+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 15,12-17
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
• Giovanni 16,12: Ancora ho molte cose da dire. Il vangelo di oggi comincia con questa frase: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”. In queste parole di Gesù appaiono due cose. Il clima d’addio che marcava l’ultima cena, e la preoccupazione di Gesù, il fratello maggiore, con i suoi fratelli minori che tra breve rimarranno senza la sua presenza. Il tempo che rimaneva era poco. Tra breve Gesù sarà preso. L’opera iniziata era incompleta. I discepoli erano appena all’inizio dell’apprendistato. Tre anni sono molto pochi per cambiare vita e per cominciare a vivere e a pensare ad una nuova immagine di Dio. La formazione non era terminata. Mancava molto, e Gesù aveva ancora molte cose da insegnare e trasmettere. Ma lui conosce i suoi discepoli. Non sono tra i più intelligenti. Non sopporterebbero di conoscere già tutte le conseguenze e le implicazioni del discepolato. Rimarrebbero scoraggiati. Non sarebbero capaci di sopportarlo.
• Giovanni 16,13-15: Lo Spirito Santo darà il suo aiuto. “Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.” Questa affermazione di Gesù rispecchia l’esperienza delle prime comunità. Nella misura in cui cercavano di imitare Gesù, cercando di interpretare ed applicare la sua Parola alle varie circostanze della loro vita, sperimentavano la presenza e la luce dello Spirito. E questo avviene fino ad oggi nelle comunità che cercano di incarnare la parola di Gesù nelle loro vite. La radice di questa esperienza sono le parole di Gesù: “Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà”.
• L’azione dello Spirito Santo nel Vangelo di Giovanni. Giovanni usa molte immagini e simboli per dimostrare l’azione dello Spirito Santo. Come nella creazione (Gen 1,1), così lo Spirito scese su Gesù “sotto forma di colomba, venuta dal cielo” (Gv 1,32). E’ l’inizio della nuova creazione! Gesù parla le parole di Dio e ci comunica lo Spirito, senza misura (Gv 3,34). Le sue parole sono Spirito e Vita (Gv 6,63). Quando Gesù dà il suo addio, disse che avrebbe mandato un altro consolatore, un altro difensore, che rimaneva con noi. E’ lo Spirito Santo (Gv 14,16-17). Per la sua passione, morte e risurrezione, Gesù conquistò il dono dello Spirito per noi. Per il battesimo tutti noi riceviamo questo stesso Spirito di Gesù (Gv 1,33). Quando apparvero gli apostoli, soffiò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo!” (Gv 20,22). Lo Spirito è come l’acqua che sgorga dal di dentro delle persone che credono in Gesù (Gv 7,37-39; 4,14). Il primo effetto dell’azione dello Spirito in noi è la riconciliazione: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (Gv 20,23). Lo Spirito che Gesù ci comunica ha un’azione multipla: consola e protegge (Gv 14,16), comunica la verità (Gv 14,17; 16,13), fa ricordare ciò che Gesù insegnò (Gv 14,26); darà testimonianza di Gesù (Gv 15,26); manifesta la gloria di Gesù (Gv 16,14); convincerà il mondo riguardo al peccato, alla giustizia (Gv 16,8). Lo Spirito ci viene dato per poter capire il significato pieno delle parole di Gesù (Gv 14,26; 16,12-13). Animati dallo Spirito di Gesù possiamo adorare Dio in qualsiasi luogo (Gv 4,23-24). Qui si realizza la libertà dello Spirito di cui parla San Paolo: “Dove c’è lo Spirito del Signore, lì c’è libertà” (2Cor 3,17).
Venerdì della V settimana di Pasqua
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
Nell’antichità, l’amicizia era stimata al di sopra di ogni cosa. Era considerata qualcosa di raro, di cui poteva godere solo l’uomo virtuoso ed educato, in quanto era vista come il più spirituale di ogni tipo di amore.
A differenza dell’amore erotico, in cui gli amanti si amano ponendosi l’uno di fronte all’altro, gli amici si tengono l’uno di fianco all’altro, mirando alla stessa meta o avendo un interesse comune: il vero, il bene, il bello (C. S. Lewis). Ciò che unisce i veri amici è la verità espressa in una vita virtuosa.
Cristo ha chiamato “amici” i suoi discepoli a lui più vicini solo alla fine della sua vita, dopo aver fatto loro conoscere tutto ciò che aveva sentito dal Padre, dopo aver rivelato la verità a coloro che egli aveva scelto. Per provare che non esiste amore più grande del suo, egli ha offerto la propria vita per i suoi amici. Di conseguenza, ciò che era raro nell’antichità, è comune nella Chiesa, in cui uomini e donne conoscono e vivono la verità.
Tale verità distrugge ogni barriera sociale, culturale o razziale; unisce i cuori e gli spiriti che cercano di conoscere e di vivere quella verità, che è la nostra fede.
Così nella Chiesa cattolica, come nella vera amicizia, uomini e donne provenienti dagli ambienti più diversi possono amarsi davvero, come ci ha amati Cristo.
Antifona d’ingresso L’Agnello immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza e sapienza e forza e onore. Alleluia. (Ap 5,12) |
Colletta Donaci, o Padre, di uniformare la nostra vita al mistero pasquale che celebriamo nella gioia, perché la potenza del Signore risorto ci protegga e ci salvi. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
At 15,22-31
E’ parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. Parola di Dio |
Ti loderò fra i popoli, Signore.
Saldo è il mio cuore, o Dio, Ti loderò fra i popoli, Signore, |
Canto al Vangelo (Gv 15,15) Alleluia, alleluia. Vi ho chiamato amici, dice il Signore, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Alleluia. |
Vangelo |
Gv 15,12-17
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Dio si manifesta nella storia della Chiesa per mezzo delle decisioni dei successori degli apostoli, prese sotto l’impulso dello Spirito. Preghiamo con fiducia, dicendo: Rendici docili allo Spirito, Signore. |
– Per la Chiesa intera, perchè sia sempre più docile ad attuare le decisioni del concilio Vaticano II, per viverne lo spirito più autentico. Preghiamo.
– Per tutti i vescovi delle nostre Chiese particolari e per il vescovo di Roma che presiede nella carità alla Chiesa universale, perchè siano umili strumenti dello Spirito Santo nel percepire il senso di fede dei loro fedeli. Preghiamo.
– Per tutti i discepoli di Cristo, perchè vivano nell’amicizia con lui impegnandosi ad una concreta comunione fraterna nella società. Preghiamo.
– Per i giovani che il Signore chiama alla vita consacrata, perchè rispondano con gioia e portino frutti abbondanti di santità per il bene della Chiesa e del mondo. Preghiamo.
– Per noi che siamo stati scelti a collaborare alla crescita del regno di Dio nel mondo, perchè verifichiamo l’efficienza del nostro operato non dal successo umano, ma dai frutti della carità. Preghiamo.
– Per le nuove Chiese del terzomondo. Preghiamo.
– Per chi sta spendendo la vita per i fratelli. Preghiamo.
O Signore, che ci hai chiamato amici perchè partecipiamo al dono della tua vita, rendici capaci di corrispondere a questa tua amicizia con una maggiore generosità nell’amare te e i nostri fratelli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. |
Oppure:
O Padre, che dal cuore aperto del tuo Figlio
hai fatto scaturire sangue e acqua,
segno dei sacramenti della redenzione,
accetta le offerte che ti presentiamo
e colmaci della ricchezza inesauribile dei tuoi doni.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE V Cristo sacerdote e vittima |
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi,
e donandosi per la nostra redenzione
divenne altare, vittima e sacerdote.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo…
Antifona di comunione Il Cristo crocifisso è risorto dai morti e ci ha redenti. Alleluia. |
Oppure:
“Voi siete miei amici,
se farete ciò che io vi comando”,
dice il Signore. Alleluia. (Gv 15,14)
Oppure:
O Padre, che nutri alla tua mensa
coloro che confidano nel tuo amore,
guidaci nella via dei tuoi comandamenti
fino alla Pasqua eterna del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.
I santi del 09 Maggio 2018
————————————————–
San PACOMIO Abate
Alto Egitto, 287 – 347
Nacque nell’Alto Egitto, nel 287, da genitori pagani. Arruolato a forza nell’esercito imperiale all’età di vent’anni, finì in prigione a Tebe con tutte le reclute. Protetti dall’oscurità, la sera alcuni cristiani recarono loro un po’ di cibo. Il gesto degli sconosciuti commosse Pacomio, che domandò loro chi li spingesse a far questo. «Il Dio del cielo» fu la…
www.santiebeati.it/dettaglio/52450
San GIUSEPPE DO QUANG HIEN Martire
m. 1840
www.santiebeati.it/dettaglio/52490
Sant’ ISAIA Profeta
n. 770 a.C. circa
www.santiebeati.it/dettaglio/60950