+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 4,43-54
Va’, tuo figlio vive.
RIFLESSIONE
• Gesù era uscito dalla Galilea, e si dirigeva verso la Giudea, per arrivare fino a Gerusalemme in occasione della festa (Gv 4,45) e, passando per la Samaria, si dirigeva di nuovo verso la Galilea (Gv 4,3-4). Ai giudei osservanti era proibito passare per la Samaria, e non potevano nemmeno parlare con i samaritani (Gv 4,9). A Gesù non importano queste norme che impediscono l’amicizia e il dialogo. Rimase vari giorni in Samaria e molta gente si convertì (Gv 4,40). Dopo ciò si decise a ritornare in Galilea.
• Giovanni 4,43-46ª: Il ritorno verso la Galilea. Pur sapendo che la gente di Galilea guardava verso di lui con un certo riserbo, Gesù volle ritornare alla sua terra. Probabilmente Giovanni si riferisce alla brutta accoglienza che Gesù riceverà a Nazaret della Galilea.
Gesù stesso aveva detto: “Nessun profeta è ben accetto in patria” (Lc 4,24). Però ora, dinanzi all’evidenza dei segnali di Gesù, i galilei cambiarono la loro opinione e lo accolsero bene. Gesù ritorna a Cana, dove aveva operato il primo “segnale” (Gv 2,11).
• Giovanni 4,46b-47: La richiesta di un funzionario del re. Si tratta di un pagano. Poco prima, nella Samaria, Gesù aveva parlato con una samaritana, persona eretica secondo i giudei, a cui Gesù rivelerà la sua condizione di messia (Gv 4,26). Ed ora, in Galilea, lui riceve un pagano, funzionario del Re, che cercava aiuto per il figlio malato. Gesù non si limita alla sua razza, né alla sua religione. E’ ecumenico ed accoglie tutti.
• Giovanni 4,48: La risposta di Gesù al funzionario. Il funzionario voleva che Gesù andasse con lui fino alla sua casa per curare il figlio. Gesù risponde: “Se voi non vedete segnali e prodigi voi non credete!” Risposta dura e strana. Perché Gesù risponde così? Qual era il difetto della richiesta del funzionario? Cosa voleva raggiungere Gesù con questa risposta? Gesù vuole insegnare come deve essere la fede. Il funzionario del re crederebbe solo se Gesù fosse con lui fino alla sua casa. Lui voleva vedere Gesù che curava. In definitiva, questo è l’atteggiamento normale di tutti noi. Noi non ci rendiamo conto della deficienza della nostra fede.
• Giovanni 4,49-50: Il funzionario ripete la richiesta e Gesù ripete la risposta. Malgrado la risposta di Gesù, l’uomo non tace e ripete la stessa richiesta: “Signore, scendi prima che il mio bambino muoia!” Gesù continua nella sua posizione. Non risponde alla richiesta e non va a casa con l’uomo e gli ripete la stessa risposta, ma formulata in modo diverso: “Vai! Tuo figlio è vivo!” Sia nella prima risposta come pure nella seconda risposta, Gesù chiede fede, molta fede. Chiede che il funzionario creda che il figlio è già curato. Ed il vero miracolo avviene! Senza vedere nessun segnale, né nessun prodigio, l’uomo crede nella parola di Gesù e ritorna a casa. Non deve essere stato facile. Questo è il vero miracolo della fede; credere senza nessun’altra garanzia, eccetto la Parola di Gesù. L’ideale è credere nella parola di Gesù, anche senza vedere (cf Gv 20,29).
• Giovanni 4,51-53: Il risultato della fede nella parola di Gesù. Quando l’uomo va verso la sua casa, gli impiegati lo vedono e gli corrono incontro per dirgli che il figlio era guarito. Lui si informò sull’ora in cui era guarito e scoprì che era esattamente l’ora in cui aveva detto: “Tuo figlio vive!” Lui ebbe la conferma della sua fede.
• Giovanni 4,54: Un riassunto da parte di Giovanni, l’evangelista. Giovanni termina dicendo: “Questo fu il secondo segnale che Gesù fece”. Giovanni preferisce parlare di segnale e non di miracolo. La parola segnale evoca qualcosa che io vedo con gli occhi, ma il cui senso profondo solo la fede mi fa scoprire. La fede è come i Raggi X: fa scoprire ciò che ad occhio nudo non si vede.
PER UN CONFRONTO PERSONALE
• Come vivi la tua fede? Hai fiducia nella parola di Gesù o solo credi ai miracoli ed alle esperienze sensibili?
• Gesù accoglie le persone eretiche e straniere. Ed io, come mi relaziono con le persone?
Lunedì della IV settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Nel Vangelo di oggi ci viene detto chiaramente che nessun profeta è rispettato né onorato nel proprio paese. Da un punto di vista letterario, il “paese natale” di Gesù è Nazaret, un villaggio della Galilea poco conosciuto. Per questo motivo Giovanni insiste su questa osservazione, per sottolineare la testimonianza missionaria di Gesù. Gesù è stato inviato al popolo di Giudea, il cui centro religioso era Gerusalemme, tuttavia non vi fu ricevuto (Gv 1,11).
La salvezza, la redenzione per mezzo della fede va molto al di là dei privilegi legati alla razza e ad ogni altro particolarismo. Gesù, dunque, ha svolto la sua attività non soltanto in Galilea ma anche nelle regioni pagane. E, in questo brano di Vangelo, il mondo pagano è rappresentato dal funzionario di Cafarnao, che non è ebreo. Egli, pagano, ha creduto alla parola di Gesù, dando prova di una fede pura e sincera che deve servirci di esempio.
In questo brano del Vangelo di san Giovanni ci viene mostrata l’importanza del dialogo tra Gesù e il funzionario e, nello stesso tempo, l’oggetto di questa conversazione: la fede. La vera fede è quella che rende possibile l’accoglienza di Gesù, quella che ci conduce al Salvatore (a Gesù). Per mezzo della fede, andiamo incontro a Dio e scopriamo il Padre e il suo amore nella nostra vita.
Quando constata la nostra fede, la nostra fiducia in lui, Gesù, per mezzo della potenza vivificante della sua parola, compie miracoli nella nostra vita. In questo brano di Vangelo, troviamo l’effetto della parola divina e la fiducia assoluta nella potenza di Gesù. Così, Gesù ha ricompensato la fede del funzionario come ricompensa la fede di ogni uomo.
Antifona d’ingresso Io confido nel Signore. Esulterò e mi rallegrerò per la tua misericordia, perché hai guardato con bontà alla mia miseria. (Sal 31,7-8) |
Colletta O Dio, che rinnovi il mondo con i tuoi sacramenti, fa’ che la comunità dei tuoi figli si edifichi con questi segni misteriosi della tua presenza e non resti priva del tuo aiuto per la vita di ogni giorno. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Is 65,17-21
Non si udranno più voci di pianto e grida di angoscia.
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore: Parola di Dio |
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, Ascolta, Signore, abbi pietà di me, |
Canto al Vangelo (Am 5,14) Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio! Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi. Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio! |
Vangelo |
Gv 4,43-54
Va’, tuo figlio vive.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli La Parola proclamata assicura che Dio ci è vicino nelle prove della vita, e muterà il nostro pianto in gioia. Confidiamo nella sua bontà che tutto può, e preghiamo con fede dicendo: Aiutaci, Padre di misericordia! |
Rinnova la fede della Chiesa e rendila attenta al nuovo, creato da te. Ti preghiamo:
Riunisci tutti i credenti nella lode del tuo nome, e nell’impegno per far rifiorire la città degli uomini. Ti preghiamo:
Spegni i roghi di guerra e di violenza che in tanti punti fanno ardere la terra e tormentano i popoli. Ti preghiamo:
Scaccia lo spettro della fame e dell’estrema indigenza che opprime tante creature. Ti preghiamo:
Aiuta i genitori a confidare in te per il futuro dei figli. Ti preghiamo:
Rianima la volontà di chi languisce nel peccato, prigioniero di scelte sbagliate, e donagli speranza. Ti preghiamo:
Illumina il nostro cuore di fronte alla croce perchè, penetrandone il mistero, accettiamo di portarla con amore. Ti preghiamo:
Signore, aiutaci a realizzare il tuo regno, ciascuno con i doni e la responsabilità da te assegnati. Te lo chiediamo perchè le Scritture abbiano compimento, e la vita nuova di Cristo, offertaci in questa mensa, cresca e fruttifichi nel tuo amore. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte Venga a noi, Signore, dall’offerta di questo sacrificio una forza di vita nuova, perché liberati da ogni compromesso col male possiamo crescere nello spirito del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI QUARESIMA IV I frutti del digiuno |
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Con il digiuno quaresimale
tu vinci le nostre passioni, elevi lo spirito,
infondi la forza e doni il premio,
per Cristo nostro Signore.
Per questo mistero si allietano gli angeli
e per l’eternità adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell’inno di lode: Santo…
Antifona di comunione “Porrò il mio spirito dentro di voi, perché camminiate secondo i mie precetti e osserviate fedelmente le mie leggi”, dice il Signore. (Ez 36,27) |
Preghiera dopo la comunione O Dio, nostro Padre, questo tuo sacramento rinnovi e santifichi la nostra vita e ci renda degni di possedere l’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 12 Marzo 2018
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San LUIGI ORIONE Sacerdote e fondatore
Pontecurone, Alessandria, 23 giugno 1872 – Sanremo, Imperia, 12 marzo 1940
Nacque a Pontecurone nella diocesi di Tortona, il 23 giugno 1872. A 13 anni entrò fra i Frati Minori di Voghera. Nel 1886 entrò nell’oratorio di Torino diretto da san Giovanni Bosco. Nel 1889 entrò nel seminario di Tortona. Proseguì gli studi teologici, alloggiando in una stanzetta sopra il duomo. Qui ebbe l’opportunit…
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San CORMAN DI IONA Prete
VII sec.
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Sant’ INNOCENZO I Papa
sec. IV – Roma, 28 luglio 417
(Papa dal 22/12/401 al 12/03/417)Nativo di Albano, dovette affrontare molte invasioni di barbari di Alarico e Atalulfo, che saccheggiarono due volte Roma. Condannò l’eresia di Pelagio.Successe a papa Bonifacio I nel 401, in una situazione storica assai difficile per la calata in Italia dei Goti. Tentò di salvare Roma concludendo una tregua con Alarico e acce…
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