+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,1-8
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
- I Capitoli dal 15 al 17 del Vangelo di Giovanni ci presentano diversi insegnamenti di Gesù che l’evangelista mette insieme e colloca qui nel contesto amico e fraterno dell’ultimo incontro di Gesù con i suoi discepoli: Gv 15,1-17: Riflessioni attorno alla parabola della vite Gv 15,18 a 16,4a: Consigli sul modo di comportarsi se siamo perseguitati Gv 16,4b-15: Promessa sulla venuta dello Spirito Santo Gv 16,16-33: Riflessioni sull’addio ed il ritorno di Gesù Gv 17,1-26: Il Testamento di Gesù in forma di preghiera
- I Vangeli di oggi e di domani presentano una parte della riflessione di Gesù attorno alla parabola della vite. Per capire bene tutta la portata di questa parabola, È importante studiare bene le parole usate da Gesù. Ed È anche importante osservare da vicino una vite o una qualsiasi pianta per vedere come cresce e come avviene il legame tra tronco e rami, e come il frutto nasce dal tronco e dai rami.
- Giovanni 15,1-2: Gesù presenta il paragone della vite. Nell’Antico Testamento, l’immagine della vite indicava il popolo di Israele (Is 5,1-2). La gente era come una vite che Dio piantò con molta tenerezza sulle colline della Palestina (Sal 80,9-12). Ma la vite non corrisponde a ciò che Dio si aspettava. Invece di uva buona produce un frutto acerbo che non È buono a nulla (Is 5,3-4). Gesù È la nuova vite, la vera vite. In una unica frase ci consegna il paragone. Dice: “Io sono la vera vite e mio Padre È il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto!”. La potatura È dolorosa, ma È necessaria. Purifica la vite, così cresce e dà più frutti.
- Giovanni 15,3-6: Gesù spiega ed applica la parabola. I discepoli sono già puri. Sono stati già potati dalla parola che udirono da Gesù. Fino ad oggi, Dio opera la potatura in noi mediante la sua Parola che ci giunge dalla Bibbia e da tanti altri mezzi. Gesù allunga la parabola e dice: “Io sono la vite, e voi siete i tralci!” Non si tratta di due cose distinte: da un lato la vite, dall’altro i tralci. No! La vite non esiste senza i tralci. Noi siamo parte di Gesù. Gesù È il tutto. Affinché un ramo possa produrre frutto, deve essere unito alla vite. Solo così riesce a ricevere la linfa. “Senza di me non potete far nulla!” Il ramo che non dà frutto viene tagliato. Si secca ed È pronto per essere bruciato. Non serve a nulla, nemmeno per la legna!
- Giovanni 15,7-8: Rimanete nell’amore. Il nostro modello È quello che Gesù stesso visse nella sua relazione con il Padre. Dice: “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore!” Insiste nel dire che dobbiamo rimanere in lui e che le sue parole devono rimanere in noi. Ed arriva a dire: “Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato!” Poiché ciò che più vuole il Padre È che diventiamo discepoli e discepole di Gesù e, così, produciamo molto frutto.
Mercoledì della V settimana di Pasqua
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
In molte regioni, nel mondo attuale, il cristiano è ormai una figura d’eccezione. Anche nei paesi tradizionalmente cattolici il credente si trova immerso nel materialismo e nel laicismo che minacciano l’annientamento della vita dello Spirito.
Abbandonati a noi stessi, ci perdiamo, intimoriti da forze che sembrano sempre più grandi e imperiose.
La situazione della Chiesa delle origini non era però diversa. Eppure i primi cristiani, al seguito di un gruppo di pescatori della Galilea, privi di potere in quanto alle cose del mondo, ma riempiti della forza dello Spirito, “vennero, videro e vinsero” l’Impero Romano. Contando solo sui propri mezzi, non potevano far nulla, ma uniti a Cristo, come i tralci alla vite, produssero frutti in abbondanza.
Ogni credente è chiamato a fare lo stesso: a sentirsi pronto ad essere sfrondato dal vignaiolo, cioè dal Padre. In altre parole, per dare frutti dobbiamo essere disposti a soffrire, per esempio andando contro le mode imperanti, rispettando i nostri principi cristiani negli affari, restando fedeli nel matrimonio, sopportando ogni tipo di discriminazione derivante dal professare pubblicamente la nostra fede.
Una tale sofferenza purifica il cuore del credente e rafforza la vita di Cristo in noi.
Antifona d’ingresso Della tua lode è piena la mia bocca: tutto il giorno canto il tuo splendore; cantando le tue lodi esulteranno le mie labbra. Alleluia. (Sal 70,8.23) |
Colletta O Dio, che ami l’innocenza e la ridoni a chi l’ha perduta, volgi a te i cuori dei tuoi fedeli, perché, liberati dalle tenebre, non si allontanino mai dalla luce della vera fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
At 15,1-6
Fu stabilito che salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati». Parola di Dio |
Andremo con gioia alla casa del Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: Gerusalemme è costruita Là sono posti i troni del giudizio, |
Canto al Vangelo (Gv 15,4.5) Alleluia, alleluia. Rimanete in me e io in voi, dice il Signore; chi rimane in me porta molto frutto. Alleluia. |
Vangelo |
Gv 15,1-8
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Dio nostro Padre è glorificato quando noi portiamo molto frutto. Preghiamolo per noi e per gli altri, dicendo: Rendici veri discepoli di Cristo, o Padre.- Per la Chiesa, perchè, innestata vitalmente in Cristo, fondi la sua efficacia pastorale non sui mezzi umani, ma sulla preghiera e sulla via interiore. Preghiamo. – Per tutte le comunità che sono in difficoltà di dialogo, perchè risolvano i loro problemi o conflitti con lo stile apostolico. Preghiamo. – Per il popolo ebraico, che ancora è in ricerca del Messia e del compimento delle Scritture, perchè sia illuminato dalla grazia dello Spirito di Cristo. Preghiamo. – Per i credenti di tutte le Chiese, perchè sappiano custodire le parole di Cristo accettando anche le potature necessarie, per attuare l’unità della fede. Preghiamo. – Per noi che siamo impegnati nell’edificazione del regno di Dio, perchè misuriamo la fecondità della nostra azione sulla comunione reale con il Cristo. Preghiamo. – Per chi ha rotto con la Chiesa. Preghiamo. – Per i giovani scappati da casa. Preghiamo. O Padre, che continui ad agire sempre su di noi perchè siamo tralci innestati più intimamente alla vera vite del tuo Cristo, Fa’ che non ci sottraiamo mai alle purificazioni necessarie per una maggiore fecondità nel bene. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte O Dio, che in questi santi misteri compi l’opera della nostra redenzione, fa’ che questa celebrazione pasquale sia per noi fonte di perenne letizia. Per Cristo nostro Signore.Oppure: Sii misericordioso, Signore: questo sacrificio di lode che ti offriamo ci ottenga la grazia della benedizione celeste e ci doni la gloria dell’eterna beatitudine. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO PASQUALE V Cristo Agnello e sacerdoteÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Offrendo il suo corpo sulla croce, diede compimento ai sacrifici antichi e, donandosi per la nostra redenzione, divenne altare, Agnello e sacerdote. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra e le schiere degli angeli e dei santi cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, … Oppure: |
Antifona alla comunione Il Signore è risorto e ha fatto splendere su di noi la sua luce: egli ci ha redenti con il suo sangue. Alleluia.Oppure: In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Alleluia. (Gv 15,8) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 05 Maggio 2021
San GOTTARDO DI HILDESHEIM Vescovo
Reichersdorf, Passavia, 960 – 5 maggio 1038
Figlio di un vassallo del capitolo di S. Maurizio, Gottardo nasce nel 960 a Reichersdorf (Ritenbach) presso Niederaltaich nella diocesi di Passavia. Nella scuola capitolare locale si avvicina alle scienze umanistiche e alla teologia. Dopo diversi viaggi in Paesi lontani, tra cui l’Italia, studia nella scuola del duomo di Passavia, dove ha come insegnante il famoso maestro Liutfrido. Quando il duca Enrico II di Baviera decide di trasformare il capitolo in un monastero benedettino Gottardo diventa monaco. Risale poi …
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San LEO (LEONE) DI AFRICO Eremita
sec. XI/XII
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Sant’ AVERTINO
m. 1189
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