+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 12,39-48
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
Riflessione
• Il vangelo di oggi ci presenta di nuovo l’esortazione alla vigilanza con altre due parabole. Ieri la parabola del padrone e del servo (Lc 12,36-38). Oggi la prima parabola è quella del padrone di casa e del ladrone (Lc 12,39-40) e l’altra parla del proprietario e dell’amministratore (Lc 12,41-47).
• Luca 12,39-40: La parabola del padrone di casa e del ladrone. “Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate”. Così come il padrone di casa non sa a che ora arriva il ladrone, così nessuno sa l’ora dell’arrivo del Figlio dell’Uomo. Gesù lo dice ben chiaro: “Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre!” (Mc 13,32). Oggi, molta gente vive con la preoccupazione della fine del mondo. Per le strade delle città, si vede scritto sui muri: Gesù ritornerà! C’è perfino gente che angosciata dall’imminenza della fine del mondo, si toglie la vita. Ma il tempo passa e la fine del mondo non arriva! Molte volte, l’affermazione “Gesù ritornerà” viene usata per fare paura alle persone e per obbligarle a frequentare una determinata chiesa! Dopo tanta attesa e speculazione attorno alla venuta di Gesù, molta gente non ne percepisce più la presenza in mezzo a noi, nelle cose più comuni della vita, nelle vicende di tutti i giorni. Perché ciò che importa non è sapere l’ora della fine del mondo, ma avere uno sguardo capace di percepire la venuta di Gesù già presente in mezzo a noi nella persona del povero (cf Mt 25,40) ed in tanti altri modi ed avvenimenti della vita di ogni giorno.
• Luca 12,41: La domanda di Pietro. “Allora Pietro disse a Gesù: “Signore, questa parabola la dici per noi o per tutti?” Non si capisce bene il perché di questa domanda da parte di Pietro. Evoca un altro episodio, in cui Gesù risponde ad una domanda simile dicendo: “A voi è dato di conoscere il mistero del Regno di Dio, ma a loro solo in parabole” (Mt 13,10-11; Lc 8,9-10).
• Luca 12,42-48ª: La parabola del proprietario e dell’amministratore. Nella risposta alla domanda di Pietro, Gesù formula un’altra domanda in forma di parabola: “Qual è dunque l’amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo?” Subito dopo, Gesù stesso, nella parabola dà la risposta: il buon amministratore è colui che svolge la sua missione di servo, non si serve dei beni ricevuti a suo vantaggio, ed è sempre vigilante ed attento. Forse è una risposta indiretta alla domanda di Pietro, come se dicesse: “Pietro, la parabola è veramente per te! Spetta a te saper amministrare bene la missione che Dio ti ha dato: coordinare le comunità. In questo senso, la risposta vale anche per ognuno di noi. E qui acquista molto senso l’avvertenza finale: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più”.
• La venuta del Figlio dell’Uomo e la fine di questo mondo. La stessa problematica c’era nelle comunità cristiane dei primi secoli. Molta gente delle comunità diceva che la fine di questo mondo era vicina e che Gesù sarebbe ritornato dopo. Alcuni della comunità di Tessalonica in Grecia, appoggiandosi alla predicazione di Paolo, dicevano: “Gesù ritornerà!” (1 Ts 4,13-18; 2 Ts 2,2). Per questo, c’erano perfino persone che non lavoravano più, perché pensavano che la venuta fosse cosa di pochi giorni o di settimane. Lavorare perché, se Gesù sarebbe ritornato? (cf 2Ts 3,11). Paolo risponde che non era così semplice come sembrava. E avvisava coloro che non lavoravano: “Chi non lavora non ha il diritto di mangiare!” Altri rimanevano a guardare il cielo, aspettando il ritorno di Gesù sulle nuvole (cf At 1,11). Ad altri l’attesa non piaceva (2Pt 3,4-9). In generale i cristiani vivevano nell’aspettativa della venuta imminente di Gesù. Gesù sarebbe venuto a compiere il Giudizio Finale per porre fine alla storia ingiusta del mondo di quaggiù ed inaugurare una nuova fase della storia, la fase definitiva del Nuovo Cielo e della Nuova Terra. Pensavano che ciò sarebbe successo dopo una o due generazioni. Molta gente sarebbe stata ancora viva quando Gesù fosse apparso glorioso nel cielo (1Ts 4,16-17; Mc 9,1). Altri, stanchi di aspettare, dicevano: “Non ritornerà mai più! (2 Pd 3,4). Ad oggi, il ritorno finale di Gesù non è ancora avvenuto! Come capire questo ritardo? Non ci rendiamo conto che Gesù è già tornato, ed è in mezzo a noi: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.” (Mt 28,20). Lui è già accanto a noi nella lotta per la giustizia, per la pace e per la vita. La pienezza non è giunta, ma una evidenza o certezza del Regno è già in mezzo a noi. Per questo, aspettiamo con ferma speranza la liberazione totale dell’umanità e della natura (Rom 8,22-25). E quando aspettiamo e lottiamo, diciamo a ragione: “E’ già in mezzo a noi!” (Mt 25,40).
Mercoledì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Il Vangelo vuol far nascere in noi un atteggiamento di attesa per ricevere Cristo. Questa attesa non è rivolta ad un avvenire più o meno lontano che non possiamo conoscere, ma ci fa rivolgere al presente.
Il ritorno di Cristo non è come una grande luce che getterà nell’ombra il mondo presente, ma al contrario essa illumina la nostra vita presente! Il presente non ci separa da colui che viene. Noi siamo già legati a Cristo col fare la sua volontà: servire coloro che lui ci ha affidato.
Gesù si è fatto servo di tutti. Egli ci chiede di servire veramente a nostra volta. Lungi dal volerci condurre ad un timore sterile e paralizzante, le sue parole ricordano quanto sia grande la fiducia che Dio ha negli uomini, una fiducia senza riserve che, se non è dimenticata, suscita questa risposta nel cristiano: imitare Cristo stesso.
Antifona d’ingresso Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta, rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera. Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi, proteggimi all’ombra delle tue ali. (Sal 17,6.8) |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Ef 3,2-12
Il mistero di Cristo è stato manifestato: le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero, di cui vi ho già scritto brevemente. Leggendo ciò che ho scritto, potete rendervi conto della comprensione che io ho del mistero di Cristo. Parola di Dio |
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ecco, Dio è la mia salvezza; Attingerete acqua con gioia Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, |
Canto al Vangelo (Mt 24,44) Alleluia, alleluia. Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Alleluia. |
Vangelo |
Lc 12,39-48
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli La nostra adesione al Cristo non sempre si traduce nell’obbedienza a Dio e nella sollecitudine verso i fratelli. Presentiamo quindi al Padre la nostra preghiera: Converti il tuo popolo, Signore.A Pietro è stata affidata la responsabilità del gregge di Dio. Preghiamo perché il Papa divenga sempre più segno di unità tra le chiese cristiane: L’uomo si pone spesso al servizio di falsi idoli in un paganesimo moderno che lo degrada. Preghiamo per un ritorno dell’umanità al Dio vero che non schiavizza, ma libera: Il cristiano sa che i suoi carismi sono per il servizio dei fratelli. Preghiamo perché il nostro agire per l’uomo sia disinteressato e ricco di amore: Ai popoli occidentali sarà richiesto molto dal Padre. Preghiamo perché la solidarietà verso i poveri sia vera e concreta: Ciascuno di noi è amministratore di doni ricevuti dal Signore. Preghiamo perché nessuno di questi rimanga infruttuoso e sterile: Perché il Signore ci liberi dalla tentazione del potere. Perché tutte le Chiese si lascino evangelizzare dalla parola di Dio.Padre misericordioso, che hai affidato alla tua Chiesa i sacramenti della salvezza, fà che in ogni azione ella rispecchi il volto del tuo Cristo, che ha condiviso in tutto l’esperienza della nostra umanità e ora vive con te per i secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare, perché il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di vita nuova. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono, su quanti sperano nella sua grazia, per salvare la loro vita dalla morte, per farli sopravvivere in tempo di fame. (Sal 33,18-19) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 21 Ottobre 2020
Sant’ ORSOLA E COMPAGNE Martiri
Vissero probabilmente nel IV secolo e non nel V come vuole la leggenda. Una Passio del X secolo, infatti, narra di una giovane bellissima, Orsola, figlia di un re bretone, che accettò di sposare il figlio di un re pagano con la promessa che si sarebbe convertito alla fede cristiana. Partì con 11.000 vergini per raggiungere lo sposo, ma l’incontro con gli Unni di Attila provocò il loro martirio. Orsola fu trafitta da una freccia perché non aveva voluto sposare lo stesso Attila. Questa leg…
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San PIETRO YU TAE-CH’OL Adolescente, martire
Ipjeong, Corea del Sud, 1826 – Seoul, Corea del Sud, 21 ottobre 1839
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Sante ARTEMIA E ISALA Vergini e martiri
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