Vangelo Mc 12,35-37
Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide?
Riflessione
• Nel vangelo dell’altro ieri, Gesù criticava la dottrina dei sadducei (Mc 12,24-27). Nel vangelo di oggi, critica l’insegnamento dei dottori della legge. E questa volta la sua critica non è diretta all’incoerenza della loro vita, ma all’insegnamento che loro trasmettono alla gente. In un’altra occasione, Gesù aveva criticato la loro incoerenza e aveva detto alla gente: “I dottori della Legge e i farisei hanno autorità per interpretare la Legge di Mosè. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno” (Mt 23.2-3). Ora, lui si mostra riservato riguardo a coloro che insegnavano la speranza messianica, e basa la sua critica su argomenti tratti dalla Bibbia.
• Marco 12,35-36: L’insegnamento dei dottori della Legge sul Messia. La propaganda ufficiale del governo, come pure quella dei dottori della Legge diceva che il messia sarebbe venuto in qualità di Figlio di Davide. Era il modo per insegnare che il messia sarebbe un re glorioso, forte e dominatore. Così gridò la gente la Domenica delle Palme: “Benedetto il Regno che viene del nostro padre Davide!” (Mc 11,10). Anche così gridò il cieco di Gerico: “Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!” (Mc 10,47).
• Marco 12,37: Gesù questiona l’insegnamento dei dottori sul Messia. Gesù questiona questo insegnamento dei dottori. Cita un salmo di Davide: “Il Signore disse al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi!” (Sal 110,1) E Gesù aggiunge: “Se Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?” Ciò significa che Gesù non era completamente d’accordo con l’idea di un messia Signore Glorioso, che sarebbe venuto quale re potente per dominare ed imporsi su tutti i suoi nemici. Marco aggiunge che alla gente piacque la critica di Gesù. Infatti la storia informa che i “poveri di Yavé “ (anawim) erano in attesa del messia non dominatore, ma servo di Dio per l’umanità.
• Le diverse forme di speranza messianica. Lungo i secoli, la speranza messianica crebbe, assumendo forme diverse. Quasi tutti i gruppi e i movimenti dell’epoca di Gesù erano in attesa della venuta del Regno, ma ognuno a modo suo; farisei, scribi, esseni, zelati, erodiani, sadducei, i profeti popolari, i discepoli di Giovanni Battista, i poveri di Yavè. Potevano distinguersi tre tendenze nella speranza messianica della gente, al tempo di Gesù.
a) Messia inviato personale di Dio: Per alcuni, il Regno futuro doveva arrivare mediante un inviato di Dio, chiamato Messia o Cristo. Sarebbe stato unto per poter svolgere questa missione (Is 61,1). Alcuni speravano che lui fosse un profeta; altri che fosse un re, un discepolo o un sacerdote. Malachia, per esempio, aspetta il profeta Elia (Mal 3,23-24). Il Salmo 72 aspetta un re ideale, un nuovo Davide. Isaia aspetta ora un discepolo (Is 50,4), ora un profeta (Is 61,1). Lo spirito impuro gridava: “Io so chi sei tu: il santo di Dio! (Mc 1, 24). Segno che c’era gente che aspettava un messia che fosse sacerdote (Santo o Santificato). I poveri di Yavé (anawim) aspettavano il Messia “Servo di Dio”, annunciato da Isaia.
b) Messianismo senza messia. Per altri, il futuro sarebbe arrivato all’ improvviso, senza mediazione, né aiuto da parte di nessuno. Dio stesso sarebbe venuto in persona per realizzare le profezie. Non ci sarebbe stato un messia propriamente detto. Sarebbe stato un messianismo, senza messia. Di ciò ci si rende conto nel libro di Isaia, dove Dio stesso arriva con la vittoria in mano (Is 40,9-10; 52,7-8).
c) Il Messia è già giunto. C’erano anche gruppi che non aspettavano il messia. Per loro la situazione attuale doveva continuare com’era, poiché pensavano che il futuro era già giunto. Questi gruppi non erano popolari. Per esempio, i sadducei non aspettavano il messia. Gli erodiani pensavano che Erode fosse un re messianico.
• La luce della risurrezione. La risurrezione di Gesù è la luce che illumina all’ improvviso tutto il passato. Alla luce della risurrezione i cristiani cominceranno a leggere l’Antico Testamento e scopriranno in esso nuovi significati che prima non potevano essere scoperti, perché mancava la luce (cf 2Cor 3,15-16). Loro cercavano nell’AT le parole per esprimere la nuova vita che stavano vivendo in Cristo. Lì trovavano la maggior parte dei titoli di Gesù: Messia (Sal 2,2), Figlio dell’Uomo (Dn 7,13; Ez 2,1), Figlio di Dio (Sal 2,7; 2 Sm 7,13), Servo di Yavè (Is 42,1; 41,8), Redentore (Is 41,14; Sal 19,15; Rt 4,15), Signore (LXX) (quasi 6000 volte!). Tutti i grandi temi dell’AT sfociano in Gesù e trovano in Lui la loro piena realizzazione. Nella risurrezione di Gesù sboccia il seme e secondo quanto detto dai Padri della Chiesa, tutto l’Antico Testamento diventa Nuovo Testamento.
San Bonifacio
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
MESSAGGERO DELLA BUONA NOVELLA . Un monaco viene mandato e si affretta ad annunciare la Buona Novella; un contemplativo viene trasformato in uomo d’azione, incaricato di fondare la Chiesa. Ciò che Gregorio Magno aveva fatto mandando Agostino in Inghilterra, Gregorio il lo ripete mandando Bonifacio in Germania. Il cristiano deve imparare a unire azione e contemplazione, a diventare contemplativo nell’azione.
ANNUNCIARE IL VANGELO. Sec. VIII, epoca particolarmente dura: le invasioni barbariche hanno disgregato totalmente l’impero romano; l’eresia ariana ha fatto vacillare la fede. Diventa urgente ridare nuova vita alle Chiese, metterle in comunione fra loro e con Roma. Sarà l’opera di Bonifacio come missionario del Vangelo. In ogni epoca la Chiesa può vivere soltanto accogliendo lo Spirito che le comunica il suo slancio missionario.
Antifona d’ingresso Questo santo lottò fino alla morte per la legge del Signore, non temette le minacce degli empi, la sua casa era fondata sulla roccia. |
Colletta Interceda per noi, Signore, il santo vescovo e martire Bonifacio, perché custodiamo con fierezza e professiamo con coraggio la fede che egli ha insegnato con la parola e testimoniato con il sangue. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
2Tm 3,10-16
Tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
Figlio mio, tu mi hai seguito da vicino nell’insegnamento, nel modo di vivere, nei progetti, nella fede, nella magnanimità, nella carità, nella pazienza, nelle persecuzioni, nelle sofferenze. Quali cose mi accaddero ad Antiòchia, a Icònio e a Listra! Quali persecuzioni ho sofferto! Ma da tutte mi ha liberato il Signore! E tutti quelli che vogliono rettamente vivere in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannando gli altri e ingannati essi stessi. Parola di Dio |
Grande pace, Signore, per chi ama la tua legge.
Molti mi perseguitano e mi affliggono, I potenti mi perseguitano senza motivo, Aspetto da te la salvezza, Signore, |
Canto al Vangelo (Gv 14,23) Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 12,35-37
Come mai dicono che il Cristo è figlio di Davide?
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Rivolgiamo al Dio della verità la nostra invocazione, perché tra le vicende umane sappiamo sempre riconoscere la sua presenza. Diciamo insieme: Ascoltaci, o Signore. |
Per la Chiesa, sacramento di salvezza per tutti gli uomini, perché non chiuda mai le porte al dialogo e alla misericordia. Preghiamo:
Per i responsabili della vita pubblica, perché affrontando i problemi, conducano gli uomini alla pace, al benessere e alla maturità civile. Preghiamo:
Per coloro che soffrono, perché l’esperienza che stanno vivendo li porti ad una maggiore conoscenza del Signore della vita. Preghiamo:
Per tutti coloro che non sanno dare un senso alla vita, perché guidati dallo Spirito incontrino il Cristo, significato ultimo di ogni cosa. Preghiamo:
Per la nostra comunità, perché i momenti di incontro e di comunione rafforzino la nostra fede nel Signore della storia. Preghiamo:
Per chi cerca di comprendere la sacra Scrittura.
Per il dialogo ecumenico con il popolo ebreo.
Signore Gesù, tu sei per noi un mistero e una certezza. Fà che non ci stanchiamo mai di entrare nella profondità della tua vita per essere sempre attratti da te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte Il sacrificio che ti presentiamo in memoria del santo martire Bonifacio, ti sia gradito, Signore, come fu preziosa ai tuoi occhi l’offerta della sua vita. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione «Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua», dice il Signore. (Mt 16,24) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 05 Giugno 2020
San BONIFACIO Vescovo e martire – Memoria
672/73 – 5 giugno 754
Senza l’opera missionaria di Bonifacio non sarebbe stata possibile l’organizzazione politica e sociale europea di Carlo Magno. Bonifacio o Winfrid sembra appartenesse a una nobile famiglia inglese del Devonshire, dove nacque nel 673 (o 680). Professò la regola monastica nell’abbazia di Exeter e di Nurslig, prima di dare inizio all’evangelizzazione delle popolazioni germaniche oltre il Reno. Dopo le prime difficoltà in tre anni percorse gran parte del territorio germanico. Convocato a Roma, ebbe dal pa…
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