+ Dal Vangelo secondo Marco Mc 2,18-22
Lo sposo è con loro.
• Gesù non insiste nella pratica del digiuno. Il digiuno è una pratica assai antica, praticata in quasi tutte le religioni. Gesù stesso la praticò durante quaranta giorni (Mt 4,2). Ma lui non insiste con i suoi discepoli affinché facessero la stessa cosa. Li lascia liberi. Per questo, i discepoli di Giovanni Battista e dei farisei, che erano obbligati a digiunare, vogliono sapere perché Gesù non insiste sul digiuno.
• Quando lo sposo sta con loro non hanno bisogno di digiunare. Gesù risponde con un paragone. Quando lo sposo sta con gli amici dello sposo, cioè durante la festa di nozze, non hanno bisogno di digiunare. Gesù si considera lo sposo. I discepoli sono gli amici dello sposo. Durante il tempo in cui lui, Gesù, sta con i discepoli, c’è la festa di nozze. Arriverà un giorno in cui lo sposo sarà assente. E allora, se vogliono, possono digiunare. Gesù allude alla sua morte. Sa e sente che se vuole continuare per questo cammino di libertà, le autorità religiose vorranno ucciderlo.
• Rammendo nuovo su un vestito vecchio, vino nuovo in otri nuovi. Queste due affermazioni di Gesù, che Marco colloca qui, chiariscono l’atteggiamento critico di Gesù dinanzi alle autorità religiose. Non si mette una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio. Quando il vestito si lava, il rattoppo nuovo squarcia il vestito e si forma uno strappo peggiore. Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, perché altrimenti la fermentazione del vino nuovo spaccherà gli otri vecchi . Vino nuovo in otri nuovi! La religione difesa dalle autorità era come un vestito vecchio, come un otre vecchio. Non bisogna voler combinare ciò che è nuovo e portato da Gesù, con vecchi costumi. Non si può ridurre la novità di Gesù alla misura del giudaismo. O l’uno, o l’altro! Il vino che Gesù porta fa spaccare l’otre vecchio. Bisogna saper separare le cose. Gesù non è contro ciò che è “vecchio”. Ciò che vuole evitare è che il vecchio si imponga al nuovo e, così comincia a manifestarlo. Sarebbe lo stesso che ridurre il messaggio del Concilio Vaticano II al catechismo anteriore al Concilio, come vogliono alcuni.
Sant’Agnese
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Il tesoro per il quale un cristiano deve saper vendere tutto è l’amore di Dio: come san Paolo anche noi siamo certi che nulla potrà separarcene. Santa Agnese ci mostra oggi la vittoria dell’amore. Ma qual è questa vittoria? L’amore di Dio secondo san Paolo è l’amore cristiano cioè mai separato dall’amore del prossimo ed è bellissimo vederlo nei martiri. Malgrado le persecuzioni essi non sono mai venuti meno a questo amore più forte dell’odio. In modo speciale essi hanno riportato la vittoria dell’amore sull’odio non rinunciando mai ad amare i loro persecutori.
Durante il periodo in cui la guerra infuriava nel Libano io ho avuto modo di leggere una lettera di un giovane cristiano di 22 anni scritta un mese circa prima di essere ucciso. Stava preparandosi al sacerdozio e nella previsione di poter morire, scrisse ai suoi familiari: “Ho una sola cosa da chiedervi: perdonate di cuore a quelli che mi avranno ucciso; domandate con me che il mio sangue serva come riscatto per il Libano, come offerta per la pace, per l’amore che sono scomparsi nel nostro paese e nel mondo; che la mia morte insegni agli uomini la carità. ~ Signore vi consoli. Io non rimpiango questo mondo ma mi rattrista il pensiero della vostra tristezza. Pregate, pregate e amate i vostri nemici”.
È una testimonianza viva della vittoria dell’amore cristiano. Ringraziamo il Signore di farci conoscere che anche oggi i cristiani muoiono come Gesù perdonando chi li uccide; preghiamo per i cristiani che sono tuttora perseguitati e domandiamo di poter essere promotori di unità con la carità che supera ogni odio.
Antifona d’ingresso Rallegriamoci ed esultiamo, perchè il Signore ha amato questa vergine santa e gloriosa. |
Colletta Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere le potenze del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant’Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Eb 5,1-10
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì.
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo. Parola di Dio |
Tu sei sacerdote per sempre, Cristo Signore.
Oracolo del Signore al mio signore: Lo scettro del tuo potere A te il principato Il Signore ha giurato e non si pente: |
Canto al Vangelo (Eb 4, 12) Alleluia, alleluia. La parola di Dio è viva ed efficace, discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Alleluia. |
Vangelo |
Mc 2,18-22
Lo sposo è con loro.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Il vangelo di Gesù è vino nuovo, parola divina che spezza sempre i limiti delle attese umane. Preghiamo il Padre di ogni bene, perché diveniamo portatori della novità di Cristo. Insieme preghiamo: Crea in noi uno spirito nuovo.Per la Chiesa, sposa di Cristo, affinché mostri a chi non crede, la verità gioiosa e liberante di Gesù. Preghiamo: Per le comunità cristiane divise, affinché rafforzino con la preghiera e con il digiuno la ricerca dell’unità. Preghiamo: Per gli ebrei e tutti i credenti in Dio, affinché incontrino nel segreto del loro cuore la novità di Cristo. Preghiamo: Per gli affamati di cibo e di giustizia, affinché siano sostenuti dalla solidarietà dei cristiani e possano scoprire in Cristo la speranza per ogni giorno. Preghiamo: Per la nostra comunità, affinché non si addormenti nell’abitudine e nella noia, ma si impegni a trovare vie nuove per realizzare oggi il vangelo. Preghiamo: Perché non perdiamo il senso cristiano della penitenza. Perché le nostre eucaristie siano celebrate con festa. O Signore, fonte della nostra gioia, ti presentiamo le preghiere di questa nostra comunità e della Chiesa universale, con la fiducia che ci ammetterai alla festa di nozze, preparata da Gesù Cristo nostro Signore che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Benedici, Signore, i doni che ti offriamo nel ricordo di sant’Agnese, e rinnova profondamente il nostro spirito perchè, liberi dai fermenti del male, viviamo una vita nuova, nella luce del Vangelo. Per Cristo … |
Antifona di comunione Le cinque vergini sagge presero l’olio in piccoli vasi insieme con le lampade. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo che viene, andate incontro a Cristo Signore. |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 21 Gennaio 2019
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Sant’ AGNESE Vergine e martire – Memoria
Roma, fine sec. III, o inizio IV
Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di una illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Quando era ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione e molti furono i fedeli che s’abbandonavano alla defezione. Agnese, che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità, fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei ma respinto. Fu esposta nuda al Circo Agonale, nei pressi dell’attuale piazza Navona. Un uomo che cercò di avvicinarla cadde …
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Sant’ EPIFANIO DI PAVIA Vescovo
Epifanio fu uno dei vescovi più importanti del suo tempo, meritandosi l’appellativo di “luce e padre dei vescovi”. Nato a Pavia nel 438, a otto anni fu accolto tra i lettori dal vescovo Crispino. Divenne poi diacono. Crispino lo volle come successore e, alla sua morte, fu consacrato a Milano nel 466. Fu l’ottavo vescovo di Pavia e si adoperò per la ricostruzione della città distrutta nel 467 dalle contrapposte armate di Oreste e Odoacre. L’Imper…
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San MEINRADO (MEGINRADO) DI EINSIEDELN Eremita e martire
† Einsiedeln, Svizzera, 861
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