+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 13,22-30
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
● Il vangelo di oggi ci narra un episodio avvenuto lungo il cammino di Gesù dalla Galilea verso Gerusalemme, la cui descrizione occupa la terza parte del vangelo di Luca (Lc 9,51 a 19,28).
● Luca 13,22: Il cammino verso Gerusalemme. “In quel tempo, Gesù passava per città e villaggi, insegnando, mentre era in cammino verso Gerusalemme”. Più di una volta Luca menziona che Gesù è in cammino verso Gerusalemme. Durante i dieci capitoli che descrivono il viaggio fino a Gerusalemme (Lc 9,51 a 19,28), Luca, costantemente, ricorda questo fatto (Lc 9,51.53.57; 10,1.38; 11,1; 13,22.33; 14,25; 17,11; 18,31; 18,37; 19,1.11.28). Ciò che è chiaro e definitivo fin dall’inizio è il destino del viaggio: Gerusalemme, la capitale, dove Gesù patisce e muore (Lc 9,31.51). Raramente, informa sul percorso e sui luoghi per i quali Gesù passava. Solo all’inizio del viaggio (Lc 9,51), in mezzo (Lc 17,11) ed alla fine (Lc 18,35; 19,1), sappiamo qualcosa riguardo al luogo per il quale Gesù stava passando. In questo modo, Luca suggerisce l’insegnamento seguente: l’obiettivo della nostra vita deve essere chiaro, e dobbiamo assumerlo con decisione come fece Gesù. Dobbiamo camminare. Non possiamo fermarci. Non sempre è chiaro e definito per dove passiamo: ciò che è sicuro è l’obiettivo: Gerusalemme, dove ci aspettano “l’esodo” (Lc 9,31), la passione, la morte e la risurrezione.
● Luca 13,23: La domanda sul numero di coloro che si salvano. Lungo il cammino avviene di tutto: informazioni sui massacri e sui disastri (Lc 13,1-5), parabole (Lc 13,6-9.18-21), discussioni (Lc 13,10-13) e, nel vangelo di oggi, domande da parte della gente:“Signore, sono pochi quelli che si salvano?” Sempre la stessa domanda attorno alla salvezza!
● Luca 13,24-25: La porta stretta. Gesù dice che la porta è stretta: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno”. Forse Gesù dice questo per riempirci di paura e obbligarci ad osservare la legge come insegnavano i farisei? Cosa significa questa porta stretta? Di quale porta si tratta? Nel Discorso della Montagna Gesù suggerisce che l’entrata per il Regno ha otto porte. Sono le otto categorie di persone delle beatitudini: (a) poveri in spirito, (b) miti, (c) afflitti, (d) affamati ed assetati di giustizia, (e) misericordiosi, (f) puri di cuore, (g) artefici di pace e (h) perseguitati per causa della giustizia (Mt 5,3-10). Luca li riduce a quattro categorie: (a) poveri, (b) affamati, (c) tristi e (d) perseguitati (Lc 6,20-22). Entra nel Regno solo chi appartiene ad una di queste categorie enumerate nelle beatitudini. Questa è la porta stretta. E’ lo sguardo nuovo sulla salvezza che Gesù ci comunica. Non c’è un’altra porta! Si tratta della conversione che Gesù ci chiede. Ed insiste: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.” Per quanto riguarda l’ora del giudizio, ora è il tempo favorevole per la conversione, per cambiare la nostra visione sulla salvezza ed entrare in una delle otto categorie.
● Luca 13,26-28: Il tragico malinteso. Dio risponde a chi bussa alla porta: “Non vi conosco, non so di dove siete”. Ma loro insistono ed argomentano: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze! Non basta aver mangiato con Gesù, aver partecipato alla moltiplicazione dei pani ed aver ascoltato i suoi insegnamenti sulle piazze delle città e dei villaggi. Non basta essere andati in Chiesa ed aver partecipato alle istruzioni del catechismo. Dio risponderà: Non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità!” Malinteso tragico e mancanza totale di conversione, di comprensione. Gesù dichiara ingiustizia ciò che gli altri considerano essere una cosa giusta e gradita a Dio. E’ una visione totalmente nuova sulla nostra salvezza. La porta è veramente stretta.
● Luca 13,29-30: La chiave che spiega il malinteso. “Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, ci sono alcuni tra gli ultimi che saranno primi e alcuni tra i primi che saranno ultimi”. Si tratta del grande mutamento che avvenne con la venuta di Dio fino a noi in Gesù. Tutte le genti avranno accesso e passeranno per la porta stretta.
Mercoledì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Nell’antica Alleanza, gli uomini di Dio Michea (Mi 3,5ss), Geremia (Ger 14,13) o Ezechiele (Ez 13,16) rinunciarono a servirsi di belle immagini per parlare della felicità che ci attende. Continuarono piuttosto ad annunciare il castigo per spingere il popolo alla conversione. I loro avversari, gli annunciatori di una felicità a buon mercato, usavano un linguaggio ben diverso: “Essi curano la ferita del mio popolo, ma solo alla leggera, dicendo: ‘‘Bene! Bene’’” (Ger 6,14). Essi hanno tranquillizzato, incoraggiato e illuso la gente. La loro razza non è ancor oggi estinta.
La vita non è forse un fardello troppo pesante per l’uomo d’oggi? Che bisogno c’è che si aggiungano ad appesantirlo ancora di più le esigenze della Bibbia? I principi generali dell’ordine sociale e della pace non implicano forse già da sé doveri e obblighi? Ecco perché i pastori e i predicatori oggi pronunciano sempre di meno il “Fate dunque opere degne della conversione!” di Giovanni Battista. “Peccato” è una parola di cui si fa volentieri a meno nel predicare. Alcuni giungono a chiedersi: “Dobbiamo forse allontanare gli ultimi fedeli, con una pastorale troppo esigente?”.
Gesù si serve di tutt’altro linguaggio nel predicare. La porta della salvezza non è spalancata. Non può essere certo di entrare chi si limita vagamente a fare la volontà di Dio e si accontenta di non praticare l’ingiustizia. Altri prenderanno il suo posto nel regno dei cieli. Lo stesso accadrà per chi, non essendo troppo disponibile all’ascolto, pensa di avere fatto i suoi bravi calcoli e di essersi ben arrangiato per entrarvi: ha fatto i conti senza l’oste.
Gesù si pone senza dubbio sulla stessa linea dei profeti dell’Antico Testamento. Ci ricorda che non dobbiamo dimenticare la santità e il mistero di Dio. Sarebbe per noi fatale pensare di avere Dio per sempre dalla nostra parte in virtù del suo innegabile amore per noi, forse comodo e rassicurante ogni volta che ne abbiamo bisogno. Dio resta un mistero insondabile. E quand’anche ci preoccupasse la questione dell’eterna salvezza di coloro che non hanno conosciuto Gesù o che non l’hanno seguito manifestamente, una risposta a tali speculazioni non può far sì che la Parola di Dio non abbia alcun effetto.
Nessuno può tralasciare quell’“allontanatevi da me” ripetuto anche nella nuova Alleanza.
Contro tutte le tendenze al concetto della “grazia concessa a buon mercato” e contro tutte le tesi della posizione confortevole del cristiano, la parola di san Paolo rimane un punto di riferimento stabile: “Attendete alla vostra salvezza con timore e tremore” (Fil 2,12).
Antifona d’ingresso Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. (Sal 104,3-4) |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo…> |
Prima lettura
Ef 6,1-9
Prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore. Parola di Dio |
Fedele è il Signore in tutte le sue parole.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere Per far conoscere agli uomini le tue imprese Fedele è il Signore in tutte le sue parole |
Canto al Vangelo (2Ts 2,14) Alleluia, alleluia. Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo. Alleluia. |
Vangelo |
Lc 13,22-30
Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Come popolo di Dio siamo in cammino verso la salvezza, dono gratuito del Padre per coloro che corrispondono alla fede in Cristo Gesù. In questa attesa, preghiamo insieme e diciamo: Salva il tuo popolo, Signore.Perché la fede del popolo cristiano tragga forza dalla liturgia e dalla lode, per diventare testimonianza per le strade delle nostre città. Preghiamo: Perché non consideriamo la vocazione cristiana come un comportamento civile ed educato, ma l’essere nuove creature, convertite ogni giorno dalla parola del Signore. Preghiamo: Perché il dialogo con le religioni e i popoli del mondo arricchisca la Chiesa di nuova vita e la stimoli al rinnovamento della propria fedeltà al Signore. Preghiamo: Perché il popolo ebreo, primo destinatario della salvezza, apra il cuore alla luce del Cristo e creda alla sua missione redentrice. Preghiamo: Perché l’eucaristia, pegno della nostra salvezza, ci prepari all’incontro definitivo con Cristo, quando siederemo a mensa nel regno di Dio. Preghiamo: Perché non ci confrontiamo con il male, ma con il bene compiuto dagli altri. Per ottenere il dono del timore di Dio. Signore, che non vuoi la morte del peccatore, apri le braccia della tua misericordia al popolo in cammino verso la patria del cielo, dove per sempre sarà impresso il tuo nome sulla fronte di tutti. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest’offerta, espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Esulteremo per la tua salvezza e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio. (Sal 20,6)Oppure: Cristo ci ha amati: per noi ha sacrificato se stesso, offrendosi a Dio in sacrificio di soave profumo. (Ef 5,2) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 26 Ottobre 2016
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San FOLCO SCOTTI DI PIACENZA E PAVIA Vescovo
1165 circa – 16 dicembre 1229
I resti di questo santo di origine irlandese sono custoditi nella cattedrale di Pavia, città della quale fu vescovo nel XIII secolo. Folco (o Fulco) nasce intorno al 1165 a …
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Sant’ ALFREDO IL GRANDE Re del Wessex
Wantage, Berkshire, 849 – Wessex, 899
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Santi LUCIANO E MARCIANO Martiri
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