Prima lettura: Dal primo libro dei Re. 1Re 2,1-4.10-12
Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu, Salomone, sii forte e mòstrati uomo.
Salmo responsoriale. 1Cr 29,10-12
Tu, o Signore, dòmini tutto!
Vangelo+ Dal Vangelo secondo Marco. Mc 6,7-13
Prese a mandarli.
• Il Vangelo di oggi continua quanto abbiamo visto nel vangelo di ieri. Il passaggio per Nazaret fu doloroso per Gesù. Fu rifiutato dalla propria gente (Mc 6,1-5). Quella che prima era la sua comunità, ora non lo è più. Qualcosa è cambiato. A partire da questo momento, come dice il vangelo di oggi, Gesù cominciò ad andare per i villaggi della Galilea per annunciare la Buona Novella (Mc 6,6) e mandare i dodici in missione. Negli anni 70, epoca in cui Marco scriveva il suo vangelo, le comunità cristiane vivevano una situazione difficile, senza orizzonte. Umanamente parlando, non c’era futuro per loro. Nel 64, Nerone cominciò a perseguitare i cristiani. Nel 65, scoppiò la rivolta dei giudei della Palestina contro Roma. Nel 70, Gerusalemme fu totalmente distrutta dai romani. Per questo la descrizione dell’invio dei discepoli, dopo il conflitto a Nazaret, era fonte di luce e di coraggio per i cristiani.
• Marco 6,7. L’obiettivo della Missione. Il conflitto crebbe e toccò da vicino la persona di Gesù. Come reagisce? In due modi: a) Dinanzi alla chiusura mentale della gente della sua comunità, Gesù lascia Nazaret ed inizia a percorrere i villaggi nelle vicinanze (Mc 6,6). b) Allarga la missione ed intensifica l’annuncio della Buona Novella chiamando altre persone per coinvolgerle nella missione. “Chiamò i dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi”. L’obiettivo della missione è semplice e profondo: La partecipazione dei discepoli alla missione di Gesù. Non possono andare da soli, devono andare due a due, perché due persone rappresentano la comunità meglio di una sola e si possono aiutare a vicenda. Ricevono potere sugli spiriti immondi, cioè devono essere di sollievo agli altri nella sofferenza e, attraverso la purificazione, devono aprire le porte di accesso diretto a Dio.
• Marco 6,8-11. Gli atteggiamenti da avere nella Missione. Le raccomandazioni sono semplici: “E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche. E diceva loro: “Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo. Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro”. E se ne andarono. E’ l’inizio di una nuova tappa. Ora non solo Gesù, bensì tutto il gruppo, annuncia la Buona Novella di Dio alla gente. Se la predicazione di Gesù causava conflitto, molto più ora, con la predicazione di tutto il gruppo. Se già il mistero era grande, ora sarà maggiore con la missione intensificata.
• Marco 6,12-13. Il risultato della missione. “E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano”. Annunciare la Buona Novella, produce conversione o cambiamento nelle persone, è sollievo nel dolore, cura le infermità e scaccia i demoni.
• L’invio dei discepoli in Missione. Al tempo di Gesù c’erano diversi altri movimenti di rinnovamento. Per esempio, gli esseni ed i farisei. Anche loro cercavano un nuovo modo di vivere in comunità ed avevano i loro missionari (cf. Mt 23,15). Però costoro, quando andavano in missione erano prevenuti. Portavano bisaccia e denaro per occuparsi del proprio cibo. Perché non avevano fiducia nel cibo della gente, che non era sempre ritualmente “puro”. Al contrario degli altri missionari, i discepoli e le discepole di Gesù ricevevano raccomandazioni diverse che aiutavano a capire i punti fondamentali della missione di annunciare la Buona Novella, che ricevevano da Gesù e che è anche la nostra missione:
a) Dovevano andare senza nulla. Non dovevano portare nulla, né bisaccia, né denaro, né bastone, né pane, né sandali, né avere due tuniche. Ciò significava che Gesù li obbliga ad avere fiducia nell’ospitalità. Perché colui che va senza nulla, va perché ha fiducia nella gente e pensa che sarà accolto. Con questo atteggiamento criticavano le leggi di esclusione, sostenute dalla religione ufficiale, e mostravano, per mezzo della pratica nuova, che avevano una concezione diversa della comunità.
b) Dovevano mangiare ciò che la gente mangiava o ciò che la gente dava loro. Non potevano vivere separati con il proprio cibo, ma dovevano accettare di mettersi insieme a tavola (Lc 10,8). Ciò significa che nel contatto con la gente, non dovevano aver paura di perdere la purezza così come veniva insegnata all’epoca. Con questo atteggiamento criticavano le leggi della purezza in vigore e mostravano, per mezzo della nuova pratica, che avevano un altro tipo di accesso alla purezza, cioè, all’intimità con Dio.
c) Dovevano rimanere ospitati nella prima casa in cui fossero stati accolti. Dovevano vivere insieme in modo stabile e non andare di casa in casa. Dovevano lavorare come tutti gli altri e vivere di ciò che ricevevano in cambio, “poiché l’operaio merita il suo salario” (Lc 10,7). In altre parole, dovevano partecipare alla vita ed al lavoro della gente, e la gente li avrebbe accolti nella sua comunità e avrebbe condiviso con loro il cibo. Significa che dovevano aver fiducia nella condivisione.
d) Dovevano occuparsi dei malati, curare i lebbrosi e scacciare i demoni (Lc 10,9; Mc 6,7.13; Mt 10,8). Dovevano svolgere la funzione di “difensori” (goêl) ed accogliere dentro del clan, nella comunità, coloro che vivevano da emarginati. Con questo atteggiamento criticavano la situazione di disintegrazione della vita comunitaria del clan e puntavano a soluzioni concrete. Erano questi i quattro punti fondamentali che dovevano dare slancio all’atteggiamento dei missionari che annunciavano la Buona Novella di Dio, nel nome di Gesù: ospitalità, comunione, condivisione ed accoglienza degli esclusi. Se queste quattro esigenze venivano rispettate, loro potevano e dovevano gridare ai quattro venti: “Il Regno è venuto!” (cf. Lc 10,1-12; 9,1-6; Mc 6,7-13; Mt 10,6-16). Poiché il Regno rivelato da Gesù non è una dottrina, né un catechismo, né una legge. Il Regno di Dio viene e si rende presente quando le persone, motivate dalla loro fede in Gesù, decidono di vivere in comunità per dare testimonianza e rivelare a tutti che Dio è Padre e Madre e che, quindi, noi esseri umani siamo fratelli e sorelle tra di noi. Gesù voleva che la comunità locale fosse di nuovo un’espressione dell’Alleanza, del Regno, dell’amore di Dio Padre, che fa di tutti noi fratelli e sorelle.
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Antifona d’ingresso Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici da tutti i popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode. (Sal 106,47) |
Colletta Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio, e vive e regna con te… |
1Re 2,1-4.10-12
Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu, Salomone, sii forte e mòstrati uomo.
Dal primo libro dei Re
I giorni di Davide si erano avvicinati alla morte, ed egli ordinò a Salomone, suo figlio: «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e móstrati uomo. Osserva la legge del Signore, tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e le sue istruzioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in tutto quello che farai e dovunque ti volgerai, perché il Signore compia la promessa che mi ha fatto dicendo: “Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti sarà tolto un discendente dal trono d’Israele”». Parola di Dio |
Tu, o Signore, dòmini tutto!
Benedetto sei tu, Signore, Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, Tuo è il regno, Signore: Tu dòmini tutto; |
Canto al Vangelo (Mc 1,15) Alleluia, alleluia. Il regno di Dio è vicino, dice il Signore: convertitevi e credete nel Vangelo. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 6,7-13
Prese a mandarli.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Fratelli, inaugurata dal sacrificio di Cristo, l’assemblea eucaristica ci raduna come uomini liberi, primogeniti della nuova creazione. Figli nel Figlio, osiamo rivolgerci al Padre misericordioso che è nei cieli, dicendo: Guarda il tuo popolo, Signore!Dio è fedele: perché il popolo dei credenti diventi voce eloquente e presenza viva del suo amore per tutti gli uomini. Preghiamo: Dio è misericordioso: perché la Chiesa si associ sempre più intimamente al sacerdozio di Cristo, nel segno della povertà, del coraggio e della vittoria sul male. Preghiamo: Dio è luce: perché il mondo trovi pace e stabilità. Preghiamo: Dio è buono: perché la preghiera dei miti, degli umili, dei puri di cuore trasformi il mondo in regno di Dio. Preghiamo: Dio salva: perché questo giorno, memoria del giovedì in cui Gesù celebrò la prima eucaristia, sia per noi il momento della salvezza. Preghiamo: Per chi ha il cuore prigioniero delle cose. Per chi sente il bisogno di convertirsi e di accogliere il vangelo di Gesù.Dio di provvidenza, tu che sei attento alle invocazioni dei poveri e degli umili, purifica e santifica i gesti della nostra liturgia e accogli con bontà le nostre suppliche. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Accogli con bontà, o Signore, questi doni che noi, tuo popolo santo, deponiamo sull’altare, e trasformali in sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione Fa’ risplendere sul tuo servo la luce del tuo volto, e salvami per la tua misericordia. Che io non resti confuso, Signore, perché ti ho invocato. (Sal 31,17-18) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 04 Febbraio 2016
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Santa GIOVANNA DI VALOIS Regina di Francia, religiosa
Nogent-le-Roi, 23 aprile 1464 – Bourges, 4 febbraio 1505
Giovanna di Valois, o di Francia, fu prima Regina di Francia e poi monaca e fondatrice di un Ordine religioso; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. Era figlia di Lu…
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San GILBERTO DI LIMERICK Vescovo
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San GILBERTO DI SEMPRINGHAM
Sempringham (Inghilterra), ca. 1083 – Ivi, 4 febbraio 1189
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