+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 8,1-11
Riflessione
• Nel vangelo di oggi, mediteremo sull’incontro di Gesù con la donna che doveva
essere lapidata. Per la sua predicazione e per il suo modo di agire Gesù scomodava
le autorità religiose. Per questo, cercavano tutti i mezzi possibili per accusarlo ed
eliminarlo. Così, gli portano dinanzi una donna, sorpresa in flagrante adulterio. Sotto
l’apparenza di fedeltà alla legge, usano la donna per avere argomenti contro Gesù.
Anche oggi, sotto l’apparenza di fedeltà alle leggi della Chiesa, molte persone sono
emarginate: divorziati, prostitute, malati di aids, ragazze madri, omosessuali, etc.
Vediamo come reagisce Gesù:
• Giovanni 8,1-2: Gesù e la gente. Dopo la discussione sull’origine del Messia, descritta
alla fine del capitolo 7 (Gv 7,37-52), “e tornarono ciascuno a casa sua” (Gv 7,53). Gesù
non aveva casa a Gerusalemme. Per questo, si recò al Monte degli Ulivi. Lì c’era un
orto, dove era solito trascorrere la notte in preghiera (Gv 18,1). Il giorno dopo, prima
del sorgere del sole, Gesù si trovava di nuovo nel tempio. La gente veniva molto vicino
per poterlo ascoltare. Loro si sedevano per terra, attorno a Gesù e lui insegnava loro.
Cosa insegnava Gesù? Doveva essere molto bello perché la gente veniva prima del
sorgere del sole per ascoltarlo!
• Giovanni 8,3-6a: Gli scribi preparano un’imboscata. Improvvisamente, arrivano scribi
e farisei, con una donna sorpresa in flagrante adulterio. La mettono in mezzo al
circolo. Secondo la legge, la donna avrebbe dovuto essere lapidata (Lv 20,10; Dt
22,22.24). Loro chiedono: “Qual è la tua opinione?” Era una trappola. Se Gesù avesse
detto: “Applicate la legge”, loro avrebbero detto “Non è così buono come sembra,
perché ha detto di uccidere la povera donna!” Se avesse detto: “Non l’uccidete”,
avrebbero detto: “Non è così buono come sembra, perché non osserva nemmeno la
legge!” Sotto l’apparenza di fedeltà a Dio, loro manipolano la legge usando la persona
della donna per poter accusare Gesù.
• Giovanni 8,6b-8: Reazione di Gesù: scrive in terra. Sembrava una strada senza uscita.
Ma Gesù non si spaventa, né si innervosisce. Anzi, il contrario. Con calma, come chi
domina la situazione, si inclina e comincia a scrivere in terra con il dito. Sono gli
avversari che si innervosiscono. Loro insistono e vogliono che Gesù dia la sua
opinione. Allora Gesù si alza e dice: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra!” Ed
inclinatosi di nuovo ritorna a scrivere in terra. Gesù non discute la legge. Ma cambia
l’obiettivo del giudizio. Invece di permettere che loro pongano la legge al di sopra
della donna per condannarla, chiede loro di esaminarsi alla luce di ciò che la legge
esige da loro. L’azione simbolica dello scrivere in terra chiarisce tutto. La parola della
Legge di Dio ha la sua consistenza. Una parola scritta per terra non ha consistenza.
La pioggia e il vento la portano via. Il perdono di Dio toglie il peccato identificato e
denunciato dalla legge.
• Giovanni 8,9-11: Gesù e la donna. Il gesto e la risposta di Gesù mettono a terra gli
avversari. I farisei e gli scribi si ritirano pieni di vergogna, uno dopo l’altro,
cominciando dai più anziani. Avviene il contrario di quanto si aspettavano. La
persona condannata dalla legge non era la donna, bensì loro che credevano di essere
fedeli alla legge. Alla fine, Gesù rimane solo con la donna in mezzo al circolo. Gesù si
alza e la guarda: “Donna, dove stanno? Nessuno ti ha condannato!” Lei risponde:
“Nessuno, Signore!” E Gesù: “Nemmeno io ti condanno! Vai e d’ora in poi non peccare
più!”
• Gesù non permette che qualcuno usi la legge di Dio per condannare il fratello o la
sorella quando la persona stessa che condanna è peccatore o peccatrice. Questo
episodio, migliore di qualsiasi altro insegnamento, rivela che Gesù è la luce che fa
brillare la verità. Lui fa apparire ciò che esiste nel segreto delle persone, nel più intimo
di ognuno di noi. Alla luce della sua parola, coloro che sembravano i difensori della
legge, si rivelano pieni di peccato e loro stessi lo riconoscono, e se ne vanno,
cominciando dai più anziani. E la donna, considerata colpevole e meritevole della
pena di morte, rimane in piedi davanti a Dio, assolta, redenta e recupera la sua
dignità (cf. Gv 3,19-21).
Lunedì della V settimana di Quaresima (Anno B)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Gesù Cristo insegna sul monte degli Ulivi e, in seguito, nel tempio. Raduna attorno a sé persone diverse, alcune che lo ascoltano volentieri e attentamente, altre che tentano a loro modo di raggirare la legge e l’autorità. Gli uni e gli altri ricevono una lezione. Gli scribi tendono una trappola a Gesù conducendo da lui una donna sorpresa in adulterio, ma Cristo ribadisce il valore e l’immutabilità delle leggi e delle esigenze divine, mostra come ci si deve comportare col peccatore, di cui rispetta la dignità umana: “Neanch’io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”. Ecco le premesse del Vangelo di oggi: il male è male, il peccato è peccato, ma l’uomo è chiamato costantemente alla santità. Deve continuamente operare in sé il passaggio dall’uomo vecchio, cioè dal peccatore, all’uomo nuovo, rigenerato dall’acqua e dallo Spirito. Non c’è nessuno al mondo che sia senza peccato. Dobbiamo tutti impegnarci in modo solidale sulla via del ritorno a Dio. Chi di noi è senza peccato, scagli per primo la pietra. Molte pietre vengono scagliate e non perché sono in molti ad essere senza peccato. Quante persone invece, incontrando la misericordia di Cristo, si allontanano per non peccare più? Impariamo ad ascoltare attentamente Cristo, senza nasconderci dietro le leggi. L’insegnamento da seguire è l’amore!
Antifona d’ingresso Pietà di me, o Dio, perché un uomo mi perseguita, un aggressore tutto il giorno mi opprime. |
Colletta O Padre, che con il dono del tuo amore ci riempi di ogni benedizione, trasformaci in creature nuove, per essere preparati alla Pasqua gloriosa del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62
Io muoio innocente.
Dal libro del profeta Daniele
In quei giorni, abitava a Babilonia un uomo chiamato Ioakìm, il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna, figlia di Chelkìa, di rara bellezza e timorata di Dio. I suoi genitori, che erano giusti, avevano educato la figlia secondo la legge di Mosè. Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa, ed essendo stimato più di ogni altro, i Giudei andavano da lui. Parola di Dio. Forma breve (Dan 13,42-62): Dal libro del profeta Daniele Parola di Dio |
Con te, Signore, non temo alcun male.
Il Signore è il mio pastore: Mi guida per il giusto cammino Davanti a me tu prepari una mensa Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne |
Canto al Vangelo (Ez 33, 11) Lode e onore a te, Signore Gesù! Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore, ma che si converta dalla sua malvagità e viva. Lode e onore a te, Signore Gesù! |
Vangelo |
Gv 8,1-11
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Fratelli, Dio interviene con potenza per proteggere il povero e l’indifeso; egli è misericordioso con i peccatori. Confidiamo nel suo aiuto e invochiamolo dicendo: Padre, riportaci nel tuo amore! |
Quando ci sentiamo superiori ai nostri fratelli di fede e non ci tratteniamo dal giudicarli, ti preghiamo:
Quando ci sentiamo a posto di fronte ai carcerati, ai drogati e a quelli che hanno sbagliato, ti preghiamo:
Quando passiamo accanto a quelli che soffrono e non ci accorgiamo di loro, ti preghiamo:
Quando vogliamo applicare la giustizia senza la misericordia, ti preghiamo:
Quando non comprendiamo i tuoi giudizi o ci meravigliamo della tua pazienza, ti preghiamo:
Quando invochiamo giustizia da te in base ai nostri schemi e non secondo la tua misericordia, ti preghiamo:
Quando non abbiamo il coraggio di dire la verità a noi stessi e a te, ti preghiamo:
Quando il male compiuto ci lascia delusi e non sappiamo come uscirne, ti preghiamo:
Dio di infinita bontà e misericordiosa, il sangue del tuo Figlio ha cancellato tutti i nostri peccati: purificati dal tuo grande amore, donaci la gioia di celebrare questa eucaristia per renderti grazie a nome di tutta la Chiesa. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera sulle offerte O Signore, concedi ai tuoi fedeli, riuniti per celebrare i santi misteri, di offrirti come frutto della penitenza una coscienza pura e uno spirito rinnovato. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DELLA PASSIONE DEL SIGNORE I La potenza della Croce |
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Per la passione salvifica del tuo Figlio
l’intero universo
ha riconosciuto il senso della tua gloria;
nella potenza ineffabile della croce
splende il giudizio sul mondo
e il potere regale di Cristo crocifisso.
E noi, o Signore,
uniti agli angeli e a tutti i santi,
eleviamo a te un inno di lode
ed esultanti cantiamo: Santo, …
Antifona alla comunione «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». «Nessuno, Signore». «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». (Gv 8,10-11) |
Orazione sul popolo ad libitum
O Signore, libera dai peccati il popolo che ti supplica,
perché conduca una vita santa
e non sia oppresso da alcuna avversità.
Per Cristo nostro Signore.
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 18 Marzo 2024
San CIRILLO DI GERUSALEMME Vescovo e dottore della Chiesa – Memoria Facoltativa
Gerusalemme, ca. 315 – 387
Cirillo nacque verso il 315 probabilmente a Gerusalemme. Successore del vescovo Massimo dal 348 circa fino al 18 marzo 386, il suo episcopato fu segnato dalla grave crisi che coinvolse la Chiesa del IV secolo. Esiliato ben tre volte, Cirillo di Gerusalemme, esperto conoscitore della Parola di Dio, c…
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San TOMMAN Vescovo irlandese
E’ un ecclesiastico e vescovo irlandese. Di lui non sappiamo nulla. C’è solo una citazione nei martirologi medievali irlandesi, dove si dice fosse vescovo. Nei martirologi di Donegal (1864), di Gorman (1895) e in quello di Tallagh (1931) è festeggiato nel giorno 18 marzo….
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Sant’ ALESSANDRO DI GERUSALEMME (DI CAPPADOCIA) Vescovo e martire
† 250 circa
I dati biografici che lo riguardano sono scarsi, ma abbastanza sicuri. Di famiglia pagana, Alessandro ebbe un’accurata formazione culturale. Si convertì al cristianesimo dopo essere passato attraverso l’esperienza dei vari movimenti religiosi e filosofici del tempo. Fu nelle scuole di var…
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