+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 3,31-36
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
Riflessione
• Nel mese di gennaio abbiamo meditato Giovanni 3,22-30, che ci mostra l’ultima testimonianza di Giovanni Battista nei riguardi di Gesù. Era una risposta data da lui ai suoi discepoli, e nella quale riafferma che lui, Giovanni, non è il Messia, bensì il suo precursore (Gv 3,28). In quella occasione, Giovanni disse quella frase così bella che riassume la sua testimonianza: “E’ necessario che lui cresca e che io diminuisca!” Questa frase è il programma di tutti coloro che vogliono seguire Gesù.
• I versi del vangelo di oggi sono, nuovamente, un commento dell’evangelista per aiutare le comunità a capire meglio tutta la portata delle cose che Gesù fece ed insegnò. Abbiamo qui un’altra indicazione di quei tre fili di cui abbiamo parlato prima.
• Giovanni 3,31-33: Un ritornello che si ripete sempre. Lungo il vangelo di Giovanni, molte volte appare il conflitto tra Gesù ed i giudei che contestano le parole di Gesù. Gesù parla a partire da ciò che ode dal Padre. Lui è trasparenza totale. I suoi avversari, non aprendosi a Dio e perché si afferrano alle proprie idee qui sulla terra, non sono capaci di capire il significato profondo delle cose che Gesù vive, fa e dice. In definitiva, è questo il malinteso che spinge i giudei a prendere e condannare Gesù.
• Giovanni 3,34: Gesù ci dà lo Spirito senza misura. Il vangelo di Giovanni usa molte immagini e simboli per significare l’azione dello Spirito. Come nella creazione (Gen 1,1), così lo Spirito scende su Gesù “come una colomba, venuta dal cielo” (Gv 1,32). E’ l’inizio della nuova creazione! Gesù ripete le parole di Dio e ci comunica lo Spirito senza misura (Gv 3,34). Le sue parole sono Spirito e vita (Gv 6,63). Quando Gesù sta per lasciare questa terra, dice che manderà un altro consolatore, un altro difensore, perché rimanga con noi (Gv 14,16-17). Per la sua passione, morte e risurrezione Gesù conquista il dono dello Spirito per noi. Attraverso il battesimo tutti noi riceviamo questo stesso Spirito di Gesù (Gv 1,33). Quando appare agli apostoli, soffia su di loro e dice: “Ricevete lo Spirito Santo!” (Gv 20,22). Lo Spirito è come l’acqua che scaturisce dalle persone che credono in Gesù (Gv 7,37-39; 4,14). Il primo effetto dell’azione dello Spirito in noi è la riconciliazione: “A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (Gv 20,23). Lo Spirito ci viene dato per ricordare e capire il significato pieno delle parole di Gesù (Gv 14,26; 16,12-13). Animati dallo Spirito di Gesù possiamo adorare Dio in qualsiasi luogo (Gv 4,23-24). Qui si compie la libertà dello Spirito di cui parla San Paolo: “Dove c’è lo Spirito del Signore, lì c’è libertà” (2Cor 3,17).
• Giovanni 3,35-36: Il Padre ama il figlio. Riafferma l’identità tra il Padre e Gesù. Il Padre ama il figlio e pone tutto nella sua mano. San Paolo dirà che in Gesù abita la pienezza della divinità (Col 1,19; 2,9). Per questo, chi accetta Gesù e crede in Gesù ha la vita eterna, poiché Dio è vita. Chi non accetta di credere in Gesù lui stesso si colloca fuori.
Sant’Atanasio
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Il Vangelo presenta in modo molto realistico le difficoltà dei testimoni della fede: per questo lo si legge nella festa di sant’Atanasio, quattro volte esiliato, costretto a fuggire e a nascondersi proprio per la sua fede nella divinità di Gesù. Gesù Figlio di Dio non è al nostro livello, ci è infinitamente superiore, in un modo che possiamo appena intravedere nel racconto della trasfigurazione, e accettare nella fede. Ma nella storia della Chiesa sorgono ogni tanto uomini che vogliono ridurre Gesù alla misura umana, alla nostra statura di creature. Così è accaduto ai tempi di sant’Atanasio, con l’eresia di Ario, affermante che Gesù era semplicemente un uomo, grande, santo, adottato da Dio, ma non Figlio di Dio. E molti, anche vescovi, anche imperatori, accettavano questa teoria, perché è più facile, non esige l’adesione ad un mistero ineffabile, incomprensibile.
Atanasio difese questa verità di fede: è un mistero da cui dipende la nostra salvezza, perché se Gesù non è Figlio di Dio, noi non siamo né redenti né salvati, essendo la salvezza opera di Dio. Certo è una esistenza travagliata, una condizione penosa quella del fedele, e in più senza nessuna evidenza di vittoria. E’ difficile credere che Gesù abbia vinto il mondo quando si subiscono persecuzioni. Ma la vittoria non ci può essere senza lotta, senza essere passati attraverso la passione del Signore. Crediamo nel mistero “totale” di Gesù: il mistero di una morte sfociata nella risurrezione. Un cristiano non può meravigliarsi troppo di essere, come Gesù, perseguitato, perché solo a queste condizioni si giunge alla vittoria della fede.
Che cosa significa “vittoria della fede”? Significa continuare a credere, nelle tribolazioni, che Dio ci ama e ci prova per un maggiore bene.
Antifona d’ingresso Il Signore gli ha aperto la bocca in mezzo alla sua Chiesa; lo ha colmato dello Spirito di sapienza e d’intelletto; lo ha rivestito di un manto di gloria. Alleluia. (cf. Sir 15,5) |
Colletta Dio di infinita sapienza, che hai suscitato nella tua Chiesa il vescovo sant’Atanasio, intrepido assertore della divinità del tuo Figlio, fa’ che per la sua intercessione e il suo insegnamento cresciamo sempre nella tua conoscenza e nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
At 5,27-33
Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, [il comandante e gli inservienti] condussero gli apostoli e li presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote li interrogò dicendo: «Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, avete riempito Gerusalemme del vostro insegnamento e volete far ricadere su di noi il sangue di quest’uomo». Parola di Dio |
Ascolta, Signore, il grido del povero.
Benedirò il Signore in ogni tempo, Il volto del Signore contro i malfattori, Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, |
Canto al Vangelo (Gv 20,29) Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto. Alleluia. |
Vangelo |
Gv 3,31-36
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli L’amore del Padre, che ha dato in mano ogni cosa al Figlio per renderlo testimone della sua Parola, ci è comunicato già nella professione di fede pasquale. Così preghiamo con fiducia: Ravviva la nostra fede, Dio di amore.- Per tutti i credenti in Cristo, perchè la loro fede sia una vera testimonianza dell’amore del Padre per il Figlio e del dono del suo Spirito. Preghiamo. – Per coloro che aderiscono a religioni monoteistiche, perchè la luce dello Spirito apra il loro cuore a riconoscere l’unico rivelatore di Dio nel suo Figlio incarnato. Preghiamo. – Per le giovani generazioni tentate di indifferenza religiosa o di apostasia, perchè sappiano rivolgersi a colui che Dio ha mandato. Preghiamo. – Per la nostra comunità, perchè traduca in opere la sua fede e, spezzando il pane dell’eucaristia, impari a condividere anche il pane terreno con chi è nell’indigenza e nel dolore. Preghiamo. – Per noi qui presenti, perchè sappiamo alimentare ogni giorno la nostra fede in Cristo come rapporto di amore verso il Padre e come accoglienza dello Spirito senza misura. Preghiamo. – Per coloro che esercitano il ministero del diaconato. Preghiamo. – Per chi non ha nessuno che gli parla di Dio. Preghiamo. O Dio misericordioso, che ci hai reso partecipi della testimonianza divina donataci dal tuo Figlio, affidandogli le tue stesse parole: Fa’ che la nostra fede diventi ogni giorno più feconda per la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo, nel ricordo annuale di sant’Atanasio, e concedi anche a noi di professare senza compromessi la verità della fede, per ricevere il premio riservato ai testimoni del Vangelo. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione “Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo”, dice il Signore. Alleluia. (Mt 28,20) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 02 Maggio 2019
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Sant’ ATANASIO Vescovo e dottore della Chiesa – Memoria
295 – 2 maggio 373
Vescovo di Alessandria d’Egitto, fu l’indomito assertore della fede nella divinità di Cristo, negata dagli Ariani e proclamata dal Concilio di Nicea (325). Per questo soffrì persecuzioni ed esili. Narrò la vita di Sant’Antonio abate e divulgò anche in Occidente l’ideale monastico….
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Sant’ ANTONINO PIEROZZI (DI FIRENZE) Vescovo
Firenze, 1389 – 2 maggio 1459
Fu domenicano a quindici anni e, divenuto sacerdote, fu priore a Cortona, a Fiesole, a Roma, a Napoli, ricoprendo nel frattempo la carica di Vicario generale dei Frati Riformati. Fondò la Societrà dei Buonomini di San Martino per i poveri bisognosi. Divenne arcivescovo di Firenze prodigandosi durante la peste. All’attività apostolica e agli incarichi di cui era gravato, unì un intenso studio e la realizzazione di opere che ebbero carattere giuridico-morale. Egli fu il primo a tenta…
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San GUISITANO Martire
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