+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 10,31-42
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Riflessione
• Siamo vicini alla Settimana Santa, in cui commemoriamo ed attualizziamo la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù. Fin dalla quarta settimana di quaresima, i testi dei vangeli di ogni giorno sono tratti quasi esclusivamente dal Vangelo di Giovanni, due capitoli che sottolineano la tensione drammatica tra la rivelazione progressiva, da un lato, che Gesù fa del mistero del Padre che lo riempie completamente, e dall’altro la chiusura progressiva da parte dei giudei che diventano sempre più impenetrabili al messaggio di Gesù. L’aspetto tragico di questa chiusura è che viene fatta a nome della fedeltà a Dio. Loro rifiutano Gesù in nome di Dio.
• Questo modo che Giovanni ha di presentare il conflitto tra Gesù e le autorità religiose non è solo qualcosa che avviene nel lontano passato. E’ anche uno specchio che rispecchia ciò che avviene oggi. In nome di Dio, alcune persone si trasformano in bombe ed uccidono altre persone. In nome di Dio noi membri delle tre religioni del Dio di Abramo, giudei, cristiani e mussulmani, ci condanniamo a vicenda, lottiamo tra di noi, lungo la storia. Tra di noi l’ecumenismo è difficile, e nello stesso tempo necessario. In nome di Dio sono stati commessi molti orrori e continuiamo a commetterli oggi giorno. La quaresima è un periodo importante per fermarsi e chiedersi: qual’è l’immagine di Dio che abita nel mio essere?
• Giovanni 10,31-33: I giudei vogliono lapidare Gesù. I giudei preparano pietre per uccidere Gesù e Gesù domanda: “Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?” La risposta: “Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.” Vogliono uccidere Gesù perché bestemmia. La legge ordinava di lapidare queste persone.
• Giovanni 10,34-36: La Bibbia chiama tutti Figli di Dio. Loro vogliono uccidere Gesù perché si fa passare per Dio. Gesù risponde a nome della legge stessa di Dio: “Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei? Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?”
• Stranamente Gesù dice: “la vostra legge”. Avrebbe dovuto dire: “la nostra legge”. Perché parla in questo modo? Qui traspare di nuovo la tragica divisione tra giudei e cristiani, fratelli, figli dello stesso padre Abramo, che diventarono nemici irriducibili fino al punto che i cristiani dicono “la vostra legge”, come se non fosse la nostra legge.
• Giovanni 10,37-38: Credete almeno alle opere. Gesù parla di nuovo delle opere che compie e che sono la rivelazione del Padre. Se non compio le opere del Padre non dovete credere in me. Ma se le compio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere affinché crediate che il Padre è in me ed io sono nel Padre. Le stesse parole che pronunciò nell’ultima Cena (Gv 14,10-11).
• Giovanni 10,39-42: Di nuovo lo vogliono uccidere, ma lui sfugge dalla loro mani. Non ci fu nessun segno di conversione. Loro continuano a dire che Gesù bestemmia ed insistono nell’ucciderlo. Non c’è futuro per Gesù. La sua morte è stata decisa, ma ancora non è giunta la sua ora. Gesù esce ed attraversa il Giordano dirigendosi verso il luogo dove Giovanni aveva battezzato. Indica così la continuità della sua missione con la missione di Giovanni. Aiutava la gente a rendersi conto della linea d’azione di Dio nella storia. La gente riconosce in Gesù colui che Giovanni aveva annunciato.
Venerdì della V settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Una volta ancora Gesù sta per essere lapidato, e le parole che scambia con i suoi persecutori mettono in rilievo il vero motivo del suo martirio ormai prossimo. Gesù non è stato condannato a morte, come Giovanni Battista, perché predicava la giustizia e nemmeno perché i suoi miracoli preoccupavano i potenti, ma piuttosto perché si dichiarava Figlio di Dio e, per la legge di Mosè, una simile affermazione meritava la morte. Durante tutta la vita, egli ha voluto conoscere nella sua sensibilità ardente questa sofferenza di essere rifiutato perché era Figlio del Padre, mentre il suo solo desiderio era di donarci suo Padre.
Alcuni l’hanno riconosciuto e sono venuti a lui. Sono quelli che, attraverso la sua parola dolce e pacata, ma affilata come una spada, attraverso le sue opere di misericordia, i miracoli, le risurrezioni che manifestavano la gloria di Dio, oppure attraverso la testimonianza del suo precursore, hanno percepito lo Spirito del Padre che li toccava nel più profondo del loro cuore e sono stati abbastanza umili, abbastanza poveri per aprirsi all’adorazione. Allora costoro sono stati rinsaldati nella fede e hanno riconosciuto che Gesù è nel Padre e che il Padre è in lui.
In questi ultimi giorni prima della Passione, la Chiesa ci spinge ad attaccarci, con una fede amorosa e piena, a “colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo”.
Antifona d’ingresso Abbi pietà di me, Signore, perché sono in angustia; strappami dalla mano dei miei nemici e salvami dai miei persecutori: Signore, che io non resti confuso. (Sal 31,10.16.18) |
Colletta Perdona, Signore, i nostri peccati, e nella tua misericordia spezza le catene che ci tengono prigionieri a causa delle nostre colpe, e guidaci alla libertà che Cristo ci ha conquistata. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Ger 20,10-13
Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.
Dal libro del profeta Geremìa
Sentivo la calunnia di molti: Parola di Dio |
Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.
Ti amo, Signore, mia forza, Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; Mi circondavano flutti di morte, Nell’angoscia invocai il Signore, |
Canto al Vangelo (Gv 6,63.68) Lode e onore a te, Signore Gesù! Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Lode e onore a te, Signore Gesù! |
Vangelo |
Gv 10,31-42
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli A Dio, roccia e liberatore del suo popolo, Padre di provvidenza e amico degli uomini, ricorriamo con fede, e insieme diciamo: Ricolmaci, o Dio, della tua speranza!Signore, al compiersi del secondo millennio, la vita nuova di Cristo non ha ancora pervaso le culture e conquistato tutti i cuori. Perciò ti preghiamo: Signore, i cristiani si mostrano, a volte, tiepidi testimoni del vangelo e la meta del regno appare ancora molto lontana. Perciò ti preghiamo: Signore, molte ingiustizie e violenze rendono inquieta la famiglia umana e sembra che gli sforzi di pacificarla non diano frutti duraturi. Perciò ti preghiamo: Signore, spesso ci manca il coraggio di prendere le difese di chi è perseguitato, stimato un niente e messo a tacere con la violenza. Perciò ti preghiamo: Signore, a volte ci sembra che le prove della vita siano superiori alle nostre forze e perdiamo il contatto con te. Perciò ti preghiamo: Per i messaggeri di Dio e i profeti del nostro tempo. Per chi ha la pretesa di credersi un dio. O Dio, che sei nostro scudo e nostra salvezza, e in Gesù Cristo ci liberi per sempre dal peccato e dalla morte, rendici confidenti e saldi nella prova, perchè rendiamo testimonianza al mondo della tua bontà e misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Il tuo aiuto, Dio misericordioso, ci renda degni di accostarci al santo altare, perché l’assidua partecipazione al divino sacrificio ci ottenga la salvezza. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DELLA PASSIONE DEL SIGNORE I La potenza misteriosa della CroceÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nella passione redentrice del tuo Figlio tu rinnovi l’universo e doni all’uomo il vero senso della tua gloria; nella potenza misteriosa della croce tu giudichi il mondo e fai risplendere il potere regale di Cristo crocifisso. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, eleviamo a te un inno di lode ed esultanti cantiamo: Santo… |
Antifona di comunione Gesù portò nel suo corpo i nostri peccati sul legno della croce, perché, morti ai peccati, vivessimo per la giustizia; le sue piaghe ci hanno risanati. (1Pt 2,24) |
Preghiera dopo la comunione Non ci abbandoni, Signore, la forza di questo sacramento che ci unisce a te, e allontani sempre da noi ogni male. Per Cristo nostro Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 03 Aprile 2020
San RICCARDO DI CHICHESTER Vescovo
Wych (Worcester), 1197 – Dover, 3 aprile 1253
Nacque da modesti proprietari terrieri. Fu un uomo di grande carità, pieno di comprensione, e particolarmente sensibile per le sofferenze dei malati e degli anziani. Si battè per il celibato del clero, per l’amministrazione gratuita dei sacramenti e perché la messa fosse celebrata in condizioni dignitose. Si ammalò gravemente a Dover, mentre si adoperava per costruire una chiesa in questa città in onore del suo vecchio maestro Edmondo Rich e poco dopo morì. S. Riccardo è inaspettatamente venerato come patrono dei c…
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San LUIGI SCROSOPPI Sacerdote oratoriano, fondatore
Udine, 4 agosto 1804 – 3 aprile 1884
Il miracolo che ha portato sugli altari il sacerdote friulano Luigi Scrosoppi è stato la guarigione da una malattia che ai suoi tempi nemmeno si immaginava: l’Aids. Il beneficiato, nel 1996, è un ragazzo sudafricano. Scrosoppi è divenuto così patrono dei malati di Aids. Nato a Udine nel 1804, terzo di tre fratelli, Luigi fu il terzo sacerdote della famiglia. Carlo, il primo, nato dal primo matrimonio della mamma Antonia Lazzarini con Francesco Filaferro morto esule a Klagenfurt, diventa …
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San CUCUMNEUS DI IONA Monaco
VI o VII sec.
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