
+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 2,1-12
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.
• Accogliendo e guarendo il lebbroso, Gesù rivela un nuovo volto di Dio. Un lebbroso arriva vicino a Gesù. Era un escluso, un impuro. Doveva essere allontanato. Chi lo toccava, anche lui/lei diventava impuro/a! Ma quel lebbroso ebbe molto coraggio. Trasgredì le norme della religione per poter arrivare vicino a Gesù. E gridò: Se tu vuoi, puoi guarirmi “ Non hai bisogno di toccarmi! Basta che tu lo voglia, ed io sarò guarito! La frase rivela due mali: a) il male della lebbra che lo rendeva impuro; b) il male della solitudine a cui era condannato dalla società e dalla religione. Rivela anche la grande fede dell’uomo nel potere di Gesù. E Gesù profondamente commosso, guarisce i due mali. In primo luogo, per curare la solitudine, tocca il lebbroso. E’ come se dicesse: “Per me, tu non sei un escluso. Ioti accolgo come un fratello!” E poi cura il lebbroso dicendo: Lo voglio! Sii curato! Il lebbroso, per poter entrare in contatto con Gesù, aveva trasgredito le normedella legge. Anche Gesù, per poter aiutare quell’escluso e quindi rivelare un volto nuovo di Dio, trasgredisce le norme della sua religione e tocca il lebbroso. In quel tempo, chi toccava un lebbroso diventava impuro per le autorità religiose e per la legge dell’epoca.
- Integrare di nuovo gli esclusi nella convivenza fraterna. Gesù, non solamente guarisce, ma vuole anche che la persona curata possa vivere con gli altri. Inserisce di nuovo la persona nella convivenza. In quel tempo, per un lebbroso essere di nuovo accolto in comunità, aveva bisogno di un certificato di guarigione da partedi un sacerdote. E’ come oggi. Il malato esce dall’ospedale con un documento firmato dal medico del reparto. Gesù obbliga la persona a cercare il documento, in modo che possa vivere normalmente con gli altri. Obbliga le autorità a riconoscereche quest’uomo è stato curato.
- Il lebbroso annuncia il bene che Gesù gli ha fatto e Gesù diventa un escluso. Gesù proibisce al lebbroso di parlare della guarigione. Il Vangelo di Marco informa che questa proibizione non servì a nulla. Il lebbroso, allontanatosi, cominciò a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti (Mc 1, 45). Perché? Perché Gesù aveva toccato il lebbroso. Per questo, secondo l’opinione della religione di quel tempo, ora lui stesso era un impuro e doveva essere allontanato da tutti. Non poteva più entrare nelle città. E Marco indica che alla gente importavano poco queste norme ufficiali, infatti venivano a lui da ogni parte (Mc 1, 45). Sovversione totale!
- Riassumendo. Sia nel 70, epoca in cui Marco scrive, come pure oggi, epoca incui noi viviamo, era e continua ad essere importante avere dinanzi agli occhi modelli di come vivere ed annunciare la Buona Novella di Dio e di come valutare la nostra missione. Nei versi 16 a 45 del primo capitolo del suo vangelo, Marco descrive la missione della comunità e presenta otto criteri affinché le comunità del suo tempo potessero valutare la loro missione. Ecco lo schema:
- Testo
Attività di GesùObiettivo della missione
- Marco 1, 16-20
Gesù chiama i primi discepoli Formare comunità
- Marco 1, 21-22
La gente resta ammirata del suo insegnamentoCreare una coscienza critica
- Marco 1, 23-28
Gesù scaccia un demonio Combattere la forza del male
- Marco 1, 29-31
Guarisce la suocera di PietroRidare la vita per poter servire
33
- Marco 1, 32-34
Guarisce malati ed indemoniatiAccogliere gli emarginati
- Marco 1, 35
Gesù si alza presto per pregare Rimanere uniti al Padre
- Marco 1, 36-39
Gesù continua l’annuncioNon fermarsi ai risultati
- Marco 1, 40-45
Guarisce un lebbroso
Integrare di nuovo gli esclusi
Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
L’ordine di Gesù al paralitico: “Alzati!” non ci ricorda forse il racconto degli Atti degli apostoli in cui san Pietro risponde ad un paralitico che gli chiede l’elemosina vicino al tempio: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!”? Questi due testi sono, secondo me, inseparabili. Come Cristo, san Pietro dice al paralitico di alzarsi e camminare, ma è molto importante ciò che egli dice prima: “Non possiedo né argento né oro”, cioè nulla di quanto sia generalmente considerato “ricchezza”. È possibile avere molti beni, poteri, responsabilità ed essere povero in spirito se in ogni momento si è consapevoli di essere debitori di ciò che si possiede. Occorre chiedersi ogni sera: “Che cosa ho fatto dei miei mezzi, dei miei poteri? Li ho messi a disposizione solo dei miei cari o anche di quelli che soffrono?”. Signore Gesù, fa’ che noi possiamo, anche se possediamo molto, essere consapevoli che nulla ci appartiene, che tutto è tuo, degli altri, di tutti. Allora potremo dire sicuramente all’umanità sofferente, ferita, come Pietro al paralitico: “Cammina!”.
Antifona d’ingresso Vidi il Signore su di un trono altissimo; lo adorava una schiera di angeli e cantavano insieme: «Ecco colui che regna per sempre». |
Colletta Ispìra nella tua paterna bontà, o Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
1Sam 8,4-7.10-22
Griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà.
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Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, si radunarono tutti gli anziani d’Israele e vennero da Samuèle a Rama. Gli dissero: «Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli». Parola di Dio |
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Canterò in eterno l’amore del Signore.
Beato il popolo che ti sa acclamare: Perché tu sei lo splendore della sua forza |
Canto al Vangelo (Lc 7,16) Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 2,1-12
Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.
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+ Dal Vangelo secondo Marco
Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Nel profondo di ogni uomo esiste un bisogno radicale di Dio, di comunione con lui, di essere perdonato e guarito. Preghiamo insieme il Padre che ci ha riconciliati inviando Gesù suo Figlio, dicendo insieme: Noi ti preghiamo, Dio di misericordia.Affinché il popolo di Dio viva al proprio interno il perdono e la riconciliazione, per diventare annuncio credibile di Cristo, nostra pace. Preghiamo: Affinché i pastori della Chiesa e i fedeli mantengano vivo nella società di oggi il senso cristiano del peccato, della responsabilità di ciascuno dinanzi a Dio e all’uomo. Preghiamo: Affinché i ministri del sacramento della riconciliazione siano per tutti strumenti di vera liberazione interiore e segni della paternità di Dio. Preghiamo: Affinché le istituzioni assistenziali per gli ammalati e gli anziani siano luoghi di servizio all’uomo, nella partecipazione delicata alla sofferenza delle persone. Preghiamo: Affinché l’eucaristia, che celebriamo uniti nella fede, diventi forza di riconciliazione nella famiglia e nel lavoro. Preghiamo: Preghiamo per chi cede alla tentazione della vendetta. Preghiamo per chi sente un profondo bisogno di misericordia. Signore della bontà e della pace, ti ringraziamo perché in Gesù ci hai perdonati e risanati. Dall’esperienza della tua misericordia cresca in noi l’impegno ad amare tutti i fratelli salvati dal tuo Figlio che ora vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Ti sia gradita, o Signore, l’offerta del tuo popolo: santifichi la nostra vita e ottenga ciò che con fiducia ti chiediamo. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione È in te, Signore, la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce. (Sal 35,10)Oppure: «Io sono venuto perché abbiano la vita, e l’abbiano in abbondanza», dice il Signore. (Gv 10,10) |
Preghiera dopo la comunione Dio onnipotente, che ci nutri con i tuoi sacramenti, donaci di servirti degnamente con una vita santa. Per Cristo nostro Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 14 Gennaio 2022
San FELICE DA NOLA Sacerdote e martire
Nola, III sec. – 14 gennaio 313?
La memoria di san Felice da Nola è arrivata a noi grazie all’opera di san Paolino da Nola, che “valorizzò” il luogo della sua sepoltura. Felice era nato nel III secolo e fu collaboratore del vescovo Massimo: davanti alla persecuzione, però, il presule dovette rifugiarsi lontano dalla città. Felice, invece, fu catturato e torturato; secondo la tradizione venne salvato miracolosamente. Fu solo con la pace costantiniana nel 313 che il sacerdote poté tornare a Nola. Pe…
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Santa NINO (NOUNé, NINA, CRISTIANA) Apostola della Georgia
Cappadocia IV sec. – † Georgia, IV secolo
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San SABA Arcivescovo di Serbia
Serbia, 1174 ca. – Turnovo (Bulgaria), 14 gennaio 1235
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