+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 11,15-26
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
Riflessione
• Il vangelo di oggi ci parla di una lunga discussione attorno all’espulsione di un demonio muto che Gesù aveva compiuto dinanzi alla gente.
• Luca 11,14-16: Tre diverse reazioni dinanzi alla stessa espulsione. Gesù stava scacciando demoni. Dinanzi a questo fatto ben visibile, davanti a tutti, si ebbero tre reazioni diverse. La gente rimase ammirata, applaudì. Altri dicevano: “È in nome di Beelzebul, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni”. Il vangelo di Marco dice che si trattava di scribi che erano venuti a Gerusalemme per controllare l’attività di Gesù (Mc 3,22). Altri chiedevano ancora un segno dal cielo, perché non erano convinti dal segno così evidente dell’espulsione fatta dinanzi a tutta la gente.
• Luca 11,17-19: Gesù mostra l’incoerenza degli avversari. Gesù usa due argomenti per ribadire l’accusa di stare scacciando un demonio in nome di Beelzebul. In primo luogo, se il demonio scaccia il proprio demonio, divide se stesso e non sopravvive. In secondo luogo, Gesù gli restituisce l’argomento: Ma se io scaccio i demoni in nome di Beelzebul, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Con queste parole, anche loro stavano scacciando demoni in nome di Beelzebul.
• Luca 11,20-23: Gesù è l’uomo più forte che è venuto, segno dell’arrivo del Regno. Qui Gesù ci porta nel punto centrale del suo argomento: “Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni sono al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura sulla quale contava e ne distribuisce il bottino”. Nell’opinione della gente di quel tempo, Satana dominava il mondo mediante i demoni (daimônia). Era un uomo forte e ben armato che guardava la sua casa. La grande novità era il fatto che Gesù riusciva a scacciare i demoni. Segno che era ed è l’uomo più forte che è venuto. Con l’arrivo di Gesù il regno di Beelzebul entra in declino: “Se invece io scaccio i demoni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio”. Quando i magi del Faraone videro che Mosè faceva cose che loro non erano capaci di fare, furono più onesti degli scribi dinanzi a Gesù e dissero: “Qui c’è il dito di Dio!” (Es 8,14-15).
• Luca 11,24-26: La seconda caduta è peggio della prima. All’epoca di Luca negli anni 80, di fronte alle persecuzioni, molti cristiani ritornarono indietro ed abbandonarono le comunità. Ritornarono a vivere come prima. Per avvertire loro e tutti noi, Luca conserva queste parole di Gesù sulla seconda caduta che è peggiore della prima.
• L’espulsione dei demoni. Il primo impatto causato dall’azione di Gesù tra la gente è l’espulsione dei demoni: “Perfino agli spiriti impuri dà ordini e gli obbediscono!” (Mc 1,27). Una delle cause principali della discussione di Gesù con gli scribi era l’espulsione dei demoni. Essi lo calunniavano dicendo: “E’ posseduto da Beelzebul! “È in nome di Beelzebul, capo dei demoni, che egli scaccia i demoni!” Il primo potere che gli apostoli ricevettero quando furono mandati in missione fu quello di poter scacciare i demoni: “Dette loro potere sugli spiriti immondi” (Mc 6,7). Il primo segnale che accompagna l’annuncio della resurrezione è l’espulsione dei demoni: “I segnali che accompagneranno coloro che credono sono questi: scacceranno i demoni nel mio nome!” (Mc 16,17). L’espulsione dei demoni era ciò che più colpiva la gente (Mc 1,27). Raggiungeva il centro della Buona Novella del Regno. Per mezzo dell’espulsione Gesù restituiva le persone a sé stesse. Restituiva loro il giudizio, la coscienza (Mc 5,15). E soprattutto il vangelo di Marco, dall’inizio fino alla fine, con parole quasi uguali, riporta senza sosta la stessa immagine: “E Gesù scacciava i demoni!” (Mc 1,26.34.39; 3,11-12.22.30; 5,1-20; 6,7.13; 7,25-29; 9,25-27.38; 16,17). Sembra un ritornello che si ripete sempre. Oggi, invece di usare sempre le stesse parole, useremmo parole diverse per trasmettere la stessa immagine e diremmo: “Il potere del male, Satana, che fa tanta paura alla gente, Gesù lo vinse, lo dominò, lo afferrò, lo sconfisse, lo scacciò, lo eliminò, lo sterminò, lo distrusse e lo uccise!” Il Vangelo ci vuol dire con questo che: “Al cristiano è proibito aver paura di Satana!” Per la sua risurrezione e per la sua azione liberatrice, Gesù allontana da noi la paura di Satana, dà libertà al cuore, fermezza nell’azione e fa spuntare la speranza sull’orizzonte! Dobbiamo camminare lungo la Strada di Gesù con il sapore della vittoria sul potere del male!
Venerdì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Il Vangelo odierno parla della lotta tra Gesù e il demonio, una lotta che avviene nell’anima dell’uomo. Noi sappiamo di essere stati liberati dal peccato e dal demonio per la grazia di Dio e il Battesimo e poi, nel corso della vita, attraverso il sacramento della Riconciliazione. In questo brano evangelico, che contiene alcuni passaggi un po’ difficili, ci fermiamo a riflettere su quello che il Signore dice alla fine: “Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima”.
Quando il demonio è stato scacciato “da uno più forte di lui”, cioè dal Signore Gesù, la “casa” è spazzata e adorna, ma c’è il pericolo che rimanga vuota. Se questo succede, il demonio può tornare e la condizione finale può diventare peggiore della prima. Che cosa vuol dire questa casa vuota? Spontaneamente noi desideriamo di essere liberati dal male e specialmente dal peccato che pesa sulla nostra coscienza; lo desideriamo e siamo contenti e riconoscenti al Signore quando egli ci libera: allora la nostra casa è pulita e ben arredata. Ma nella vita spirituale c’è un’altra tappa necessaria, che spontaneamente ci piace meno, perché in questa bella casa noi vogliamo starcene tranquilli, da padroni, senza nessuno che ci comandi. Eppure bisogna che il padrone sia un altro, sia il Signore, e questo non sempre ci piace. Quando egli ci disturba, preferiamo rimanere soli nella nostra casa, e lui ci disturba in molte maniere: con le circostanze, servendosi degli altri, con le sue richieste, mentre per noi non è spontaneo fare quello che egli vuole. Eppure, se vogliamo essere noi padroni della nostra vita, ci mettiamo in una condizione molto pericolosa: l’egoismo che si manifesta così è peggiore del peccato che prima sporcava la nostra casa, perché ci fa vivere in modo contrario all0 spirito di Dio. Si vive senza voler essere disturbati, né da Dio né dal prossimo, facendo le cose come ci pare e a comodo nostro, e può venirne una specie di sottile, profonda perversione, che fa il gioco del demonio.
Rinnoviamo oggi il proposito di lasciare che il Signore diventi il padrone della nostra casa, di lasciar cadere i nostri pensieri, le nostre preferenze, i nostri capricci, per accogliere in ogni momento i desideri suoi.
Antifona d’ingresso Tutte le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l’universo. (Est 4,17b) |
Colletta O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Gl 1,13-15; 2,1-2
Il giorno del Signore, giorno di tenebra e di caligine.
Dal libro del profeta Gioèle
Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti, Parola di Dio |
Il Signore governerà il mondo con giustizia.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio, Ma il Signore siede in eterno, |
Canto al Vangelo (Gv 12,31-32) Alleluia, alleluia. Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me. Alleluia. |
Vangelo |
Lc 11,15-26
Se io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che Gesù ebbe scacciato un demonio,] alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Con parole e opere Gesù annuncia il regno di Dio ove abitano soltanto la giustizia, la pace e l’amore. Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.O Signore, rafforza la fede della tua Chiesa nel mistero dell’incarnazione di Cristo, perché resti sempre aperta ai valori del cielo e presente nelle realtà della terra. Preghiamo: O Signore, aiutaci a comprendere che la fede in te non consiste principalmente nell’osservare un codice di leggi, ma nel vivere con Cristo, morto e risorto per noi. Preghiamo: O Signore, purifica la nostra fede da ogni paura o falso timore di te. Facci comprendere che il tuo è il regno della vera libertà, nel quale ritroviamo la nostra purezza originaria. Preghiamo: O Signore, rendici consapevoli dell’importanza della preghiera e del digiuno, per rafforzare lo spirito e non soccombere alla tentazione del Maligno. Preghiamo: O Signore, con il battesimo siamo diventati figli della luce e nuove creature; fà che, gioiosamente consapevoli di questa realtà, respingiamo ogni suggestione del male. Preghiamo: Per chi è scoraggiato dal dilagare del male nel mondo. Perché l’eucaristia sia la nostra forza nella lotta contro il male.O Dio, che in Abramo ci hai scelti a vivere secondo la fede, e in Cristo ci hai liberati dalla schiavitù della legge, mantienici sempre fedeli alla tua alleanza, e non permettere che le forze del male prevalgano su di noi. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato d’offrirti e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale, compi in noi la tua opera di salvezza. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Il Signore è buono con chi spera in lui, con l’anima che lo cerca. (Lam 3,25)Oppure: Uno solo è il pane, e noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo, perché partecipiamo tutti dell’unico pane e dell’unico calice. (cf. 1Cor 10,17) |
Preghiera dopo la comunione La comunione a questo sacramento sazi la nostra fame e sete di te, o Padre, e ci trasformi nel Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. |