+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 7,1-13
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
Riflessione
• Il vangelo di oggi parla delle tradizioni religiose di quel tempo e dei farisei che
insegnavano queste tradizioni alla gente. Per esempio, mangiare senza lavarsi le
mani, come loro dicevano, mangiare con mani impure. Molte di queste tradizioni
erano staccate dalla vita ed avevano perso il suo significato. Ma pur stando così
le cose, erano tradizioni conservate e insegnate, o per paura o per superstizione.
Il Vangelo presenta alcune istruzioni di Gesù rispetto a queste tradizioni.
• Marco 7,1-2: Controllo dei farisei e libertà dei discepoli. I farisei e alcuni scribi,
venuti da Gerusalemme, osservavano come i discepoli di Gesù mangiavano il
pane con mani impure. Qui ci sono tre punti che meritano di essere segnalati: a)
Gli scribi erano di Gerusalemme, della capitale! Significa che erano venuti per
osservare e controllare i passi di Gesù. b) I discepoli non si lavavano le mani prima
di mangiare! Significa che il loro stare con Gesù li spinse ad avere il coraggio per
trasgredire le norme che la tradizione imponeva alla gente, ma che non avevano
più senso nella vita. c) Il fatto di lavarsi le mani, che ancora oggi continua ad
essere una norma d’igiene importante, aveva assunto per loro un significato
religioso che serviva per controllare e discriminare le persone.
• Marco 7,3-4: La Tradizione degli Antichi. “La Tradizione degli Antichi” trasmetteva
le norme che dovevano essere osservate dalla gente per avere la purezza voluta
dalla legge. L’osservanza della legge era un aspetto molto serio per la gente di
quel tempo. Loro pensavano che una persona impura non potesse ricevere la
benedizione promessa da Dio ad Abramo. Le norme sulla purezza erano
insegnate per aprire il cammino fino a Dio, fonte di pace. In realtà, invece di
essere fonte di pace, le norme costituivano una prigione, una schiavitù. Per i
poveri, era praticamente impossibile osservare le centinaia di norme, di tradizioni
e di leggi. Per questo erano considerati persone ignoranti e maledette che non
conoscevano la legge (Gv 7,49).
• Marco 7,5: Scribi e farisei criticano il comportamento dei discepoli di Gesù. Gli
scribi e i farisei chiedono a Gesù: Perché i tuoi discepoli non si comportano
secondo la tradizione degli antichi e mangiano il pane con mani impure? Loro
pensano di aver interesse nel conoscere il perché del comportamento dei
discepoli. In realtà, criticano Gesù perché permette ai discepoli di trasgredire le
norme di purezza. I farisei formavano una specie di confraternita, la cui principale
preoccupazione era osservare tutte le leggi della purezza. Gli scribi erano
responsabili della dottrina. Insegnavano le leggi relative all’osservanza della
purezza.
• Marco 7,6-13 Gesù critica l’incoerenza dei farisei. Gesù risponde citando Isaia:
Questo popolo si avvicina a me solo a parole, mentre il suo cuore è lontano da me
(cf. Is 29,13). Insistendo nelle norme di purezza, i farisei svuotavano del contenuto
i comandamenti della legge di Dio. Gesù cita un esempio concreto. Dicevano: la
persona che offre al Tempio i suoi beni, non può usare questi beni per aiutare i
più bisognosi. Così, in nome della tradizione svuotavano del contenuto il quarto
comandamento che dice di amare il padre e la madre. Queste persone sembrano
molto osservanti, ma lo sono solamente all’esterno. Nel loro cuore, rimangono
lontani da Dio! Come dice il canto: “Il suo nome è Gesù Cristo ed ha fame, e vive
sui marciapiedi. E la gente quando passa davanti, a volte, non si ferma, perché
teme di arrivare tardi in Chiesa!” Al tempo di Gesù, la gente, nella sua saggezza,
non era d’accordo con tutto ciò che si insegnava. Sperava che, un giorno, il Messia
venisse ad indicare un altro cammino per raggiungere la purezza. In Gesù questa
speranza diventa realtà.
Martedì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Quale splendida immagine dell’uomo ci dà il racconto della Genesi! L’uomo creato signore di tutta la terra, al quale Dio dà il dominio, che Dio incoraggia a essere fecondo, a moltiplicarsi, a riempire la terra e a soggiogarla. Quanto rispetto per l’uomo, quanta fierezza anche è espressa in queste pagine! il salmo responsoriale dice la stessa cosa: “Di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi”.
E bene ripensare a queste splendide pagine della Bibbia, perché troppe volte siamo tentati di diminuire l’uomo, in un modo o nell’altro. Dio invece ha ambizioni per l’uomo, lo vuole grande, lo vuole glorioso. Dio non è un padrone meschino, invidioso, non vuoi tenere per sé la sua potenza: Dio vuoi dare, e dare molto. “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”; come è possibile una partecipazione così ampia? “E domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. “L’uomo domini”, dice Dio! Dobbiamo avere questa idea di Dio: Dio dà generosamente, vuoi dare sempre di più, ha grandi disegni sull’uomo, non vuole che egli si immiserisca in piccole cose.
Lo vediamo anche nel Vangelo. Gesù si oppone al tentativo di diminuire l’uomo costringendolo in un formalismo, in un legalismo piccolo, meschino, che dà grande importanza a cose che non ne hanno, che sono indifferenti, trasformando la religione in qualcosa di esterno, privo di valore davanti a Dio.
Ogni cosa deve essere al posto giusto. Se una piccola cosa ha piccola importanza, non bisogna drammatizzarla; non bisogna trovare scandalo in una cosa che è piccola in se stessa. E’ piccola e deve rimanere piccola.
Sono le cose importanti che fanno l’uomo grande, nella fedeltà, certamente, ai comandamenti di Dio, che non vuole che l’uomo sminuisca se stesso ma sia veramente un uomo cosciente, libero, amante del bene. Gesù insiste sui comandamenti importanti per l’uomo. “Onora tuo padre e tua madre”, questo è un comando importante, proprio perché onora l’uomo: dà onore al padre e alla madre, dà onore anche al figlio che agisce così verso i suoi genitori. Le piccole cose che sono tradizioni umane, che possono cambiare col cambiare dei tempi, non possono sovrapporsi al comandamento di Dio. “Onora tuo padre e tua madre” significa essere un uomo che rispetta l’uomo e tutte le relazioni umane. E l’egoismo umano che cerca pretesti per essere infedele alla parola di Dio e infedele alla grande vocazione dell’uomo. Chiediamo al Signore che ci dia di essere fieri della vocazione umana e ci comunichi il sentimento profondo della nostra grandezza e della sua ambizione per ogni uomo.
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Prima lettura | |||
Gen 1,20-2,4 Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza. |
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Salmo responsoriale | |||
Sal 8 | |||
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Mc 7,1-13 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini. |
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IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 09 Febbraio 2021
Sant’ APOLLONIA Vergine e martire
Alessandria d’Egitto, † 249 ca.
La sua morte è narrata nella “Historia ecclesiastica” di Eusebio di Cesarea, che riporta una lettera di san Dionigi di Alessandria, testimone dei fatti inerenti la cattura e l’uccisione di Apollonia. Ad Alessandria nell’anno 248 scoppiò una persecuzione popolare contro i cristiani: in uno degli attacchi venne presa anche Apollonia, anziana vergine, impegnata nell’opera di diffusione del Vangelo nella sua città. Le strapparono i denti e accesero un fuoco minacciandola di gettarla…
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San RINALDO DI NOCERA UMBRA Vescovo
† Nocera Umbra, 9 febbraio 1217
Era nato da famiglia di alto rango, destinato, quindi, a posti di comando e a ricevere un’istruzione elevata. Ma intorno ai vent’anni decise che il suo destino sarebbe stato diverso rinunciando a tutti i propri averi a favore di una vita eremitica sul monte Serrasanta, già conosciuto come luogo di romitaggio. Sentì però la necessità di essere guidato in questo percorso spirituale ed entrò quindi nel monastero di Fonte Avellana, del quale fu anche priore. Nel 1213 fu chiamato…
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Santi MARTIRI DI ALESSANDRIA D’EGITTO
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Santi PRIMO E DONATO Martiri in Africa
† 361 circa
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