Oggi ha inizio il nuovo anno liturgico e i Vangeli che ascolteremo in queste quattro domeniche che precedono la grande festa del Natale sono scritte dall’ Evangelista Matteo.
Matteo è colui che scrive il Vangelo per proporlo alla comunità degli ebrei che, dopo la Resurrezione di Gesù, hanno creduto in Cristo e sono diventati cristiani. Illustra loro, quindi, come Dio da sempre abbia amato l’umanità e come abbia mantenuto la propria promessa di salvarla, facendo nascere in mezzo a noi suo figlio, Gesù.
Una promessa fatta fin dall’inizio dei tempi e alla quale hanno creduto tutti gli antichi padri e profeti, che nel corso dei secoli hanno esortato e guidato il popolo ebraico, proprio nell’attesa della venuta del Messia.
Ecco perché ci condurrà in questo cammino d’Avvento, un albero genealogico, le cui radici indicano l’inizio della storia fra Dio e gli uomini e il cui punto più alto, al termine dei rami, possa diventare la culla di Gesù che nasce.
Il nostro cammino d’Avvento si intitola Una promessa che si realizza: Dio ha preso un impegno con noi, con tutta l’umanità. Vuole stare per sempre con noi e ha realizzato il suo progetto grazie a Gesù.