Dove : Subiaco
Vivere la spiritualità della contemplazione a stretto contatto con l’espressione più bella del creato, la natura . Subiaco, a pochi km da Roma rappresenta una cornice ideale per il viaggiatore che vuole, vivere l’ esperienza fantastica di un viaggio da ricordare, senza andare lontano, senza macinare tanti kilometri. Con un’ora di macchina si è catapultati nella natura verdeggiante dei monti Simbruini. Subiaco situato nell’alta valle dell’Aniene, pittoresco borgo medievale, costruito a scalinata su una rupe rocciosa che domina la valle alla destra del fiume, è centro di interesse religioso e artistico, nonché turistico. All’uscita del fiume dalla selvaggia gola calcarea si trovano i monasteri benedettini del Sacro Speco e di Santa Scolastica. Ideale anche per una gita domenicale fuori porta.
Come andare : in auto
E consigliabile l’ auto per avere la possibilità di visitare gli interessanti e bellissimi borghi della valle dell’Aniene e per raggiungere i punti panoramici più suggestivi.
Cosa vedere: Monasteri Benedettini del Sacro Speco e di Santa Scolastica.
Il monastero di S. Scolastica è il primo che si incontra proveniendo da Subiaco. Fondato nel 520, è il più antico monastero benedettino d’Italia e del mondo.Il nome primitivo era monastero di San Silvestro, poi, alla fine del IX secolo, monastero e chiesa furono intitolati ai Santi Benedetto e Scolastica poi solo Santa Scolastica per distinquerlo dal sacro Speco intitolato a San Benedetto.la facciata è stata ricostruita dopo i bombardamenti del 1944; sul portone d’ingresso spiccano in altorilievo il motto benedettino “Ora et labora” e la parola “Pax”, concetti fondamentali della regola dei monaci. Il Monastero del Sacro Speco è posto più a monte ed è stato costruito attorno alle due grotte che si aprono sul fianco del monte Taleo all’interno delle quali Benedetto si ritirò negli anni precedenti il 497. il monastero del Sacro Speco si è sviluppato lungo il fianco del monte mediante la sovrapposizione di ambienti a partire dalle due grotte abitate da Benedetto. Quella inferiore è denominata Grotta dei Pastori in quanto in questo ambiente il santo riceveva la visita dei fedeli mentre la seconda posta più in alto “il Sacro Speco” (o Santa Grotta) fu la grotta dove S. Benedetto trascorse tre anni di vita eremitica.La prima chiesa in muratura, che racchiudeva le due grotte del Taleo fu edificata solo nel sec. XI per volere dell’abate Umberto. La vita monastica in forma organizzata vi iniziò nel 1200 circa e consacrata probabilmente nel 1224, alla presenza di Francesco d’Assisi che in quel tempo si trovava a Subiaco. Il monastero com’è attualmente visibile fu costruito nella seconda metà del sec. XIII dagli abati Enrico e Bartolomeo. Si giunge al Sacro Speco attraverso una scalinata circondata da un boschetto di lecci. Sulla porticina gotica che introduce al loggiato si trova una croce a mosaico del XIII secolo; in fondo si raggiunge una porta con affreschi del XV secolo di scuola umbra e si accede alla Sala del Capitolo Vecchio, ricca di dipinti della scuola del Perugino, risalenti alla prima metà del XVI secolo. Si accede dunque alla Chiesa superiore ricca di affreschi della scuola senese. Scendendo i gradini davanti all’altare maggiore si raggiunge la Chiesa inferiore, a due piani. Le pareti sono ricoperte di pitture della scuola popolare romana, in gran parte opera del Magister Conxolus, artista del secolo XIII. Dalla Chiesa inferiore si accede al Sacro Speco (o Santa Grotta) dove si può ammirare la statua di San Benedetto nella grotta,dove la roccia nuda richiama alla riflessione e alla preghiera. Una scala a chiocciola conduce alla cappella di San Gregorio,Dalla cappella di San Gregorio si scende lungo la Scala Santa, entrando alla cappella della Madonna e da questa si scende ancora verso la Grotta dei Pastori, dove S. Benedetto impartiva lezioni di dottrina cristiana ai pastori.
Particolarità 1:
Il monastero di Santa Scolastica nei secoli XIV e XV registrò una forte presenza di monaci europei, soprattutto dalla Germania e da questa giunsero verso il 1463 due monaci stampatori che istallarono la prima tipografia italiana.E ancora in questo Monastero è presente una attrezzata foresteria dove i pellegrini possono trovare alloggio e vitto A Subiaco tutti coloro che desiderano sospendere periodicamente il ritmo frenetico della vita e ritrovare se stessi nel silenzio e nella pace, possono fare tale esperienza, condividendo con i monaci la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la mensa eucaristica.
Particolarità 2 :
Nerone nel 54 d.C. si fece costruire in questo luogo ameno, boscoso, fresco e ricco di acque quella che doveva essere la sua Villa di Caccia . Fece anche formare, con appositi sbarramenti del fiume Aniene, tre laghi artificiali, in ciò favorito dal restringersi della gola dei Monti Simbruini (da qui il nome dei Simbruina Stagna). Lo stesso nome di Subiaco (Sublaqueum) derivò dalla collocazione di questo abitato a valle dei laghi neroniani. I tre laghi artificiali, ridotti a due nel periodo medievale, scomparvero definitivamente nel 1305 a causa di una piena che provocò il crollo dell’ultima diga (sembra che il disastro fosse imputabile all’imprudenza di due monaci che ne scalzarono alcune pietre).