
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 16,24-28
Che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
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- Riflessione
• I cinque versi del vangelo di oggi continuano le parole di Gesù a Pietro che abbiamo meditato ieri. Gesù non nasconde né mitiga le esigenze del discepolato. Non permette che Pietro prenda l’iniziativa e lo mette al suo giusto posto: “Lungi da me!” Il vangelo di oggi esplicita queste esigenze per tutti noi;
- Matteo 16,24: Prenda la sua croce e mi segua. Gesù trae le conclusioni che valgono fino ad oggi: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.
In quel tempo, la croce era la pena di morte che l’impero romano infliggeva agli emarginati e ai banditi. Prendere la croce e caricarla dietro Gesù era lo stesso che accettare di essere emarginati dal sistema ingiusto che legittimava l’ingiustizia. LaCroce non è fatalismo, né esigenza del Padre. La Croce è la conseguenza dell’impegno liberamente assunto da Gesù per rivelare la Buona Notizia che Gesù è Padre e che, quindi, tutti e tutte dobbiamo essere accettati e trattati da fratelli e sorelle. A causa di questo annuncio rivoluzionario, Gesù fu perseguitato e non ebbe paura di dare la sua vita. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i suoi amici (Gv 15,13). La testimonianza di Paolo nella lettera ai Galati indica la portata concreta di tutto ciò: “Quanto a me invece, non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo del quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo”. (Gal 6,14) E termina alludendo alle cicatrici delle torture da lui sofferte: “D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo” (Gal 6,17).
Matteo 16,25-26: Chi perde la vita per causa mia la troverà. Questi due versi esplicitano valori umani universali che confermano l’esperienza di molti cristiani e non cristiani. Salvare la vita, perdere la vita, trovare la vita. L’esperienza di molti è la seguente: Chi vive dietro beni e ricchezze, non è mai sazio. Chi si dona agli altri, dimentica di sé, sente una grande felicità. E’ l’esperienza delle madri che si donano, e di tanta gente che non pensano a sé, ma agli altri. Molti fanno e vivono così quasi per istinto, come qualcosa che viene dal fondo dell’anima.
Altri agiscono così perché hanno avuto un’esperienza dolorosa di frustrazione che li ha portati a cambiare atteggiamento. Gesù ha ragione nel dire: “Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”. Importante è il motivo: “per causa mia”, o come dice Marco: “per causa del Vangelo” (Mc 8,35). E termina dicendo: “Che giova, infatti, all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima? E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?” Questa ultima frase evoca il salmo dove si dice che nessuno è capace di pagare il prezzo di riscatto della vita: “Nessuno può riscattare se stesso, o dare a Dio il suo prezzo. Per quanto si paghi il riscatto di una vita, non potrà mai bastare per vivere senza fine, e non vedere la tomba” (Sal 49,8- 10).
- Matteo 16,27-28: Il Figlio dell’Uomo darà a ciascuno secondo la sua condotta. Questi due versi si riferiscono alla speranza riguardo alla venuta del Figlio dell’Uomo negli ultimi tempi, quale giudice dell’umanità, come è presentato nella visione del profeta Daniele (Dan 7,13-14).
Il primo verso dice: “Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni” (Mt 16,27). In questa frase si parla della giustizia del Giudice. Ognuno riceverà secondo la propria condotta. Il secondo verso dice: “Vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo Regno” (Mt 16,28). Questa frase è un avviso per aiutare a percepire la venuta di Gesù, Giudice, nei fatti della vita. Alcuni pensavano che Gesù sarebbe venuto dopo (1Ts 4,15-18).
Ma Gesù, di fatto, era già presente nelle persone, soprattutto nei poveri. Ma loro non lo percepivano, Gesù stesso aveva detto: “Ogni volta che avete aiutato il povero, l’infermo, il senza tetto, il carcerato, il pellegrino, ero io!” (cf. Mt 25,34-45).
Venerdì della XVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Pietro e gli altri undici avevano appena raggiunto la vetta spirituale che consiste nel riconoscere la filiazione divina, quando Gesù cominciò a darsi pena di ricordare loro che l’essere un vero discepolo implicava un reale sacrificio personale per il raggiungimento della beatitudine promessa.
Seguire Gesù, in vista della gloria futura, significa innanzi tutto seguirlo nella sua umiliazione, perché “un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone”. A causa del peccato di Adamo e di Eva, che ha portato nel mondo la morte e l’infelicità, non è possibile a noi, loro discendenti, seguire la verità e la giustizia nella nostra vita, senza dover affrontare e vincere nella nostra persona le forze del male dirette contro di noi. Ognuno dovrà inevitabilmente soffrire, sia pure in misura ridotta, ciò che Gesù stesso ha sofferto. È proprio questo che voleva far capire dicendo: “Chi perderà la propria vita, per causa mia, la troverà”.
Non possiamo evitare né rimandare questa lotta dolorosa, perché chi farà così finirà per perdere la vita, volendo salvarla.
La mia stessa vita, la mia persona: ecco cosa devo offrire al Signore! E certo perderò la mia vita e il mio Dio, candidandomi all’inferno, se mi lascerò spingere a preferire la ricchezza effimera di questo mondo in cambio della mia anima.
Salvami, Signore, da un tale destino!
Antifona d’ingresso O Dio, vieni a salvarmi, Signore, vieni presto in mio aiuto. Tu sei mio aiuto e mio liberatore: Signore, non tardare. |
Colletta Mostra la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce creatore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Na 2,1.3; 3,1-3.6-7
Guai alla città sanguinaria.
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Dal libro del profeta Naum
Ecco sui monti i passi d’un messaggero Parola di Dio |
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Il Signore farà giustizia al suo popolo.
Sì, vicino è il giorno della loro rovina Ora vedete che io, io lo sono Quando avrò affilato la folgore della mia spada |
Canto al Vangelo (Mt 5,10) Alleluia, alleluia. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Alleluia. |
Che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
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+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore ci chiama ad una vita santa e alla fedeltà alla sua parola. Consapevoli della nostra debolezza, invochiamolo con fiducia: Ascoltaci, o Signore.Per la comunità cristiana, nata dalla croce di Gesù: non rinunci all’impegno di seguire il Maestro, portando in se stessa i segni della passione, in fedeltà alla parola ricevuta. Preghiamo: Per ogni discepolo del Signore: ponga al primo posto la sequela di Cristo, in ogni momento e situazione della vita. Preghiamo: Per gli uomini del nostro tempo: sappiano che il Signore non delude mai chi gli dona la vita per amore. Preghiamo: Per coloro che sono troppo occupati nel garantirsi una vita economicamente sicura: il Signore faccia loro comprendere la caducità delle cose umane. Preghiamo: Per ognuno di noi: impariamo ad amare il Signore, anche quando ci chiede di abbandonare le nostre certezze e le speranze umane, per porre in lui tutta la nostra fiducia. Preghiamo: Per chi sente troppo pesante la croce ricevuta. Perché ci aiutiamo a portare i pesi gli uni gli altri. O Signore, sei tu la nostra vera ricchezza e la nostra eterna felicità. Donaci di portare volentieri ogni giorno la nostra croce, per condividere insieme a te la gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Santifica, o Signore, i doni che ti presentiamo e, accogliendo questo sacrificio spirituale, trasforma anche noi in offerta perenne a te gradita. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, un pane che porta in sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio. (Cf. Sap 16,20) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 05 Agosto 2022
DEDICAZIONE DELLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE – Memoria Facoltativa
Questa memoria è collegata alla dedicazione della basilica di santa Maria Maggiore sull’esquilino di Roma, che viene considerata il più antico santuario mariano d’Occidente. La eresse, sul precedente edificio liberiano, il papa Sisto III (432-440) dedicandola a Dio e intitolandola alla Vergine, proclamata solennemente dal concilio di Efeso (431) Madre di Dio. (Mess. Rom.)…
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MARIA SANTISSIMA MADRE DELLA MISERICORDIA Venerata a Valmala (CN)
Apparizione del 6 agosto 1834
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San PARIDE Vescovo di Teano
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