+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 2,18-22
Lo sposo è con loro.
Riflessione
- I cinque conflitti tra Gesù e le autorità religiose. In Mc 2,1-12 abbiamo visto il primo conflitto. Era attorno al perdono dei peccati. In Mc 2,13-17, il secondo conflitto è sulla comunione attorno al tavolo, con i peccatori. Il vangelo di oggi presenta il terzo conflitto sul digiuno. Domani abbiamo il quarto conflitto, attorno all’osservanza del sabato (Mc 2,13-28). Dopo domani, l’ultimo dei cinque conflitti sarà attorno alla guarigione nella giornata del sabato (Mc 3,1-6). Il conflitto sul digiuno occupa un luogo centrale. Per questo, le parole sul rammendo nuovo sul vestito vecchio e sul vino nuovo in otri nuovi (Mc 2,21-22) devono essere capite sotto una luce che irradia la sua chiarezza anche sugli altri conflitti, due prima e due dopo.
- Gesù non insiste nella pratica del digiuno. Il digiuno è una pratica assai antica, praticata in quasi tutte le religioni. Gesù stesso la praticò durante quaranta giorni (Mt 4,2). Ma lui non insiste con i suoi discepoli affinché facessero la stessa cosa. Li lascia liberi. Per questo, i discepoli di Giovanni Battista e dei farisei, che erano obbligati a digiunare, vogliono sapere perché Gesù non insiste sul digiuno.
- Quando lo sposo sta con loro non hanno bisogno di digiunare. Gesù risponde con un paragone. Quando lo sposo sta con gli amici dello sposo, cioè durante la festa di nozze, non hanno bisogno di digiunare. Gesù si considera lo sposo. I discepoli sono gli amici dello sposo. Durante il tempo in cui lui, Gesù, sta con i discepoli, c’è la festa di nozze. Arriverà un giorno in cui lo sposo sarà assente. E allora, se vogliono, possono digiunare. Gesù allude alla sua morte. Sa e sente che se vuole continuare per questo cammino di libertà, le autorità religiose vorranno ucciderlo.
- Rammendo nuovo su un vestito vecchio, vino nuovo in otri nuovi. Queste due affermazioni di Gesù, che Marco colloca qui, chiariscono l’atteggiamento critico di Gesù dinanzi alle autorità religiose. Non si mette una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio. Quando il vestito si lava, il rattoppo nuovo squarcia il vestito e si forma uno strappo peggiore. Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, perché altrimenti la fermentazione del vino nuovo spaccherà gli otri vecchi . Vino nuovo in otri nuovi! La religione difesa dalle autorità era come un vestito vecchio, come un otre vecchio. Non bisogna voler combinare ciò che è nuovo e portato da Gesù, con vecchi costumi. Non si può ridurre la novità di Gesù alla misura del giudaismo. O l’uno, o l’altro! Il vino che Gesù porta fa spaccare l’otre vecchio. Bisogna saper separare le cose. Gesù non è contro ciò che è “vecchio”. Ciò che vuole evitare è che il vecchio si imponga al nuovo e, così comincia a manifestarlo. Sarebbe lo stesso che ridurre il messaggio del Concilio Vaticano II al catechismo anteriore al Concilio, come vogliono alcuni.
Lunedì della II settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Il digiuno, nella mentalità biblica, ha la sua ragione di esistere nella diversità delle circostanze. Mentre, in certi casi, rappresenta la fede di colui che digiuna per crescere nel suo incontro con Dio, in altri casi il credente si pone così, di fronte alle disgrazie o alle sofferenze, in un atteggiamento di accettazione dell’azione di Dio.
Gesù dà le basi del vero digiuno. Il suo obiettivo è la pratica della giustizia già annunciata dalla legge e dai profeti. Il digiuno fatto in una prospettiva legalistica assomiglia al vecchio otre che corrompe il vino fresco e nuovo. Il digiuno e i sacrifici non hanno alcun valore agli occhi di Dio se non hanno alla base l’amore fraterno. Dio ama colui che è in armonia con il proprio amore e quello del prossimo. Questa è la nuova giustizia instaurata da Gesù Cristo.
La Chiesa ci invita a digiunare. Non sono i cuori chiusi, senza solidarietà, egoisti, i cuori che non si fondono che in se stessi, che inaugureranno il tempo nuovo. Coloro che si spogliano di se stessi, costruiscono strutture di solidarietà e aprono le vie dell’unità aspettano con gioia la venuta dello Sposo che ha già cominciato una nuova umanità, e che raggiungerà il suo apogeo nella sua venuta definitiva.
Antifona d’ingresso A te si prostri tutta la terra, o Dio. A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 65,4) |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del tuo popolo e dona ai nostri giorni la tua pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
1Sam 15,16-23
L’obbedire è meglio del sacrificio. Poiché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato come re.
Dal primo libro di Samuèle
In quei giorni, Samuèle disse a Saul: «Lascia che ti annunci ciò che il Signore mi ha detto questa notte». E Saul gli disse: «Parla!». Samuèle continuò: «Non sei tu capo delle tribù d’Israele, benché piccolo ai tuoi stessi occhi? Il Signore non ti ha forse unto re d’Israele? Il Signore ti aveva mandato per una spedizione e aveva detto: “Va’, vota allo sterminio quei peccatori di Amaleciti, combattili finché non li avrai distrutti”. Perché dunque non hai ascoltato la voce del Signore e ti sei attaccato al bottino e hai fatto il male agli occhi del Signore?». Parola di Dio |
A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, «Perché vai ripetendo i miei decreti Hai fatto questo e io dovrei tacere? |
Canto al Vangelo (Eb 4, 12) Alleluia, alleluia. La parola di Dio è viva ed efficace, discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 2,18-22
Lo sposo è con loro.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il vangelo di Gesù è vino nuovo, parola divina che spezza sempre i limiti delle attese umane. Preghiamo il Padre di ogni bene, perché diveniamo portatori della novità di Cristo. Insieme preghiamo: Crea in noi uno spirito nuovo. |
Per la Chiesa, sposa di Cristo, affinché mostri a chi non crede, la verità gioiosa e liberante di Gesù. Preghiamo:
Per le comunità cristiane divise, affinché rafforzino con la preghiera e con il digiuno la ricerca dell’unità. Preghiamo:
Per gli ebrei e tutti i credenti in Dio, affinché incontrino nel segreto del loro cuore la novità di Cristo. Preghiamo:
Per gli affamati di cibo e di giustizia, affinché siano sostenuti dalla solidarietà dei cristiani e possano scoprire in Cristo la speranza per ogni giorno. Preghiamo:
Per la nostra comunità, affinché non si addormenti nell’abitudine e nella noia, ma si impegni a trovare vie nuove per realizzare oggi il vangelo. Preghiamo:
Perché non perdiamo il senso cristiano della penitenza.
Perché le nostre eucaristie siano celebrate con festa.
O Signore, fonte della nostra gioia, ti presentiamo le preghiere di questa nostra comunità e della Chiesa universale, con la fiducia che ci ammetterai alla festa di nozze, preparata da Gesù Cristo nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre, di partecipare con viva fede ai santi misteri, poiché ogni volta che celebriamo questo memoriale del sacrificio del tuo Figlio, si compie l’opera della nostra redenzione. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione Davanti a me tu prepari una mensa; il mio calice trabocca. (Sal 22,5) |
Oppure:
Abbiamo conosciuto e creduto
l’amore che Dio ha in noi. (1Gv 4,16)
Preghiera dopo la comunione Infondi in noi, o Padre, lo Spirito del tuo amore, perché saziati dall’unico pane del cielo, nell’unica fede siamo resi un solo corpo. Per Cristo nostro Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 15 Gennaio 2024
San MAURO Monaco
VI sec.
Leggendo tra le righe della vita di san Mauro si coglie l’importanza ancora attuale di offrire alle nuove generazioni “buone strade” su cui crescere grazie a testimoni significativi. La tradizione, infatti, lo vuole figlio di un patrizio romano che lo affidò a san Benedetto a Subiaco per l’educazione. Con Mauro, si narra, c’era anche Placido, un amico figlio di un altro patrizio. Sono pochi i …
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San CEOLWULF Re di Northumbria
† Lindisfarne, Inghilterra, 760 o 764
Fratello di Osric, re di Northumbria, fu scelto come successore dal fratello morente. Il nuovo re favorì lo sviluppo della Chiesa, scegliendo buoni prelati e dando egli stesso esempio di vita cristiana. Tuttavia, nel 731, fu deposto da un’insurrezione e costretto alla tonsura. Liberato, abdicò spontaneamente e si fece monaco a Lindisfarne, dove morì nel 760 o 764. La sua cultura scritturistica lo…
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San ROMEDIO Eremita
sec. IV
In Trentino, vicino all’attuale Sanzeno, nella Val di Non visse, nel III secolo, un eremita che apparteneva ad una ricca famiglia, Romedio. Questi, spogliatosi della cospicua eredità, si recò con un gruppo di amici dall’allora vescovo di Trento, Vigilio, a chiedere la benedizione per un pellegrinaggio a Roma. Giunti a destinazione, furono anche ricevuti dal Papa. Al ritorno, Romedio e i suoi amici prose…
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