+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 4,1-20
Il seminatore uscì a seminare.
Riflessione
• Seduto su una barca, Gesù insegna alla folla. In questi versi, Marco descrive il modo in cui Gesù insegna alla folla: sulla spiaggia, seduto in una barca, molta gente attorno per ascoltarlo. Gesù non era una persona colta (Gv 7,15). Non aveva frequentato la scuola superiore di Gerusalemme. Veniva dall’interno, dalla campagna, da Nazaret. Era uno sconosciuto, artigiano in parte, in parte contadino. Senza chiedere permesso alle autorità, cominciò ad insegnare alla gente. Parlava in modo molto diverso. Alla gente piaceva ascoltarlo.
• Per mezzo delle parabole, Gesù aiutava la gente a percepire la presenza misteriosa del Regno nelle cose della vita. Una parabola è un paragone. Lui usa le cose conosciute e visive della vita per spiegare le cose invisibili e sconosciute del Regno di Dio. Per esempio, la gente della Galilea capiva quando si parlava di semi, di terreno, di pioggia, di sole, di sale, di fiori, di pesci, di raccolto, etc. E Gesù usa proprio queste cose conosciute dalla gente, nelle sue parabole, per spiegare il mistero del Regno.
• La parabola del seminatore è un ritratto della vita dei contadini. In quel tempo, non era facile vivere dell’agricoltura. I terreni erano pieni di pietre. Molti arbusti. Poca pioggia, molto sole. Inoltre, molte volte, la gente per abbreviare le distanze passava attraverso i campi e calpestava le piante (Mc 2,23). Ma malgrado ciò, ogni anno, l’agricoltore seminava e piantava, fiducioso nella forza del seme, nella generosità della natura.
• Chi ha orecchi per intendere, intenda! Gesù comincia la parabola dicendo: “Ascoltate! (Mc 4,3). Ora, alla fine, termina dicendo: “Chi ha orecchi per intendere, intenda!” Il cammino per giungere all’intendimento della parabola è la ricerca: “Cercate di capire!” La parabola non dà tutto fatto, ma induce a pensare e fa scoprire a partire dalla propria esperienza che gli udenti hanno del seme. Induce alla creatività ed alla partecipazione. Non è una dottrina che arriva pronta per essere insegnata e decorata. La Parabola non dà acqua imbottigliata, bensì conduce alla fonte. L’agricoltore che ascolta, dice: “Seme nella terra, io so cos’è! Ma Gesù dice che questo ha a che fare con il Regno di Dio. Che sarà?” E già è possibile immaginare le lunghe conversazioni della folla. La parabola si muove con la gente e la spinge ad ascoltare la natura ed a pensare alla vita.
• Gesù spiega la parabola ai suoi discepoli. In casa, soli con Gesù, i discepoli vogliono sapere il significato della parabola. Loro non lo capiscono. Gesù rimane attonito dinanzi alla loro ignoranza (Mc 4,13) e risponde con una frase difficile e misteriosa. Dice ai suoi discepoli: “A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato!” Questa frase spinge la gente a chiedersi: Ma allora a cosa serve la parabola? Per chiarire o per nascondere? Forse Gesù si serve di parabole affinché la gente continui a vivere nell’ignoranza e non arrivi a convertirsi? Certamente no! Poiché in un altro punto Marco dice che Gesù usava parabole “secondo quello che potevano intendere” (Mc 4,33)
• La parabola rivela e nasconde allo stesso tempo! Rivela a coloro che sono dentro, che accettano Gesù, Messia Servo. Nasconde a coloro che insistono nel considerarlo il Messia, il Re grandioso. Costoro capiscono le immagini della parabola, ma non riescono a coglierne il significato.
• La spiegazione della parabola, nelle sue diverse parti. Una ad una, Gesù spiega le parti della parabola, il seme, il terreno, fino al raccolto. Alcuni studiosi ritengono che questa spiegazione fu aggiunta dopo, e sarebbe stata fatta da qualche comunità. E’ ben possibile! Poiché nel bocciolo della parabola c’è già il fiore della spiegazione. Bocciolo e fiore, ambedue hanno la stessa origine che è Gesù. Per questo, anche noi possiamo continuare a riflettere e scoprire altre cose belle nella parabola. Una volta, una persona ha chiesto in comunità: “Gesù ha detto che dobbiamo essere sale. A cosa serve il sale?” Si è discusso ed alla fine sono state scoperti più di dieci diversi scopi che il sale può avere! Poi questi significati vennero applicati alla vita della comunità e si scoprì che essere sale è difficile ed esigente. La parabola funzionò! Lo stesso per quanto riguarda il seme. Tutti hanno qualche esperienza dei semi.
Mercoledì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Ci troviamo in un tempo messianico di semina generosa e di raccolti abbondanti della Parola di Dio, che lo Spirito feconda. Il segreto della crescita del regno di Dio si rivela ai cuori semplici e a coloro che credono. Colui che non crede guarda senza vedere i segni del regno presente nella nostra storia, nel nostro tempo e nelle nostre vite.
Egli ha gli occhi e non vede. Colui che accetta Cristo, Parola viva, seminata nel suo cuore, e si impegna personalmente con Cristo, si trasforma interiormente e comincia a dare frutti di pace, di giustizia e di amore in abbondanza.
Noi siamo tutti chiamati ad accettare la Parola di Dio, che concede la vita eterna. Perché ci chiudiamo davanti alla Parola e preferiamo il deserto roccioso della sterilità e della morte ai gloriosi raccolti dell’abbondanza del regno? Chi ha orecchi fedeli per ascoltare, ascolti. E noi ascolteremo la forza che agisce dall’alto e vedremo i frutti dello Spirito, che produce cento per uno in tutti i campi della terra.
Antifona d’ingresso Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra; splendore e maestà dinanzi a lui, potenza e bellezza nel suo santuario. (Sal 96,1.6) |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, guida i nostri atti secondo la tua volontà, perché nel nome del tuo diletto Figlio portiamo frutti generosi di opere buone. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
2Sam 7,4-17
Io susciterò un tuo discendente dopo di te e renderò stabile il suo regno.
Dal secondo libro di Samuèle
In quei giorni, fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: “Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele dall’Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione. Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici d’Israele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo Israele: Perché non mi avete edificato una casa di cedro?”. Parola di Dio |
La bontà del Signore dura in eterno.
Tu hai detto, Signore: Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre, Gli conserverò sempre il mio amore, |
Canto al Vangelo (Mc 4,19) Alleluia, alleluia. Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo: chiunque trova lui, ha la vita eterna. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 4,1-20
Il seminatore uscì a seminare.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli La parola seminata nel nostro cuore si fa ora preghiera al Padre. Con fiducia, quindi, diciamo: Santifica il tuo popolo, Signore.Perché la Chiesa, dispensando la salvezza del Risorto, sia testimone eloquente per chi cerca la verità e la vita. Preghiamo: Perché la predicazione del vangelo si espanda ovunque come albero rigoglioso e porti molto frutto. Preghiamo: Perché il dono della parola, che permette agli uomini di comunicare, sia veicolo di autentica comprensione, strumento di lode e di benedizione. Preghiamo: Perché gli operatori culturali e i responsabili dell’opinione pubblica abbiano a cuore di seminare bellezza, verità e bontà. Preghiamo: Perché, convocati dallo Spirito per nutrirci della parola e del pane, diventiamo testimoni della diffusione del regno di Dio. Preghiamo: Per chi ha bisogno di una parola vera. Per i catechisti della nostra comunità. O Signore, sfalda le nostre inutili torri di parole e fa’ risuonare nel nostro cuore la tua unica Parola: Gesù, tuo Figlio e nostro Signore che vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli i nostri doni, Padre misericordioso, e consacrali con la potenza del tuo Spirito, perché diventino per noi sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Guardate al Signore e sarete raggianti, e il vostro volto non sarà confuso. (Sal 34,6)Oppure: “Io sono la luce del mondo”, dice il Signore; “chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 29 Gennaio 2020
San COSTANZO DI PERUGIA Vescovo e martire
Nato a Foligno, è stato il primo vescovo di Perugia. Martirizzato al tempo delle persecuzioni dell’imperatore Marco Aurelio. Secondo la tradizione fu condotto da alcuni soldati davanti al console Lucio e barbaramente flagellato, quindi immerso nell’acqua bollente, da dove uscì miracolosamente illeso. Ricondotto in carcere, convertì i suoi custodi che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi a casa del cristiano Anastasio, fu con questo di nuovo arrestato e decapitato nella città di Foligno, i…
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San VALERIO DI RAVENNA Vescovo
sec. III-IV
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San POTAMIONE (POTAMIO) DI AGRIGENTO Vescovo
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