale. Infatti la parola “bocca”, peh e l’avverbio “qui”, poh, nell’ebraico sono scritte allo stesso modo: con le due radicali peh ed he. Appena due soffi, un alito, un respiro; appena tutta la potenza della vita del Padre, che si posa su di noi, che scende fin nel profondo del nostro cuore, del nostro essere. Appena tutta una vita, che comincia a esistere qui, nell’incontro di un bacio tra noi e la bocca di Dio, tra il nostro silenzio e la sua voce che dice: “Questi èil Figlio mio, l’amato mio, il prescelto mio”.
E allora si schiuderanno i nostri occhi e noi potremo vedere, potremo contemplare il volto radioso e luminoso di Cristo e riconosceremo in Lui, nei suoi tratti, nei suoi lineamenti di Sole, il nostro Fosfòro, Colui che porta la Luce vera, Colui che è la Luce per il nostro buio, per la nostra notte. Amen.
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE (ANNO C)
Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
NOTA: Quando questa festa ricorre in domenica, si proclamano le tre letture qui indicate; se la festa ricorre in settimana, si sceglie come prima lettura una delle due che precedono il Vangelo; il Salmo responsoriale è sempre lo stesso.
La Trasfigurazione non era destinata agli occhi di chiunque. Solo Pietro, Giacomo e Giovanni, cioè i tre discepoli a cui Gesù aveva permesso, in precedenza, di rimanere con lui mentre ridava la vita ad una fanciulla, poterono contemplare lo splendore glorioso di Cristo. Proprio loro stavano per sapere, così, che il Figlio di Dio sarebbe risorto dai morti, proprio loro sarebbero stati scelti, più tardi, da Gesù per essere con lui al Getsemani. Per questi discepoli la luce si infiammò perché fossero tollerabili le tenebre della sofferenza e della morte. Breve fu la loro visione della gloria e appena compresa: non poteva certo essere celebrata e prolungata perché fossero installate le tende! Sono apparsi anche Elia e Mosè, che avevano incontrato Dio su una montagna, a significare il legame dei profeti e della Legge con Gesù.
La gloria e lo splendore di Gesù, visti dai discepoli, provengono dal suo essere ed esprimono chi egli è e quale sarà il suo destino. Non si trattava solo di un manto esterno di splendore! La gloria di Dio aspettava di essere giustificata e pienamente rivelata nell’uomo sofferente che era il Figlio unigenito di Dio.
Antifona d’ingresso Nel segno di una nube luminosa apparve lo Spirito Santo e si udì la voce del Padre: “Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo”. (cf. Mt 17,5) |
Colletta O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione del Cristo Signore, hai confermato i misteri della fede con la testimonianza della legge e dei profeti e hai mirabilmente preannunziato la nostra definitiva adozione a tuoi figli, fa’ che ascoltiamo la parola del tuo amatissimo Figlio per diventare coeredi della sua vita immortale. Egli è Dio, e vive e regna con te… |
Dn 7,9-10.13-14
La sua veste era candida come la neve.
Dal libro del profeta Danièle
Io continuavo a guardare, Parola di Dio |
Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.
Il Signore regna: esulti la terra, I monti fondono come cera davanti al Signore, Perché tu, Signore, |
2Pt 1,16-19
Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo.
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Parola di Dio |
Canto al Vangelo (Mc 17,5) Alleluia, alleluia. Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. Alleluia. |
Vangelo |
Lc 9,28-36
Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Nella Trasfigurazione di Cristo gli apostoli Pietro Giacomo e Giovanni hanno acquisito per primi la certezza che il Padre celeste ci ama, e ci salva. Con la Preghiera dei fedeli gli presentiamo ora i sentimenti del nostro cuore. Preghiamo insieme dicendo: Mostraci, Signore, lo splendore del tuo volto.1. Preghiamo per la santa Chiesa di Dio. Sul monte Tabor tre apostoli smarriti trovarono nel fulgore del Cristo quei motivi di fede che li sosterranno di fronte allo scandalo della croce. Perché anche i cristiani di oggi, soprattutto nei momenti difficili, sappiano guardare al Cristo trasfigurato, e irrobustire la loro fiducia nel progetto di salvezza che Dio realizza con la Chiesa nel mondo, preghiamo. 2. Per coloro che si sono consacrati al Signore nella vita religiosa. Nella contemplazione di Cristo salvatore e amico essi trovano il senso della loro missione. Perché sappiano condurre anche gli altri lungo le vie dello spirito, fino a quell’incontro con Cristo che dà pieno significato all’esistenza, preghiamo. 3. Per coloro che non riescono a trovare un senso al vivere e al morire. Cristo, vincitore della morte, deve diventare anche per loro la ragione della speranza. Perché trovino in sé il desiderio di incontrare il Signore, rafforzino la loro volontà di cercarlo, e conoscano infine la gioia di trovarlo, preghiamo. 4. Per coloro che vivono nello scoraggiamento e nello sconforto. Molte persone anche accanto a noi sono travagliate da situazioni esistenziali difficili, che le portano a rinchiudersi nella solitudine e nel dolore. Perché come gli apostoli sul Tabor sappiano guardare al volto luminoso di Cristo, e riceverne forza spirituale per riprendere il cammino, preghiamo. 5. Per la nostra comunità (parrocchiale). Il nostro stile di vita sincero e coerente dovrebbe essere per gli altri un valido motivo per accogliere il Vangelo. Perché chi ci vive accanto possa scorgere d’ora innanzi nella nostra testimonianza la luce del Cristo risorto, preghiamo. O Dio nostro Padre, trasfigura anche noi, che crediamo in te e nel tuo progetto di salvezza. Donaci la forza di operare, al di là di ogni dubbio e crisi, ciò che è bene in mezzo ai fratelli. Per Cristo nostro Signore. |
Preghiera sulle offerte Santifica queste offerte, o Padre, per il mistero della Trasfigurazione del tuo unico Figlio, e rinnovaci nello spirito con lo splendore della sua gloria. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO La luce della Trasfigurazione nel mistero della Chiesa.È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Dinanzi ai testimoni da lui prescelti, egli rivelò la sua gloria e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile, per preparare i suoi discepoli a sostenere lo scandalo della croce e anticipare, nella Trasfigurazione, la meravigliosa sorte della Chiesa, suo mistico corpo. E noi, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode: Santo… |
Antifona di comunione Quando il Signore si manifesterà, saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. (1Gv 3,2)Oppure: Gesù salì sul monte a pregare e il suo volto si trasfigurò. Ed ecco due uomini parlavano con lui del suo esodo pasquale. (cf. Lc 9,28-30) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 06 Agosto 2019
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TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE – Festa
La liturgia romana leggeva il brano evangelico riferito all’episodio della trasfigurazione il sabato delle Quattro Tempora di Quaresima, mettendo così in relazione questo mistero con quello della passione. Lo stesso evangelista Matteo inizia il racconto con le parole: «Sei giorni dopo» (cioè dopo la solenne confessione di Pietro e il primo annuncio della passione), «Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in dispart…
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