+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 15,1-2.10-14
Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata.
Riflessione
• Il vangelo di oggi ci riporta la discussione di Gesù con i farisei su ciò che è puro e impuro. Il testo parla degli usi e costumi religiosi di quel tempo, parla dei farisei che insegnavano questi usi e costumi alla gente e parla delle istruzioni che Gesù impartisce riguardo a questi usi e costumi, molti dei quali avevano già perso il loro significato. Qui nel 15º capitolo, Gesù aiuta la gente ed i discepoli a capire meglio questo tema così importante sulla purezza e le leggi sulla stessa.
• Matteo 15,1-2: I farisei criticano il comportamento dei discepoli di Gesù. Alcuni farisei e diversi dottori della legge si avvicinano a Gesù e chiedono: “Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!”. Loro fingono di essere interessati a conoscere il perché del comportamento dei discepoli. In realtà criticano Gesù perché permette ai discepoli di trasgredire le norme della purezza. Ci sono tre punti che meritano di essere segnalati: (a) Gli scribi sono di Gerusalemme, della capitale. Vengono ad osservare i passi di Gesù. (b) I discepoli non si lavano le mani prima di mangiare! La convivenza con Gesù dà loro coraggio per trasgredir le norme che la tradizione imponeva alla gente, ma che non avevano più senso per la vita. (c) L’usanza di lavarsi le mani, che fino ad oggi continua ad essere una norma importante di igiene, aveva assunto per loro un significato religioso che serviva a controllare e discriminare le persone.
• La Tradizione degli Antichi (Mt 15,3-9). “La Tradizione degli Antichi” trasmette le norme che dovevano essere osservate dalla gente per ottenere la purezza che la legge esigeva. L’osservanza della legge era qualcosa di molto serio. Una persona impura non poteva ricevere la benedizione promessa da Dio ad Abramo. Le norme della legge della purezza insegnavano come recuperare la purezza per poter comparire di nuovo dinanzi a Dio e sentirsi bene in sua presenza. Non si poteva comparire dinanzi a Dio in qualsiasi modo. Poiché Dio è il Santo e la Legge diceva: “Siate santi, perché io sono santo!” (Lv 19,2). Le norme della purezza erano, in realtà, una prigione, una schiavitù (cf Mt 23,4). Per i poveri, era praticamente impossibile osservarle: toccare un lebbroso, mangiare con un pubblicano, mangiare senza lavarsi le mani, e tante altre attività. Tutto questo rendeva impura la persona, e qualsiasi contatto con una persona contaminava gli altri. Per questo, la gente viveva con paura, sempre preoccupata dalle molte cose impure che minacciavano la loro vita. Erano obbligati a vivere, temendo tutto e tutti. Nell’insistere sulle norme della purezza, i farisei giungevano a svuotare il senso dei comandamenti della legge di Dio. Gesù cita un esempio assai concreto. Loro dicevano: una persona che consacra al Tempio i suoi beni, non può più utilizzare questi beni per aiutare i bisognosi. Così, in nome della tradizione, loro eliminavano il significato del quarto comandamento che ordina di amare il padre e la madre (Mt 15,3-6). Queste persone sembravano molto osservanti, ma loro lo erano solo esternamente. Nel loro intimo, il cuore era lontano da Dio! Gesù diceva, citando Isaia: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me (Mt 15,7-9). La gente, nella sua saggezza, non concordava più con tutto ciò che si insegnava, e sperava che il messia venisse ad indicare un altro cammino per raggiungere la purezza. In Gesù si realizza questa speranza. Mediante la parola purificava i lebbrosi (Mc 1,40-44), scacciava i demoni impuri (Mc 1,26.39; 3,15.22 ecc.), e vinceva la morte che era la fonte di tutta l’impurità. Gesù tocca la donna esclusa, e costei guarisce (Mc 5,25-34). Senza paura di essere contaminato, Gesù mangia con persone considerate impure (Mc 2,15-17).
• Matteo 15,10-11: Gesù apre un cammino nuovo per avvicinare la gente a Dio. Lui dice alla moltitudine: “Ascoltate e intendete! Non quello che entra nella bocca rende impuro l’uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l’uomo!”. Gesù inverte le cose: L’impuro non viene da fuori verso dentro, come insegnavano i dottori della legge, ma da dentro verso fuori. In questo modo, nessuno ha bisogno di chiedersi se questo o quel cibo o bevanda è puro o impuro. Gesù mette ciò che è puro ed impuro su un altro livello, il livello del comportamento etico. Apre un nuovo cammino per giungere fino a Dio e così realizza il desiderio più profondo della gente: stare in pace con Dio. Ora, all’improvviso, tutto cambia! Attraverso la fede in Gesù, era possibile raggiungere la purezza e sentirsi bene dinanzi a Dio, senza la necessità di osservare tutte quelle norme della “Tradizione degli Antichi”. Fu una liberazione! La Buona Novella annunciata da Gesù libera la gente dalla difensiva, dalla paura, e gli restituisce la volontà di vivere, la gioia di essere figlio e figlia di Dio.
• Matteo 15,12-14: Gesù afferma di nuovo ciò che aveva detto prima. I discepoli comunicano a Gesù che le sue parole hanno causato scandalo tra i farisei, perché loro dicevano esattamente il contrario di ciò che i farisei insegnavano alla gente. Poiché, se la gente avesse vissuto seriamente il nuovo insegnamento di Gesù, tutta la tradizione degli antichi doveva essere abolita e i farisei e i dottori avrebbero perso la loro leadership e la loro fonte di reddito. La risposta di Gesù è chiara e non lascia dubbi: “Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!” Gesù non diminuisce l’impatto delle sue parole e riafferma ciò che aveva detto prima.
Per un confronto personale
• Conosci qualche usanza religiosa di oggi che non ha più senso, ma che continua ad essere insegnata? Nella tua vita ci sono usi e costumi che consideri sacri, ed altri che non lo sono?
• I farisei erano giudei praticanti, ma la loro fede era separata dalla vita della gente. Per questo Gesù li critica. E oggi, Gesù ci criticherebbe? In che cosa?
San Domenico
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Domenico di Guzman (Caleruega, Spagna 1170 – Bologna , 6 agosto 1221) è, con Francesco d’Assisi, uno dei patriarchi della santità cristiana suscitati dallo Spirito in un tempo di grandi mutamenti storici. All’insorgere dell’eresia albigese si dedicò con grande zelo alla predicazione evangelica e alla difesa della fede nel sud della Francia. Per continuare ed espandere questo servizio apostolico in tutta la Chiesa, fondò a Tolosa (1215) l’Ordine dei Frati Predicatori (Domenicani). Ebbe una profonda conoscenza sapienziale del mistero di Dio e promosse, insieme all’approfondimento degli studi teologici, la preghiera popolare del rosario.
Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato dalle grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo amatissimo convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l’aveva. Gregorio IX, a lui legato da una profonda amicizia, lo canonizzerà il 3 luglio 1234.
Antifona d’ingresso Questi sono i santi che hanno ottenuto benedizione dal Signore e misericordia da Dio loro salvezza; è questa la generazione che cerca il Signore. (cf. Sal 24,5-6) |
Colletta Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di san Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Nm 12,1-13
Mosè è l’uomo di fiducia in tutta la mia casa. Perché non avete temuto di parlare contro di lui?
Dal libro dei Numeri
In quei giorni, Maria e Aronne parlarono contro Mosè, a causa della donna etìope che aveva preso. Infatti aveva sposato una donna etìope. Dissero: «Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?». Il Signore udì. Ora Mosè era un uomo assai umile, più di qualunque altro sulla faccia della terra. Parola di Dio |
Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; Sì, le mie iniquità io le riconosco, Così sei giusto nella tua sentenza, Crea in me, o Dio, un cuore puro, |
Canto al Vangelo (At 16,14) Alleluia, alleluia. Apri, Signore, il nostro cuore e comprenderemo le parole del Figlio tuo. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 15,1-2.10-14
Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il Signore viene in soccorso alla nostra debolezza e alla nostra stanchezza. Sostenuti dallo Spirito, preghiamo insieme: Fortifica la nostra fede, Signore. |
Quando non riusciamo a riconoscerti nei segni dei tempi:
Quando non comprendiamo la speranza che ci doni:
Quando abbiamo la pretesa di farcela con le sole nostre forze:
Quando il male sembra prevalere sulla tua Chiesa:
Quando non abbiamo desiderio e voglia di pregare:
Quando ci mettiamo alla ricerca del tuo volto:
Quando, sostenuti dalla grazia, affrontiamo le difficoltà:
Quando dubitiamo della tua vittoria finale:
Quando ti chiediamo le cose di cui abbiamo bisogno:
Quando saremo prossimi all’incontro definitivo con te:
Signore, ci hai creati per te e il nostro cuore è inquieto finché in te non riposa; fà che, nella ricerca del tuo volto, possiamo percorrere nella pace il nostro cammino verso il regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte Accogli con bontà, Signore, per l’intercessione di san Domenico, le preghiere e le offerte che ti presentiamo, e con la forza di questo sacrificio conferma e sostieni i predicatori del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Il Signore mandò i suoi discepoli ad annunziare alle città: è vicino a voi il regno di Dio. (cf. Lc 10,1.9) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 08 Agosto 2017
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San DOMENICO DI GUZMAN Sacerdote e fondatore dei Predicatori – Memoria
Caleruega, Spagna, 1170 – Bologna, 6 agosto 1221
Nato nel 1170 a Caleruega, un villaggio montano della Vecchia Castiglia (Spagna), si distinse fin da giovane per carità e povertà. Convinto che bisognasse riportare i…
www.santiebeati.it/dettaglio/23950
San CIRIACO DI ROMA Diacono e martire
Roma, † 306?
Sono ben 27 i santi conosciuti con il nome Ciriaco, quasi tutti martiri. Il nostro subì il martirio a Roma, insieme ai compagni Largo, Memmia, Crescenziano, Giuliana, Smaragdo. Dur…
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San FAMIANO Venerato a Gallese
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