+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 19,3-12
Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così.
Riflessione
- Contesto. Sino al cap.18 Matteo ha mostrato come i discorsi di Gesù hanno segnato le varie fasi della progressiva costituzione e formazione della comunità dei discepoli attorno al loro Maestro. Ora in 19,1 questo piccolo gruppo si allontana dai territori della Galilea e arriva nei territori della Giudea. La chiamata di Gesù che coinvolge i suoi discepoli avanza ulteriormente fino alla scelta decisiva: l’accoglienza o il rifiuto della persona di Gesù. Tale fase avviene lungo la strada che porta a Gerusalemme (capp. 19-20), e infine con l’arrivo in città e presso il tempio (capp. 21-23). Tutti gli incontri che Gesù sperimenta nel corso di questi capitoli avvengono lungo questo percorso dalla Galilea a Gerusalemme.
- Incontro con i Farisei. Passando per la Transgiordania (19,1) il primo incontro è con i Farisei e il tema della discussione di Gesù con loro diventa motivo di riflessione per il gruppo dei discepoli. La domanda dei Farisei riguarda il divorzio ed in particolar modo mette Gesù in difficoltà circa l’amore all’interno del matrimonio, la realtà più solida e stabile per ogni comunità giudaica. L’intervento dei Farisei vuole mettere sotto accusa l’insegnamento di Gesù. Si tratta di un vero processo: Matteo lo considera come «mettere alla prova», «un tentare». La domanda è davvero cruciale: «È lecito a un uomo ripudiare la propria donna per qualsiasi motivo?» (19,3). Al lettore non sfugge il tentativo maldestro dei Farisei di interpretare il testo di Dt 24,1 per mettere in difficoltà Gesù: «Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualcosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via da casa». Questo testo aveva dato luogo lungo i secoli a innumerevoli discussioni: ammettere il divorzio per qualsiasi motivo; richiedere un minimo di cattiva condotta, un vero adulterio.
- È Dio che unisce. Gesù risponde ai Farisei ricorrendo a Gn 1,17: 2,24, riportando la questione alla volontà primaria di Dio creatore. L’amore, che unisce l’uomo e la donna, viene da Dio e per tale origine, unifica e non può separare. Se Gesù cita Gn 2,24: «L’uomo abbandonerà il padre e la madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una sola carne» (19,5), è perché vuole sottolineare un principio singolare ed assoluto: è la volontà creatrice di Dio a unire l’uomo e la donna. Quando un uomo e una donna si uniscono in matrimonio, è Dio che li unisce; il termine «coniugi» viene dal verbo congiungere, coniugare, vale a dire, che la congiunzione dei due partner sessuali è l’effetto della parola creatrice di Dio. La risposta di Gesù ai Farisei raggiunge il suo culmine: il matrimonio è indissolubile nella sua originaria costituzione. Gesù prosegue questa volta attingendo a Ml 2,13-16: ripudiare la propria moglie è rompere l’alleanza con Dio e secondo i profeti questa alleanza viene vissuta soprattutto dagli sposi nella loro unione coniugale (Os 1-3; Is 1,21-26; Ger 2,2; 3,1.6-12; Ez 16; 23; Is 54, 6-10; 60-62). La risposta di Gesù appare in contraddizione con la legge di Mosé che concede la possibilità di concedere un attestato di divorzio. Nel motivare la sua risposta Gesù ricorda ai Farisei: se Mosé ha accordato questa possibilità è per la durezza del vostro cuore (v.8), più concretamente per la vostra indocilità alla Parola di Dio. La legge di Gn 1,26; 2,24 non è stata mai modificata, ma Mosé è stato costretto ad adattarla a un atteggiamento di indocilità. Il primo matrimonio non viene annullato dall’adulterio. All’uomo di oggi ed in particolar modo alle comunità ecclesiali la parola di Gesù dice chiaramente che non devono esserci dei divorzi; e, tuttavia, vediamo che ve ne sono; nella vita pastorale i divorziati vanno accolti, ai quali è sempre aperta la possibilità di entrare nel regno. La reazione dei discepoli non si fa attendere: «Se così è la condizione dell’uomo con la donna, non conviene sposarsi» (v.10). La risposta di Gesù continua a sostenere l’indissolubilità del matrimonio, impossibile alla mentalità umana ma possibile a Dio. L’eunuco di cui parla Gesù non é colui che non può generare ma colui, che separato dalla propria moglie, continua a vivere nella continenza, rimanendo fedele al primo legame coniugale: è eunuco nei confronti di tutte le altre donne.
Venerdì della XIX settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Quanto è necessario ascoltare le parole del Signore per apprezzare la dignità del matrimonio cristiano con le sue esigenze di fedeltà e di unità!
Se ci soffermiamo sui veri valori stabiliti da Cristo quando ha elevato il matrimonio alla dignità di sacramento della Nuova Legge, vediamo che l’unione intima del matrimonio, inteso come dono reciproco di due persone, esige, di conseguenza, una fedeltà totale da parte degli sposi ed un’unità indistruttibile fra loro.
Vi sono alcune verità che devono essere ripetute costantemente perché i discepoli di Cristo non si lascino sedurre dal falso amore offerto dai costumi corrotti oggi imperanti e perché i loro cuori non siano induriti da un’eccessiva ricerca dei piaceri della carne e delle ricchezze terrene.
Preghiamo ed auguriamoci che i genitori incoraggino i loro figli anche a seguire la chiamata di Dio nella vita, compresa la chiamata “più elevata”, cioè quella al sacerdozio o al celibato apostolico, se questa è la sua volontà.
Antifona d’ingresso Volgi lo sguardo, Signore, alla tua alleanza, non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. Alzati, o Dio, difendi la mia causa, non dimenticare la supplica di chi ti invoca. (Cf. Sal 73,20.19.22) |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, guidati dallo Spirito Santo, osiamo invocarti con il nome di Padre: fa’ crescere nei nostri cuori lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Ez 16,1-15.60.63
La tua bellezza era perfetta. Ti avevo reso uno splendore. Tu però ti sei prostituita.
Dal libro del profeta Ezechièle
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, fa’ conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. Dirai loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era un Amorreo e tua madre un’Ittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato il cordone ombelicale e non fosti lavata con l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né fosti avvolta in fasce. Occhio pietoso non si volse verso di te per farti una sola di queste cose e non ebbe compassione nei tuoi confronti, ma come oggetto ripugnante, il giorno della tua nascita, fosti gettata via in piena campagna. Parola di Dio. Oppure (Ez 16, 59-63: Mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te, e ne sarai confusa): Dal libro del profeta Ezechièle Così dice il Signore Dio: «Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, perché hai disprezzato il giuramento infrangendo l’alleanza. Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te un’alleanza eterna. Allora ricorderai la tua condotta e ne sarai confusa, quando riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole, che io darò a te per figlie, ma non in forza della tua alleanza. Io stabilirò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto». Oracolo del Signore Dio. Parola di Dio |
La tua collera, Signore, si è placata e tu mi hai consolato.
Ecco, Dio è la mia salvezza; Attingerete acqua con gioia Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, |
Canto al Vangelo (1Ts 2,13) Alleluia, alleluia. Accogliete la parola di Dio, non come parola di uomini, ma, qual è veramente, come parola di Dio. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 19,3-12
Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Apriamo con fiducia l’animo a Dio nostro Padre, fonte di amore, perché sostenga la nostra povera capacità di amore. Preghiamo insieme e diciamo: Insegnaci ad amare, o Signore.- Per la santa Chiesa di Dio, perché ami sempre con castità e fedeltà, Cristo suo sposo. Preghiamo: – Per i coniugi, perché possano sentire che è possibile e bello vivere un amore fedele e indissolubile. Preghiamo: – Per tutte le famiglie provate dall’infedeltà, perché pensando alla bontà di Dio verso il suo popolo infedele, sappiano far prevalere il perdono e l’amore reciproco. Preghiamo: – Per tutti coloro che hanno consacrato la propria vita al Signore, perché possano vivere con amore maturo il loro celibato. Preghiamo: – Per noi qui presenti, perché con affetto e comprensione, siamo vicini ai divorziati e a tutti coloro che si trovano in una situazione irregolare per la comunità della Chiesa. Preghiamo: – Per la dignità della donna. – Per i diffusori di pornografia e di violenza. Ascolta, o Dio nostro Padre, queste suppliche e, poiché il nostro amore è così povero, donaci lo Spirito del Figlio Gesù Cristo nostro Signore, che vive e regna con te per i secoli eterni. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accetta con bontà, o Signore, i doni della tua Chiesa: nella tua misericordia li hai posti nelle nostre mani, con la tua potenza trasformali per noi in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione Celebra il Signore, Gerusalemme! Egli ti sazia con fiore di frumento. (Sal 147,12.14) |
Preghiera dopo la comunione La partecipazione ai tuoi sacramenti ci salvi, o Signore, e confermi noi tutti nella luce della tua verità. Per Cristo nostro Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 12 Agosto 2022
Santa GIOVANNA FRANCESCA DE CHANTAL Religiosa – Memoria Facoltativa
Digione, Francia, 1572 – Moulins, Francia, 13 dicembre 1641
La vita di Giovanna Frémiot è legata indissolubilmente alla figura di Francesco di Sales, suo direttore e guida spirituale, e di cui fu seguace e al tempo stesso ispiratrice e collaboratrice. Nata a Digione nel 1572, a vent’anni sposò il barone de Chantal, da cui ebbe numerosi figli. Rimasta vedova, avvertì sempre di più il desiderio di ritirarsi dal mondo e di consacrarsi a Dio. Sotto la guida di Francesco di Sales, diede vita a una nuova fondazione intitolata alla Visitazione e …
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San GRATILIANO (GRACILIANO) Martire
sec. III/IV
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Sant’ ERCOLANO DI BRESCIA Vescovo
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