La Quaresima iniziata con il Mercoledì delle Ceneri, si conclude con il Giovedì Santo.
Con la messa vespertina “in Coena Domini” inizia il Triduo pasquale: Passione, Morte e Risurrezione di Gesù in una unica celebrazione.
La Messa in “Coena Domini”, cioè la “Cena del Signore”. Il Vangelo di Giovanni racconta la lavanda dei piedi: Gesù «avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine», e mentre il diavolo già aveva messo nel cuore di Giuda, il proposito di tradirlo, Gesù si alzò da tavola, depose le vesti e preso un asciugatoio se lo cinse attorno alla vita, versò dell’acqua nel catino e con un gesto inaudito, perché riservato agli schiavi ed ai servi, si mise a lavare i piedi degli Apostoli, asciugandoli poi con l’asciugatoio di cui era cinto.
La lavanda dei piedi era un dovere dello schiavo verso il padrone, della moglie verso il marito, del figlio verso il padre. Quando fu il turno di Simon Pietro, questi si oppose al gesto di Gesù: “Signore tu lavi i piedi a me?” e Gesù rispose: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo”. Questa lavanda è una delle più grandi lezioni che Gesù dà ai suoi discepoli, perché dovranno seguirlo sulla via della generosità totale nel donarsi, non solo verso le abituali figure, ma anche verso tutti i fratelli nell’umanità, anche se considerati inferiori nei propri confronti. Dopo la lavanda Gesù si rivestì e tornò a sedere fra i dodici apostoli “In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà”, dice Gesù. Parole alle quali gli apostoli reagiscono sgomenti e in varie tonalità gli domandano chi fosse, lo stesso Giovanni il discepolo prediletto, poggiandosi con il capo sul suo petto, in un gesto di confidenza, domandò: “Signore, chi è?”. E Gesù commosso rispose: “È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò” e intinto un boccone lo porse a Giuda, dicendogli: “Quello che devi fare, fallo al più presto”; fra lo stupore dei presenti che continuarono a non capire, mentre Giuda, preso il boccone si alzò, ed uscì nell’oscurità della notte.