Grande attesa, oggi, a L’Aquila per la 719.ma edizione della Perdonanza Celestiniana. Alle ore 18.00, con una Messa solenne presieduta dal cardinale Domenico Calcagno, presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede, si terrà il rito di apertura della “Porta Santa” della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Quest’anno, il rito segue un andamento diverso, a causa della messa in sicurezza della Basilica, danneggiata dal sisma del 2009, e in vista delle operazioni di restauro. Isabella Piro ne ha parlato con don Nunzio Spinelli, rettore di Collemaggio.
R. – È stato limitato il tragitto: invece di entrare ed uscire dalla Basilica, attraverso la Porta Santa si entrerà in una sorta di camera e si uscirà dallo stesso punto in cui si entra. E questo andrà fatto con attenzione, perché non devono esserci più di dieci-quindici persone alla volta che entrano ed escono dalla Porta Santa. Questa soluzione è stata pensata proprio per dare il senso della Perdonanza, del guadagno dell’indulgenza che avviene tramite il passaggio della Porta Santa.
D. – Quindi è stato creato, possiamo dire, un sorta di piccolo tunnel attraverso il quale si passa?
R. – Sì, una piccola stanza.
D. – Sempre in vista del restauro della Basilica di Collemaggio, sono state traslate le spoglie di Celestino V, il Papa che istituì la Perdonanza nel XIII secolo. Attualmente dove sono esposte?
R. – Attualmente le spoglie sono esposte nella Basilica minore di San Giuseppe Artigiano che si trova vicino al Duomo, al centro della città. Questa sera verranno trasportate sul piazzale della Basilica di Collemaggio per la Messa di apertura della Porta Santa. Le spoglie verranno portate dai vigili del fuoco e poi domani sera torneranno nella Basilica di San Giuseppe. Resteranno lì per breve tempo, non sappiamo quanto.
D. – I restauri della Basilica di Collemaggio sono iniziati?
R. – No, non sono iniziati. La gara di appalto verrà preparata il 5 dicembre; poi, passeranno novanta giorni. Quindi, i restauri inizieranno verso il mese di aprile o di maggio.
D. – Ad otto secoli dalla sua morte, Celestino V cosa dice all’uomo contemporaneo?
R. – Celestino V ha sempre parlato all’uomo moderno tramite la Bolla della Perdonanza, la bolla del perdono che egli ha voluto estendere a tutti i cittadini dell’Aquila. E questo è diventato un fatto sia spirituale che, in un certo senso, materiale perché è stata data la possibilità, a tutti gli uomini, di poter usufruire dell’indulgenza plenaria, grazie al passaggio attraverso la Porta Santa.
D. – Papa Francesco ricorda sempre la necessità che l’uomo chieda perdono a Dio, perché Dio non si stanca mai di perdonarci.
R. – Certamente, sì. E questo è proprio il tema della Perdonanza di quest’anno: il Padre non si stanca mai di perdonare tutti i suoi figli, anche se commettono errori gravi!
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/08/28/perdonanza._il_rettore_della_basilica_di_collemaggio:_il_papa_ci/it1-723439
del sito Radio Vaticana