+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 24,13-35
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
Riflessione
• Il vangelo di oggi ci parla dell’episodio molto conosciuto dell’apparizione di Gesù ai
discepoli di Emmaus. Luca scrive negli anni 80 per le comunità di Grecia che nella
loro stragrande maggioranza erano formate da pagani convertiti. Gli anni 60 e 70
erano stati molto difficili. C’era stata la grande persecuzione di Nerone nell’anno 64.
Sei anni dopo, nel 70, Gerusalemme fu totalmente distrutta dai romani. Nel 72, a
Massada, nel deserto di Giuda, ci fu il massacro degli ultimi giudei ribelli. In quegli
anni, gli apostoli, testimoni della resurrezione, stavano scomparendo. Si cominciava
a sentire la stanchezza del cammino. Dove attingere forza e coraggio per non
scoraggiarsi? Come scoprire la presenza di Gesù in questa situazione così difficile?
La narrazione dell’apparizione di Gesù ai discepoli di Emmaus cerca di essere una
risposta a queste domande angoscianti. Luca vuole insegnare alle comunità come
interpretare la Scrittura per poter riscoprire la presenza di Gesù nella vita.
• Lc 24,13-24: 1º Passo: partire dalla realtà. Gesù incontra i due amici in una situazione
di paura e mancanza di fede. Le forze della morte, la croce, avevano ucciso in loro la
speranza. Era la situazione di molta gente al tempo di Luca, essendo la situazione di
molte persone anche oggigiorno. Gesù si avvicina e cammina con loro, ascolta la
conversazione e chiede: “Di cosa state parlando?” L’ideologia dominante, cioè la
propaganda del governo e della religione ufficiale dell’epoca, impedisce di vedere.
“Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele.” Qual è oggi la conversazione della
gente che soffre? Il primo passo è questo: avvicinarsi alle persone, ascoltare la loro
realtà, sentire i loro problemi; essere capaci di fare domande che aiutino le persone
a guardare la realtà con uno sguardo più critico.
• Lc 24,25-27: 2º Passo: usare la Bibbia per illuminare la vita. Gesù si serve della Bibbia
e della storia della gente per illuminare il problema che faceva soffrire i due amici, e
per chiarire la situazione che loro stanno vivendo. Se ne serve anche per situarli
nell’insieme del progetto di Dio che veniva da Mosè e dai profeti. Così indica che la
storia non era sfuggita dalla mano di Dio. Gesù si serve della Bibbia non come un
dottore che sa tutto, bensì come un compagno che viene ad aiutare gli amici a
ricordare ciò che avevano dimenticato. Gesù non scatena nei discepoli il complesso
di ignoranza, ma cerca di svegliare in loro la memoria: “Stolti e tardi di cuore nel
credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste
sofferenze per entrare nella sua gloria?” Il secondo passo è questo: con l’aiuto della
Bibbia, aiutare le persone a scoprire la saggezza che già esiste in loro, e trasformare
la croce, segno di morte, in segno di vita e di speranza. Ciò che impediva loro di
camminare, ora diventa forza e luce nel cammino. Come fare questo oggi?
• Lc 24,28-32: 3º Passo: condividere in comunità. La Bibbia, di per sé, non apre gli occhi.
Fa solo ardere il cuore, ciò che apre gli occhi e fa vedere, è la frazione del pane, il gesto
comunitario della condivisione, la celebrazione della Cena. Nel momento in cui i due
riconoscono Gesù, loro rinascono e Gesù scompare. Gesù non si appropria del
cammino degli amici. Non è paternalista. Risorti, i discepoli sono capaci di
camminare da soli. Il terzo passo è questo: saper creare un ambiente di fede e di
fraternità, di celebrazione e di condivisione, dove possa agire lo Spirito Santo. E’ lui
che ci fa scoprire e sperimentare la Parola di Dio nella vita e ci porta a capire il senso
delle parole di Gesù (Gv 14,26; 16,13).
• Lc 24,33-35: 4º Passo: Il risultato: Risuscitare vuol dire ritornare a Gerusalemme. I due
riprendono coraggio e ritornano a Gerusalemme, dove continuano attive le stesse
forze di morte che avevano ucciso Gesù e che avevano ucciso in loro la speranza. Ma
ora è cambiato tutto. Se Gesù è vivo, allora in lui e con lui c’è un potere più forte del
potere che lo uccise. Questa esperienza li fa risuscitare! Veramente, è cambiato tutto.
C’è il ritorno e non la fuga! Fede, e non incredulità! Speranza e non disperazione!
Coscienza critica, e non fatalismo dinanzi al potere! Libertà e non oppressione! In una
parola: vita e non morte! Invece della brutta notizia della morte di Gesù, la Buona
Novella della sua Risurrezione! I due sperimentano la vita, e vita in abbondanza! (Gv
10,10). Segno che lo Spirito di Gesù agisce in loro!
Mercoledì fra l’Ottava di Pasqua
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
Gli evangelisti ci consegnano, condensata in un racconto, l’esperienza pasquale che porta una risposta sempre nuova a coloro che si interrogano.
San Luca racconta dei due discepoli in cammino il giorno di Pasqua: lontano da Gerusalemme e dalla comunità degli altri. Essi vogliono lasciare dietro di sé il passato che li lega a Gesù, ma non possono impedirsi di parlare senza sosta del peso che hanno sul cuore: Gesù è stato condannato, è morto sulla croce… non può essere lui il Salvatore promesso. Tutti e due, immersi in se stessi, non riconoscono colui che li accompagna sul loro cammino di desolazione. La fede nella potenza di Dio non basta loro per superare la morte. Ed è per questo che non capiscono cosa egli vuole dire quando fa allusione a Mosè e ai profeti.
È a sera, nell’ora della cena, mentre egli loda il Signore spezzando e dividendo il pane, che i loro occhi e i loro cuori si aprono. Anche se non vedono più Gesù, sono sicuri che è rimasto là, vivo; che lo si può incontrare attraverso la parola, e le cene. Con questa certezza, fanno marcia indietro per ritornare a Gerusalemme, nella comunità dei discepoli. È qui che si riuniscono e discutono gli avvenimenti di Pasqua, sui quali si basano i principi della fede. “È risuscitato e apparso a Simone” (il primo degli apostoli): ecco una delle frasi nelle quali si inserisce l’incontro pasquale dei due discepoli di Emmaus.
Antifona d’ingresso Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Alleluia. (Mt 25,34)Si dice il Gloria. |
Colletta O Dio, che ci dai la gioia di rivivere ogni anno la risurrezione del Signore, fa’ che mediante la liturgia pasquale che celebriamo nel tempo possiamo giungere alla gioia eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
At 3,1-10
Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, àlzati e cammina!
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Parola di Dio |
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, Gloriatevi del suo santo nome: Voi, stirpe di Abramo, suo servo, Si è sempre ricordato della sua alleanza, |
Sequenza [Facoltativa]Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. Morte e Vita si sono affrontate «Raccontaci, Maria: Sì, ne siamo certi: |
Canto al Vangelo (Sal 117,24) Alleluia, alleluia. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Alleluia. |
Vangelo |
Lc 24,13-35
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli La fede è riconoscimento della presenza del Cristo operante nella presenza eucaristica. La nostra supplica si esprime con le parole stesse dei discepoli di Emmaus: Resta con noi, Signore.- Signore Gesù, per la forza del tuo nome lo storpio fu guarito: dona alla tua Chiesa di impegnarsi a sollevare nel tuo nome e con la tua carità ogni miseria umana. Preghiamo. – Signore Gesù, gli apostoli sono stati strumento della tua potenza: dona, a tutti coloro che invocano aiuto e guarigione, di poter incontrare persone che li aiutino a risollevarsi anche nello spirito. Preghiamo. – Signore Gesù, ti sei messo al fianco dei discepoli sfiduciati e smarriti: dona ai tuoi sacerdoti di non scoraggiarsi di fronte agli insuccessi e alle difficoltà. Preghiamo. – Signore Gesù, hai spiegato ai discepoli di Emmaus le Scritture e ti sei rivelato loro nello spezzare il pane: dona alle nostre comunità di riconoscerti nella Parola annunciata e nel pane spezzato nelle nostre liturgie eucaristiche. Preghiamo. – Signore Gesù, hai trasformato il cuore deluso e freddo dei discepoli: dona a noi qui presenti di saper attingere dalle nostre eucaristie quell’ardore che riscalda il nostro cuore fino a renderci apostoli tra i nostri fratelli. Preghiamo. – Per quanti sono in viaggio. Preghiamo. – Per i bambini della prima comunione. Preghiamo. O Signore, fa’ che ogni partecipazione all’eucaristia ci faccia divenire ciò che riceviamo: una vita donata agli altri, unita al tuo corpo che per noi e per tutti è stato spezzato e crocifisso ed è ora vivente per sempre. Tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli, o Signore, il sacrificio della nostra redenzione e nella tua misericordia opera in noi la salvezza del corpo e dello spirito. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO PASQUALE I Il mistero pasqualeÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo giorno nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e le schiere degli angeli e dei santi cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, … Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio e l’Hanc ígitur propri. |
Antifona alla comunione I discepoli riconobbero Gesù, il Signore, nello spezzare il pane. Alleluia. (Cf. Lc 24,35) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 03 Aprile 2024
San RICCARDO DI CHICHESTER Vescovo
Wych (Worcester), 1197 – Dover, 3 aprile 1253
Nacque da modesti proprietari terrieri. Fu un uomo di grande carità, pieno di comprensione, e particolarmente sensibile per le sofferenze dei malati e degli anziani. Si battè per il celibato del clero, per l’amministrazione gratuita dei sacramenti e perché la messa fosse celebrata in condizioni dign…
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San LUIGI SCROSOPPI Sacerdote oratoriano, fondatore
Udine, 4 agosto 1804 – 3 aprile 1884
Il miracolo che ha portato sugli altari il sacerdote friulano Luigi Scrosoppi è stato la guarigione da una malattia che ai suoi tempi nemmeno si immaginava: l’Aids. Il beneficiato, nel 1996, è un ragazzo sudafricano. Scrosoppi è divenuto così patrono dei malati di Aids. N…
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San CUCUMNEUS DI IONA Monaco
VI o VII sec.
Monaco di Iona, del quale non sappiamo se visse nel VI o VII secolo. Su questo santo non sappiamo nulla; solo nel Martirologio del Colgan è menzionato e definito con il soprannome Mocukein, nipote di san Columba. Nello stesso martirologio la festa per san Cucumneus è stata fissata n…
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