VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2016
Preghiera e introduzione del nostro Vescovo mons. Gino Reali.
L’intuizione di papa Francesco sulla Misericordia è un dono di grazia per tutti i credenti, ma anche un dono da ampliare e vivere giornalmente in famiglia, in comunità e in tutti i luoghi per poter esaltare, proprio ” l’amore gratuito di Dio”.
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Intervento del Cardinale Edoardo Menichelli su “Famiglia una scuola di misericordia”.
Edoardo Menichelli (Serripola di San Severino Marche, 14 ottobre 1939) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dall’8 gennaio 2004 arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo. Il 10 giugno 1994 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Papa Francesco lo ha nominato membro della III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema della famiglia tenutasi in Vaticano nell’ottobre del 2014. Il 4 gennaio 2015, dopo l’angelus domenicale, papa Francesco ha annunciato la sua intenzione di crearlo cardinale . È conosciuto dai suoi fedeli per la guida di una vecchia Fiat Panda, e per vivere con grande semplicità.
(breve sintesi personale)
Al centro della fede sta Cristo nostro Salvatore che ha pagato per l’umanità il debito della nostra disubbidienza all’amore di Dio. Cristo è la misericordia fatta carne, il perdono fatto storia. Non c’è misericordia senza l’amore imitato del Crocifisso. Verità e Misericordia sono la stessa persona: Cristo; il Padre misericordioso perdona tramite Cristo. La misericordia è il cuore stesso del messaggio di salvezza, e condizione della salvezza personale. Davanti alla misericordia “donata” l’umanità non può restare neutrale: o la accoglie o la rifiuta. La misericordia ritrovata e accolta è sorgente di una storia personale, familiare e sociale pacificata e pacificante.
Il tenero abbraccio di due persone, il chinarsi su qualcuno, c’è il padre buono che si china sul figlio vagabondo, il samaritano che prende il malcapitato viandante su di sé, in quell’abbraccio c’è Gesù che consola la madre che ha perso il figlio, c’è anche Gesù che si china sull’adultera (S. Agostino, commentando l’incontro di Gesù con l’adultera, dice: “Lì c’era la misera e la misericordia”).
Tessere relazioni non di superiorità, ma di fraternità, occorre recuperare le relazioni e la tenerezza: andate a trovare il vostro nemico, invitatelo a casa!
Le famiglie quelle ferite, distrutte: anche se non si può ricomporre il tutto della famiglia si dovrà ricomporre l’umanità della famiglia! Le nostre famiglie oggi soffrono di solitudine, bisogna essere capaci di non tradire la verità ed essere misericordiosi: accoglienza e accompagnamento, discernimento e integrazione.
Intervento del Vescovo Vincenzo Apicella “Quali prospettive dopo il Giubileo”
Vincenzo Apicella (Napoli, 22 gennaio 1947) è un vescovo cattolico italiano Dal 28 gennaio 2006 vescovo della sede suburbicaria di Velletri-Segni. Il 19 luglio 1996 papa Giovanni Paolo II lo elegge vescovo titolare di Gerafi e lo nomina vescovo ausiliare di Roma per il Settore Ovest . È ordinato vescovo nella basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della diocesi di Roma. Il 28 gennaio 2006 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo di Velletri-Segni.
Mons. Apicella ha commentato parte di “Misericordia Voltus” https://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_letters/documents/papa-francesco_bolla_20150411_misericordiae-vultus.html
e il libro di stella Morra “Dio non si stanca. La misericordia come forma ecclesiale” I sette elementi che caratterizzano la Misericordia:, relazionalità, bidirizionalità, concretezza, cattolicità, particolarità, laicità e la totalità. Parlare di misericordia porta con sé il rischio della riduzione a una comprensione del tema puramente spirituale, interiore, morale, quasi si trattasse di un generico atteggiamento di bontà un po’ ingenua. Il volume si propone, al contrario, di mostrare come la misericordia sia, nel solco del magistero di papa Francesco, una categoria profondamente significativa e operativa dal punto di vista teologico e di immagine e forma della Chiesa. Una categoria che impone ripensamenti strutturali oltre che personali e che può essere la linea guida della riforma della Chiesa e della vita cristiana che molti si augurano.
Vita affettiva e famiglia. E’ l’aspetto che fa da sfondo a tutti gli altri, poiché ci coinvolge tutti in prima persona e ci impegna ad entrare in relazione in quanto “persone”, ognuno portatore di un tesoro inestimabile, che è l’impronta stessa delle Persone divine,Occorre sempre ripetere che alla persona spetta il primato su tutto: le strutture, le norme, i regolamenti, le attività, l’organizzazione di qualsiasi tipo. Lo sforzo necessario è sempre quello di accogliersi ed integrarsi. E’ necessario, quindi, cercare le vie affinché nelle nostre comunità si prenda sempre più coscienza che la buona salute della Chiesa dipende dalla buona salute spirituale della famiglia e che la vita parrocchiale ha stretta analogia con la vita familiare. Per trovare la risposta a tutto questo siamo invitati, ancora una volta, a fissare lo sguardo su Gesù Cristo, che, rivelando in una dimensione umana il Volto inconoscibile di Dio, ci rivela allo stesso tempo il vero volto dell’uomo, secondo quanto inconsapevolmente annunciò Pilato: “Ecce homo!” (Gv.19,5).Con i suoi gesti e le sue parole Gesù ci insegna a stabilire tra noi relazioni autentiche e profonde, che si concretizzano nel farsi prossimo e nella cura spirituale e materiale dell’altro, nella preghiera, che traduce in invocazione ogni grido di aiuto, ogni fatica. E’ la stessa ragion d’essere della Chiesa, quella di annunciare non una ideologia o un sistema morale, ma la persona stessa di Gesù Cristo, unica speranza e unico salvatore dell’uomo: “non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati” (At.4,12).
SABATO 24 SETTEMBRE 2016
Concelebrazione dell’Eucarestia
Mandato agli operatori di Pastorale Battesimale
Introduzione del Vescovo ” Porto-Santa Rufina, tra memoria e futuro”
Intervento di Egildo Spada su libro “Storia di una chiesa”
Intervento di Don Amleto sul recente passato della Diocesi
Intervento di una giovane coppia proveniente dalla Puglia e residente a Parco Leonardo (nuova Parrocchia)