“Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi, gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni gli altri.” E’ sera, è tardi, una fresca sera estiva. Si è conclusa da pochi giorni la “Festa d’Estate” e sto passeggiando ed i miei piedi mi conducono nei pressi della “mia” Caritas. Al di là di quel cancello chiuso mi pare di udire ancora i rumori, il vocio della gente, il pianto e le grida dei bambini che giocano e si rincorrono. Che dire, mi sento felice, appagata. Mi sento come una mamma che, dopo una vita di sacrifici, vede finalmente “sistemati” i suoi figli, con un buon lavoro ed una famiglia, eppure sa che i suoi sforzi non si sono conclusi. Deve continuare perché la vita è un cammino che non ha mai termine, ma ogni tanto ci si può riposare e guardarsi indietro. La nostra Caritas è nata tanti anni fa, un mucchietto di vestiti lasciati in Sacrestia, a qualcuno possono servire. Peccato gettarli, si può farne un uno migliore. Questo è il racconto dei “vecchi” della Parrocchia, di coloro da anni danno ancora il meglio di se stessi a favore di tutti i poveri del circondario. Da allora siamo cresciuti, siamo diventati una Comunità. Siamo esseri umani e, come tali, portati anche a sbagliare, abbiamo le nostre amicizie, simpatie ed antipatie ma tutto questo non ci ha mai portato a deviare dal nostro obiettivo principale. Donare amore e là, dove non è possibile o insufficiente intervenire con mezzi materiali , possiamo sempre rimediare con una parola di conforto. Per questo motivo è nato il “Centro di Ascolto” chiunque ne abbia bisogno, per i non abbienti si intende, chiunque dicevo può usufruire di uno psicologo, un avvocato ed un assistente sociale. In tutti questi anni abbiamo cercato di far fronte ad ogni tipo di richiesta (mancanza di una casa, impossibilità di pagare l’affitto, medicine e visite specialistiche), abbiamo accompagnato mamme durante il percorso della loro gravidanza, pensato ai corredino dei neonati. E’ stata istituita una “banca del Sangue” ed una “banca del Volontariato”. Ognuno può donare una piccola parte del suo tempo per assistere un disabile, una persona anziana, anche semplicemente tenerle compagnia, la lettura di un libro o una passeggiata. Sono stati organizzati degli aiuti per i terremotati, raccolte di medicinali per le popolazioni africane e non, raccolte di asciugamani, indumenti e piccole scorte di sapone per i senzatetto. Potrei continuare con una serie infinita, ma è bene sottolineare che, se abbiamo avuto dei successi, lo dobbiamo alla generosità di coloro che ci hanno aiutato. Ciò che abbiamo ricevuto con amore lo abbiamo donato con amore. Il mercatino, comunque, è il nostro punto di forza per quanto riguarda le entrate della Caritas, mercatino che viene approntato due volte l’anno, a Natale e durante il periodo estivo e che non sarebbe possibile realizzare se non ci fossero delle amorevoli signore che si prendono cura degli oggetti che ci vengono regalati e che vengono restaurati, rimessi a nuovo, i giocattoli lavati, disinfettati ed incartati, tanti manufatti creati con decoupage e scaturiti dalle abili mani di chi lavora per noi e tutta la nostra Comunità è perfettamente a conoscenza degli sforzi inverosimili che sono stati intrapresi per “mandare avanti la baracca”. Ci avviciniamo alla Festa di San Francesco, che fece della povertà una condizione non imposta ma voluta. Essa ci fa apparire nudi davanti a Dio. Suoi sono i nostri beni, il nostro spirito, la nostra salute. E’ la povertà che mette in condizione il genere umano di concepire la Carità e la Carità stessa elimina ogni barriera tra gli uomini, vicini o lontani, buoni o cattivi. La Carità non deve essere limitata al nostro “orticello”, non guarda al Paese di nascita, non bada al colore della pelle. Una Comunità che non si preoccupa delle necessità altrui, dei ragazzi abbandonati, della solitudine degli anziani, è un concentrato di egoismo, così come una Nazione preoccupata solo di accrescere il proprio reddito economico e che ignora le immani sofferenze delle popolazioni vicine è una Nazione senza amore, anche in assenza di guerre. Qualcuno ha detto che la Carità è la Via Maestra della santità. Chiunque, battezzato in Cristo, può raggiungere la santità. Basta percorrere il cammino dell’amore. “Amor che move il sole e l’altre stelle”. ![]() |
Orario apertura:
Lun 16-18
Ven 16-18