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Il Vangelo di lunedì 10 dicembre 2018, riflessione e liturgia – Parrocchia San Francesco d'Assisi

Il Vangelo di lunedì 10 dicembre 2018, riflessione e liturgia

+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 5,17-26
Oggi abbiamo visto cose prodigiose.

Riflessione

• Seduto, Gesù insegnava. Alla gente piaceva ascoltarlo. Qual’era il tema dell’insegnamento di Gesù? Parlava sempre di Dio, di suo Padre, ma ne parlava in un modo nuovo, attraente, diverso dagli scribi e dai farisei. (Mc 1,22.27). Gesù rappresentava Dio come la grande Buona Notizia per la vita umana; un Dio Padre/Madre che ama ed accoglie le persone, ed un Dio che non minaccia e non condanna.
• Un paralitico è trasportato da quattro uomini. Gesù è per loro l’unica speranza. Vedendo la loro fede, dice al paralitico: I tuoi peccati ti sono rimessi! In quel tempo, la gente credeva che i difetti fisici (paralisi, etc.) fossero un castigo di Dio per qualche peccato commesso. Per questo, i paralitici e molti altri disabili fisici si sentivano rifiutati ed esclusi da Dio! Gesù insegnava il contrario. La fede così grande del paralitico era un segno evidente del fatto che coloro che lo aiutavano erano accolti da Dio. Per questo Gesù dichiara: I tuoi peccati ti sono rimessi!Ossia: “Dio non ti rifiuta!”
• L’affermazione di Gesù non coincideva con l’idea che i dottori avevano di Dio. Per questo, loro reagiscono: Lui pronuncia bestemmie! Secondo il loro insegnamento, solo Dio poteva perdonare i peccati. E solamente il sacerdote poteva dichiarare una persona perdonata e purificata. Come mai Gesù, nei loro occhi un laico, poteva dichiarare il paralitico perdonato e purificato dai peccati? E poi, se un semplice laico poteva perdonare i peccati, i dottori ed i sacerdoti avrebbero perso la loro funzione! Per questo reagiscono e si difendono.
• Gesù giustifica la sua azione: Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?Evidentemente, per un uomo è molto più facile dire: “I tuoi peccati ti sono rimessi”, poiché nessuno può verificare il fatto. Ma se uno dice: “Alzati e cammina!”, in questo caso tutti possono vedere se si ha o no questo potere di guarire. Per questo, per dimostrare che, in nome di Dio, aveva il potere di perdonare i peccati, Gesù dice al paralitico: ”Alzati, e cammina!” Guarisce l’uomo! Dimostra che la paralisi non è un castigo di Dio per il peccato, e dimostra che la fede dei poveri è una prova del fatto che Dio li accoglie nel suo amore.

 

Lunedì della II settimana di Avvento

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

La sicurezza e la naturalezza con le quali Gesù concede al paralitico il perdono dei suoi peccati porta gli osservatori a chiedersi chi è. Egli appare loro come un impostore che ha l’audacia di pretendere di detenere l’autorità divina.
Gesù non risponde alla loro domanda lanciandosi in spiegazioni teoriche, ma agendo, cioè guarendo il paralitico.
Ecco come Gesù offre al paralitico ed alle persone che lo osservano – come a noi oggi – la possibilità di capire la sua importanza: egli libera dalle sue sofferenze, dalla sua solitudine e dal suo handicap chi crede in lui. Lo fa uscire dall’ombra e dalle tenebre della sua esistenza per condurlo alla luce. Gesù gli fa dono della salute, di un coraggio nuovo e della comunità degli uomini. Grazie a lui, egli diventa un uomo nuovo.
Un tempo, come oggi, chi si rimette a Gesù con fiducia, e lo segue, sente sbocciare in sé delle possibilità insospettate – malgrado le deviazioni e gli abusi di questo mondo – sente che il regno di Dio arriva.

Antifona d’ingresso
Ascoltate, o popoli, la voce del Signore;
proclamate la sua parola sino ai confini della terra:
verrà il nostro Salvatore,
non abbiate timore. (cf. Ger 31,10; Is 35,4)

 

Colletta
Salga a te, o Padre, la preghiera del tuo popolo,
perché nell’attesa fervida e operosa
si prepari a celebrare con vera fede
il grande mistero
dell’incarnazione del tuo unico Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te…

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Prima lettura

Is 35,1-10
Il nostro Dio viene a salvarci.

Dal libro del profeta Isaìa

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa;
nessun impuro la percorrerà.
Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere
e gli ignoranti non si smarriranno.
Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà o vi sosterà.
Vi cammineranno i redenti.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 84

Ecco il nostro Dio, egli viene a salvarci.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Ecco verrà il Signore,
strapperà via il giogo della nostra schiavitù.
Alleluia.

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Vangelo  

Lc 5,17-26
Oggi abbiamo visto cose prodigiose.

+ Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni.
Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: «Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?».
Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio.
Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Su ognuno di noi il Signore ha un disegno di salvezza e di bontà; non sempre, però, noi sappiamo riconoscerlo e accettarlo a causa della nostra incredulità. Con umiltà e fede chiediamogli:
Donaci, Signore, un cuore nuovo.Perchè la Chiesa, popolo redento, perdonando instancabilmente i peccati degli uomini, diventi per loro ‘via santa’ verso il Signore. Preghiamo:
Perchè tutti gli uomini vedano le cose prodigiose che il Signore va compiendo nella loro vita e lo lodino e ringrazino per le meraviglie del suo amore. Preghiamo:
Perchè i sofferenti incontrino anche oggi il Signore come loro salvatore. Preghiamo:
Perchè questa comunità parrocchiale percorra le vie della misericordia e della carità indicate dal Signore. Preghiamo:
Perchè aumenti il senso del bene comune e la grazia del Signore ci aiuti a scoprire che il nostro bene cresce con il bene dei fratelli. Preghiamo:
Per gli anziani di questa comunità parrocchiale.

Per quanti rendono più vivibile il nostro mondo attraverso la ricerca scientifica.
O Padre, che fai germogliare anche la terra arida, fa’ che, rinnovati profondamente dal tuo perdono, possiamo lodarti dinanzi agli uomini per la tua potenza e il tuo amore misericordioso. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, il pane e il vino,
dono della tua benevolenza,
e fa’ che l’umile espressione della nostra fede
sia per noi pegno di salvezza eterna.
Per Cristo nostro Signore.Oppure:
Guarda, Signore, questa tua famiglia
raccolta intorno all’altare,
e custodiscila sempre nella tua carità,
perché sia degna di offrirti il sacrificio di lode.
Per Cristo nostro Signore.

 

PREFAZIO DELL’AVVENTO I
La duplice venuta del CristoÈ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Al suo primo avvento
nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa.
E noi, uniti agli Angeli e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con gioia l’inno della tua lode: Santo…

Oppure:

PREFAZIO DELL’AVVENTO I/A
Cristo, Signore e giudice della storia

È veramente giusto renderti grazie
e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode,
Padre onnipotente, principio e fine di tutte le cose.
Tu ci hai nascosto il giorno e l’ora,
in cui il Cristo tuo Figlio, Signore e giudice della storia,
apparirà sulle nubi del cielo
rivestito di potenza e splendore.
In quel giorno tremendo e glorioso
passerà il mondo presente
e sorgeranno cieli nuovi e terra nuova.
Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo,
perché lo accogliamo nella fede
e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno.
Nell’attesa del suo ultimo avvento,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo unanimi l’inno della tua gloria: Santo…

 

Antifona di comunione
Vieni, Signore, a visitarci con la tua pace:
la tua presenza ci riempirà di gioia. (cf. Sal 106,4-5; Is 38,3)Oppure:
Tutti pieni di stupore lodavano Dio dicendo:
Oggi abbiamo visto i prodigi del Signore. (cf. Lc 5,26)

 

Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questo sacramento,
che a noi pellegrini sulla terra
rivela il senso cristiano della vita,
ci sostenga, Signore, nel nostro cammino
e ci guidi ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.Oppure:
Il pane eucaristico, che abbiamo ricevuto,
fortifichi e rinnovi la tua famiglia, Signore,
perché custodisca sempre il dono della fede
e cammini fiduciosa
sulla via segnata dai tuoi comandamenti.
Per Cristo nostro Signore.

I santi del 10 Dicembre 2018
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BEATA VERGINE MARIA DI LORETO   
Il Santuario di Loreto è sorto nel luogo in cui, secondo la leggenda, la dimora di Maria Vergine sarebbe stata trasportata prodigiosamente dagli Angeli. Questo santuario risale al IV secolo, ed è uno dei più antichi. Anche oggi questa basilica è meta di continui pellegrinaggi, e considerata la “Lourdes italiana. La convinzione di questa miracolosa traslazione ha spinto papa Benedetto XV a costituire la Beata Vergine di Loreto “Patrona p…
www.santiebeati.it/dettaglio/80900

San MAURO DI ROMA   Martire
IV sec.
www.santiebeati.it/dettaglio/80910

San GEMELLO DI ANCIRA   Martire
IV sec.
www.santiebeati.it/dettaglio/80920