+ Dal Vangelo secondo Luca Lc 17,20-25
Il regno di Dio è in mezzo a voi.
Riflessione
• Il vangelo di oggi ci riporta la discussione tra Gesù e i farisei sul momento della venuta del Regno. I vangeli di oggi e dei prossimi giorni trattano la venuta della fine dei tempi.
• Luca 17,20-21: Il Regno in mezzo a noi. “Quando verrà il regno di Dio?”, Gesù rispose: “Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!” I farisei pensavano che il Regno potesse venire solo dopo che la gente fosse giunta alla perfetta osservanza della Legge di Dio. Per loro, la venuta del Regno, sarebbe la ricompensa di Dio al buon comportamento della gente, e il messia sarebbe venuto in modo ben solenne come un re, ricevuto dal suo popolo. Gesù dice il contrario. La venuta del Regno non può essere osservata come si osserva la venuta dei re della terra. Per Gesù, il Regno di Dio è venuto già! E’ già in mezzo a noi, indipendentemente dal nostro sforzo o merito. Gesù ha un altro modo di vedere le cose. Ha un altro modo di leggere la vita. Preferisce il samaritano che vive con gratitudine ai nove che pensano di meritare il bene che ricevono da Dio (Lc 17,17-19).
• Luca 17,22-24: Segni per riconoscere la venuta del Figlio dell’Uomo. “Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete.
Vi diranno: Eccolo là, o eccolo qua; non andateci, non seguiteli. Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno”. In questa affermazione di Gesù ci sono elementi che vanno dalla visione apocalittica della storia, assai comune nei secoli prima e dopo Gesù. La visione apocalittica della storia ha la caratteristica seguente: in epoche di grandi persecuzioni e di oppressione, i poveri hanno l’impressione che Dio perda il controllo della storia. Loro si sentono persi, senza orizzonte e senza speranza di liberazione. In questi momenti di apparente assenza di Dio, la profezia assume la forma di apocalisse. Gli apocalittici, cercano di illuminare la situazione disperata con la luce della fede per aiutare la gente a non perdere la speranza e continuare ad avere coraggio nel cammino. Per mostrare che Dio non perde il controllo della storia, essi descrivono le diverse tappe della realizzazione del progetto di Dio attraverso la storia. Iniziato in un determinato momento significativo nel passato, questo progetto di Dio va avanti, tappa dopo tappa, attraverso le situazioni vissute dai poveri, fino alla vittoria finale alla fine della storia. In questo modo, gli apocalittici collocano il momento presente come una tappa già prevista nell’insieme ampio del progetto di Dio. Generalmente, l’ultima tappa prima dell’avvento del fine è rappresentata come un momento di sofferenza e di crisi, di cui molti hanno cercato di approfittarsi per illudere la gente dicendo: “Vi diranno: Eccolo là, o eccolo qua; non andateci, non seguiteli. Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno”. Avendo lo sguardo di fede che Gesù comunica, i poveri possono percepire che il regno è già in mezzo a loro (Lc 17,21), come il lampo, senza ombra di dubbio. La venuta del Regno porta con se la propria evidenza e non dipende dai pronostici degli altri.
• Luca 17,25: Per la Croce fino alla Gloria. “Ma prima è necessario che egli soffra molto e sia ripudiato da questa generazione”. Sempre la stessa avvertenza: la Croce, scandalo per i giudei e follia per i greci, ma per noi espressione della saggezza e del potere di Dio (1Cor 1,18.23). Il cammino verso la Gloria passa per la croce. La vita di Gesù è il nostro canone, è la norma canonica per tutti noi.
San Leone Magno
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
La domanda che Gesù ha posto ai suoi discepoli, la pone continuamente anche a noi, per impegnarci a contemplarlo più profondamente, ad approfondire il suo mistero: “Voi chi dite che io sia?”.
San Leone Magno, divenuto papa nel V secolo, affermò con fede luminosa la divinità di Cristo e la sua umanità: Cristo, Figlio del Dio vivente e figlio di Maria, uomo come noi. Non ha accettato, per esprimerci così, che si abbreviasse il mistero, né in una direzione né nell’altra, e il Concilio di Calcedonia ha cercato una formula che preserva tutta la rivelazione. Dio si è rivelato a noi nel Figlio, e il Figlio è un uomo che è vissuto in mezzo a noi, ha sofferto, è morto, è risorto.
“Dio dice la lettera agli Ebrei aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti”. E parlando per mezzo dei profeti Dio aveva fatto desiderare la sua presenza: “Se tu squarciassi i cieli e scendessi!” esclamava Isaia. E Dio è disceso, si è reso presente nel Figlio: “A noi Dio ha parlato per mezzo del Figlio”.
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Prima lettura | ||||
Fm 1,7-20 Accoglilo non più come schiavo, ma come fratello carissimo. |
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Salmo responsoriale | ||||
Sal 145 | ||||
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Lc 17,20-25 Il regno di Dio è in mezzo a voi. |
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L SANTO DEL GIORNO
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I santi del 10 Novembre 2022
San LEONE I, DETTO MAGNO Papa e dottore della Chiesa – Memoria
Papa
(Papa dal 29/09/440 al 10/11/461)Arcidiacono (430), consigliere di Celestino I e di Sisto III, inviato da Valentino a pacificare le Gallie, venne eletto papa nel 440 circa. Fu un papa energico, avversò le sopravvivenze del paganesimo; combatté manichei e priscillanisti. Intervenne d’autorità nella polemica cristologica che infiammava l’Oriente, convocando il concilio ecumenico di Calcedonia, nel quale si proclamava l’esistenza in Cristo di due nature, nell’unica persona del Verbo. Nel 452 fu designato dal debole im…
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Sant’ ANDREA AVELLINO Sacerdote
Castronuovo, Potenza, 1521 – Napoli, 10 novembre 1608
Nacque a Castronuovo (Pz) nel 1521 e fu chiamato Lancellotto. Ordinato sacerdote nel 1545, nell’ottobre 1547 si trasferì a Napoli per frequentare la facoltà di diritto di quella Università. Ebbe come direttore spirituale il teatino, futuro beato, padre Giovanni Marinonio. Nel 1556 vestì l’abito dei Teatini di San Paolo Maggiore di Napoli, cambiando il suo nome di battesimo con quello dell’Apostolo della croce. Dal 1560 al 1570 fu maestro dei novizi della casa di San Paolo Maggiore. Prepo…
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San SPACIO Martire
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