
+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,20-26
Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello.
• Il vangelo di oggi riporta una parte del Discorso della Montagna, la Nuova Legge di Dio che ci è stata rivelata da Gesù. Il Discorso della Montagna ha la seguente struttura:
- Matteo 5,1-16: La porta di entrata: le beatitudini (Mt 5,1-10) e la missione dei
discepoli: essere il sale della terra e la luce del mondo (Mt 5,12-16).
- Matteo 5,17 a 6,18: La nuova relazione con Dio: La nuova giustizia (Mt 5,17-48) che non si aspetta la ricompensa nella pratica dell’elemosina, della preghiera e del digiuno (Mt 6,1- 18).
- Matteo 6,19-34: La nuova relazione con i beni della terra: non accumulare (Mt 6,19-21), non guardare il mondo con uno sguardo malato (Mt 6,22-23), non servire Dio e il denaro (Mt 6,24), non preoccuparsi del cibo e delle bevande (Mt 6,23-34).
Matteo 7,1-23: La nuova relazione con le persone: non cercare la pagliuzza nell’occhio del fratello (Mt 7,1-5); non gettare le perle ai porci (Mt 7,6); il vangelo di oggi: non aver paura di chiedere cose a Dio (Mt 7,7-11); e la Regola d’Oro (Mt 7,12); scegliere il cammino difficile e stretto (Mt 7,13-14), stare attenti ai falsi profeti (Mt 7,15-20).
Matteo 7,21-29: Conclusione; non solo parlare, ma anche mettere in pratica (Mt 7,21-23); la comunità costruita su questa base resisterà alla tormenta (Mt 7,24- 27). Il risultato di queste parole è una nuova coscienza dinanzi agli scribi ed ai dottori (Mt 7,28-29)
- Matteo 7,7-8: Le tre raccomandazioni di Gesù. Tre raccomandazioni: chiedere, cercare e bussare: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto!” Si chiede a una persona. La risposta dipende sia dalla persona sia dall’insistenza con cui si chiede. Cercare lo si fa orientati da qualche criterio. Quanto migliore è il criterio, tanto maggiore sarà la certezza di trovare ciò che si cerca. Bussare alla porta si fa nella speranza che ci sia qualcuno all’altro lato della porta, in casa. Gesù completa la raccomandazione offrendo la certezza della risposta: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”. Ciò significa che quando chiediamo a Dio, lui ascolta la nostra richiesta. Quando cerchiamo Dio, lui si lascia incontrare (Is 55,6). Quando bussiamo alla porta della casa di Dio, lui ci apre.
- Matteo 7,9-11: La domanda di Gesù alla gente. “Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe?”. Qui spunta il modo semplice e diretto che Gesù ha di insegnare le cose di Dio alla gente. Parlando ai genitori, egli si riallaccia all’esperienza giornaliera. Tra le righe delle domande si indovina la risposta gridata dalla gente: “No!” Perché nessuno dà una pietra al figlio quando costui chiede pane. Non c’è nessun padre e nessuna madre che danno un serpente al figlio quando costui chiede loro un pesce. E Gesù ne trae una conclusione: “Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” Gesù ci chiama cattivi per accentuare la certezza di essere ascoltati da Dio quando gli chiediamo qualcosa. Perché se noi, che non siamo santi né sante, sappiamo dare cose buone ai figli, quanto più il Padre del cielo. Questo paragone ha come obiettivo quello di togliere dal nostro cuore qualsiasi dubbio sulla preghiera rivolta a Dio con fiducia. Dio ascolterà! Luca aggiunge che Dio ci darà lo Spirito Santo (Lc 11,13)
- Matteo 7,12: La Regola d’Oro. “Fate agli altri tutto ciò che vorreste fosse fatto a voi. In questo consistono la Legge e i Profeti” Questo è il riassunto di tutto l’Antico Testamento, della Legge e dei Profeti. È il riassunto di tutto ciò che Dio vuole dirci, il riassunto di tutto l’insegnamento di Gesù. Questa Regola d’Oro non si trova solo nell’insegnamento di Gesù, ma anche in un modo o nell’altro, in tutte le religioni. Risponde al sentimento più profondo e più universale dell’essere umano.
Venerdì della I settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Gesù vuole farci “salire” con lui a Gerusalemme: egli non vuole che noi restiamo nella “pianura”. Vuole che siamo “perfetti come il nostro Padre”! Com’è possibile questo? La perfezione che Gesù ci mostra, non lo capiremo mai abbastanza, non si pone sul piano della giustizia: non si tratta di voler esercitare alla perfezione tutte le virtù morali, di non commettere nessun errore nei confronti della legge di Dio. Ne siamo veramente incapaci! Si tratta piuttosto di imitare prontamente il Padre in ciò che più gli è proprio: il suo amore misericordioso e senza limiti.
Si tratta di avere nei nostri cuori i sentimenti di veri figli e figli del Padre. Con ciò, Gesù ci chiede soprattutto una delicatezza estrema nei nostri rapporti di fratellanza. Non arrabbiarsi mai con un fratello, non trattarlo mai da stupido, non fosse che con il pensiero, non è cosa da poco! Ma Gesù che conosce benissimo il cuore del Padre, dà una tale importanza all’amore fraterno da arrivare a raccomandarci di “lasciare il dono davanti all’altare” per andare a riconciliarci con un nostro fratello. Difatti, ci capita talvolta di percepire come un’ombra, come un peso sul nostro cuore, e abbiamo un bel pregare: nostro Padre sembra lontano; è probabilmente perché serbiamo un risentimento, una tentazione di collera, un rancore nei confronti di un fratello. E Dio attende che noi perdoniamo. Tale è la legge costante della misericordia: la riceviamo dal Padre nella misura in cui la professiamo con i nostri fratelli. Ma è l’amore infinito che abita nei nostri cuori che ce ne rende capaci.
Antifona d’ingresso Salva, o Signore, il mio cuore angosciato, vedi la mia povertà e la mia fatica e perdona tutti i miei peccati. (Cf. Sal 24,17-18) |
Colletta Concedi, o Signore, alla tua Chiesa di prepararsi interiormente alla celebrazione della Pasqua, perché il comune impegno nella mortificazione corporale porti a tutti noi un vero rinnovamento dello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Ez 18,21-28
Forse che io ho piacere della morte del malvagio, o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?
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Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio: Parola di Dio |
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Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?
Dal profondo a te grido, o Signore; Se consideri le colpe, Signore, Io spero, Signore. Più che le sentinelle all’aurora, |
Canto al Vangelo (Ez 18,31) Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore, e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! |
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Mt 5,20-26
Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello.
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore è fonte di vita e di gioia per i peccatori che si pentono. Per questo, rivolgiamo a lui le nostre preghiere, che esprimono l’ansia di riconciliazione della Chiesa e del mondo. Preghiamo insieme dicendo: Rendici capaci di riconciliazione, Signore.1. Perchè la Chiesa, che proclama la lieta novella della riconciliazione, sappia evitare con umiltà gli atteggiamenti e le parole che possono disturbare i germi di fede dell’uomo. Preghiamo: 2. Perchè i governanti dei popoli si convincano che non c’è vera civiltà senza il riferimento a Dio. Preghiamo: 3. Perchè coloro che si pentono e si dissociano dalla violenza e dalla criminalità, sperimentino nel perdono cristiano la possibilità di una vita nuova. Preghiamo: 4. Perchè l’esercizio del perdono, in famiglia o nella società, riveli il fascino e la potenza dell’amore di Dio che tutto scusa e tutto comprende. Preghiamo: 5. Perchè la conversione del cuore, sollecitata da questa eucaristia e dalla penitenza quaresimale, trasformi le nostre parole e le nostre opere. Preghiamo: 6. Per le persone e le famiglie che non sanno come giungere alla riconciliazione. 7. Per le persone che abbiamo escluso per sempre dalla nostra vita. O Dio, non c’è cosa che ti stia a cuore più della vita, della dignità e della reputazione dell’uomo, tanto che perdoni volentieri al malvagio che si pente e lo fai rivivere; concedi a tutti noi la grazia di amarci e di rimanere uniti a te nell’osservanza della tua Parola. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli, o Signore, questo sacrificio che nella tua grande misericordia hai istituito perché abbiamo pace con te e otteniamo il dono della salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI QUARESIMA I Il significato spirituale della QuaresimaÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Ogni anno tu doni ai tuoi fedeli di prepararsi con gioia, purificati nello spirito, alla celebrazione della Pasqua, perché, assidui nella preghiera e nella carità operosa, attingano ai misteri della redenzione la pienezza della vita nuova in Cristo tuo Figlio, nostro salvatore. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo, … Oppure |
Antifona alla comunione Io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. (Ez 33,11)Oppure: Se un tuo fratello ha qualcosa contro di te, va’ prima a riconciliarti con lui. (Cf. Mt 5,23-24) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 26 Febbraio 2021
Santa PAOLA DI SAN GIUSEPPE CALASANZIO (PAOLA MONTAL Y FORNES) Fondatrice delle Figlie di Maria
Arenys de Mar, Barcellona, Spagna, 11 ottobre 1799 – Olesa di Montserrat, 26 febbraio 1889
Il suo motto era «Piedad y letras». Il nome da religiosa di questa santa spagnola fu Paola di san Giuseppe Calasanzio. L’incontro con il carisma degli Scolopi, nel 1837, diede infatti una svolta alla sua attività di educatrice, che già aveva fondato due scuole: a Figueras (Gerona) e ad Arenys de Mar (Barcellona), dove era nata nel 1799. A Sabadell (Barcellona) questi istituti confluirono nelle Scuole Pie. Nel 1847 fece la professione religiosa come Figlia di Maria Scolopia insieme a tre co…
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San SERVOLO DI VERONA Vescovo
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Sant’ ILARIO DI MAGONZA Vescovo
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