La più grande lezione che Gesù ci dà nella passione, consiste nell’insegnarci che ci possono essere sofferenze, vissute nell’amore, che glorificano il Padre.
Spesso, è la “tentazione” di fronte alla sofferenza che ci impedisce di fare progressi nella nostra vita cristiana. Tendiamo infatti a credere che la sofferenza è sempre da evitare, che non può esserci una sofferenza “santa”. Questo perché non abbiamo ancora sufficientemente fatto prova dell’amore infinito di Dio, perché lo Spirito Santo non ci ha ancora fatto entrare nel cuore di Gesù. Non possiamo immaginarci, senza lo Spirito Santo, come possa esistere un amore più forte della morte, non un amore che impedisca la morte, ma un amore in grado di santificare la morte, di pervaderla, di fare in modo che esista una morte “santa”: la morte di Gesù e tutte le morti che sono unite alla sua.
Gesù può, a volte, farci conoscere le sofferenze della sua agonia per farci capire che dobbiamo accettarle, non fuggirle. Egli ci chiede di avere il coraggio di rimanere con lui: finché non avremo questo coraggio, non potremo trovare la pace del suo amore.
Nel cuore di Gesù c’è un’unione perfetta fra amore e sofferenza: l’hanno capito i santi che hanno provato gioia nella sofferenza che li avvicinava a Gesù.
Chiediamo umilmente a Gesù di concederci di essere pronti, quando egli lo vorrà, a condividere le sue sofferenze. Non cerchiamo di immaginarle prima, ma, se non ci sentiamo pronti a viverle ora, preghiamo per coloro ai quali Gesù chiede di viverle, coloro che continuano la missione di Maria: sono più deboli e hanno soprattutto bisogno di essere sostenuti.
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La celebrazione si svolge in tre momenti: Liturgia della Parola, Adorazione della Croce, Comunione eucaristica.
In questo giorno la santa comunione ai fedeli viene distribuita soltanto durante la celebrazione della Passione del Signore; ai malati, che non possono prendere parte a questa celebrazione, si può portare la comunione in qualunque ora del giorno.
Il sacerdote e il diacono indossano le vesti di color rosso, come per la Messa.
Si recano poi all’altare e, fatta la debita riverenza, si prostrano a terra o, secondo l’opportunità, s’inginocchiano. Tutti, in silenzio, pregano per breve tempo.
Antifona d’ingresso Non vi è Antifona d’inizio; la solenne azione liturgica comincia con la preghiera silenziosa, in ginocchio, di tutta l’assemblea. |
Colletta Al posto della Colletta il sacerdote innalza l’Orazione (Non si dice Preghiamo) Oppure: |
Is 52,13- 53,12
Egli è stato trafitto per le nostre colpe. (Quarto canto del Servo del Signore)
Dal libro del profeta Isaìa
Ecco, il mio servo avrà successo, Parola di Dio |
Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito.
In te, Signore, mi sono rifugiato, Sono il rifiuto dei miei nemici Ma io confido in te, Signore; Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto, |
Eb 4,14-16; 5,7-9
Cristo imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. Parola di Dio |
Canto al Vangelo (Fil 2,8-9) Gloria e lode a te, Cristo Signore! Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte Gloria e lode a te, Cristo Signore! |
Vangelo |
Gv 18,1- 19,42
Passione del Signore.
+ Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni
– Catturarono Gesù e lo legarono – Lo condussero prima da Anna Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei discepoli di quest’uomo?». Egli rispose: «Non lo sono». Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava. Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote. – Non sei anche tu uno dei suoi discepoli? Non lo sono! – Il mio regno non è di questo mondo Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l’usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante. – Salve, re dei Giudei! Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui colpa alcuna». Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!». Come lo videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio». All’udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura. Entrò di nuovo nel pretorio e disse a Gesù: «Di dove sei tu?». Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». Gli rispose Gesù: «Tu non avresti alcun potere su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall’alto. Per questo chi mi ha consegnato a te ha un peccato più grande». – Via! Via! Crocifiggilo! – Lo crocifissero e con lui altri due – Si sono divisi tra loro le mie vesti – Ecco tuo figlio! Ecco tua madre! (Qui si genuflette e di fa una breve pausa) – E subito ne uscì sangue e acqua – Presero il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli insieme ad aromi Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Al posto della Preghiera dei Fedeli si innalza la PREGHIERA UNIVERSALE I. Per la santa Chiesa Preghiamo, fratelli carissimi, per la santa Chiesa di Dio: Dio onnipotente ed eterno, II. Per il Papa Preghiamo il Signore per il nostro santo padre il papa N.: Dio onnipotente ed eterno, III. Per tutti gli ordini sacri e per tutti i fedeli Preghiamo per il nostro vescovo N., Dio onnipotente ed eterno IV. Per i catecumeni Preghiamo per i [nostri] catecumeni: Dio onnipotente ed eterno, V. Per l’unità dei cristiani Preghiamo per tutti i fratelli che credono in Cristo: Dio onnipotente ed eterno, VI. Per gli Ebrei Preghiamo per gli Ebrei: Dio onnipotente ed eterno, VII. Per i non cristiani Preghiamo per coloro che non credono in Cristo, Dio onnipotente ed eterno, VIII. Per coloro che non credono in Dio Preghiamo per coloro che non credono in Dio, Dio onnipotente ed eterno, IX. Per i governanti Preghiamo per coloro che sono chiamati Dio onnipotente ed eterno, X. Per i tribolati Preghiamo, fratelli carissimi, Dio onnipotente ed eterno, |
Adorazione della Santa Croce
Il sacerdote, o il diacono, con i ministranti – oppure un altro ministro idoneo – si reca alla porta della chiesa (oppure il sacerdote attende all’altare che gli venga portata la Croce). Ecco il legno della Croce, R. Venite, adoriamo. Il sacerdote, il clero e i fedeli si recano processionalmente all’adorazione della Croce, facendo davanti ad essa genuflessione semplice o un altro segno di venerazione (ad esempio baciando la Croce), secondo l’uso del luogo. ANTIFONA Adoriamo la tua Croce, Signore, LAMENTI DEL SIGNORE I Popolo mio che male ti ho fatto? Popolo mio … Perché ti ho guidato quarant’anni nel deserto, Popolo mio … Che altro avrei dovuto fare e non ti ho fatto? Popolo mio … LAMENTI DEL SIGNORE II Io per te ho flagellato l’Egitto e i primogeniti suoi, Io ti ho guidato fuori dall’Egitto Io ti ho fatto strada con la nube, Io ti ho dissetato dalla rupe con acqua di salvezza Io ti ho posto in mano uno scettro regale, |
Preghiera sulle offerte Oggi non ci sono offerte da presentare al Padre e si fa la comunione con il pane eucaristico consacrato il giorno precedente. L’Assemblea con il celebrante recita il PADRE NOSTRO. |