+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 21,28-32
È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.
Riflessione
- Il vangelo di oggi descrive il conflitto che Gesù ebbe con le autorità religiose dell’epoca, dopo che scacciò i venditori dal Tempio. I sacerdoti e gli anziani del popolo volevano sapere con quale autorità Gesù facesse queste cose: entrare nel Tempio e scacciarne i venditori (cf. Mt 21,12-13). Le autorità si consideravano i padroni di tutto e pensavano che nessuno potesse fare nulla senza il loro permesso. Per questo, perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo. Qualcosa di simile stava accadendo anche nelle comunità cristiane degli anni settanta-ottanta, epoca in cui è stato scritto il vangelo di Gesù. Coloro che resistevano alle autorità dell’impero erano perseguitati. C’erano altri che, per non essere perseguitati, cercavano di conciliare il progetto di Gesù con il progetto dell’impero romano (cf. Gal 6,12). La descrizione del conflitto di Gesù con le autorità del suo tempo era un aiuto per i cristiani, affinché continuassero impavidi nelle persecuzioni e non si lasciassero manipolare dall’ideologia dell’impero. Anche oggi, alcuni che esercitano il potere, sia nella società come nella chiesa e nella famiglia, vogliono controllare tutto come se fossero loro i padroni di tutti gli aspetti della vita della gente. A volte giungono perfino a perseguitare coloro che pensano in modo diverso. Con questi pensieri e problemi in mente, leggiamo e meditiamo il vangelo di oggi.
- Matteo 21,23: La domanda delle autorità religiose a Gesù: “Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?” Gesù rispose: “Vi farò anch’io una domanda e se voi mi risponderete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?”. Gesù ritorna al Tempio. Quando insegnava i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si avvicinavano e chiedevano: Con quale autorità fai queste cose? Chi ti ha dato questa autorità?” Gesù circola, di nuovo, nella grande piazza del Tempio. Poi appaiono alcuni sacerdoti ed anziani ad interrogarlo. Dopo tutto ciò che Gesù aveva fatto il giorno prima, loro vogliono sapere con quale autorità fa queste cose. Loro non si chiedono quale fosse il vero motivo che spinse Gesù a scacciare i venditori (cf. Mt 21,12-13). Chiedono solo con quale autorità fa quello che fa. Pensano di avere il diritto di controllare tutto. Non vogliono perdere il controllo delle cose.
- Matteo 21,24-25a: La domanda di Gesù alle autorità. Gesù non si nega a rispondere, ma mostra la sua indipendenza e libertà e dice: “Vi farò anch’io una domanda e se voi mi risponderete, vi dirò anche con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?” Domanda intelligente, semplice come una colomba e astuta come il serpente! (cf. Mt 10,16). La domanda rivela la mancanza di onestà degli avversari. Per Gesù, il battesimo di Giovanni veniva dal cielo, veniva da Dio. Lui stesso era stato battezzato da Giovanni (Mt 3,13-17). Gli uomini del potere, al contrario, avevano tramato la morte di Giovanni (Mt14,3-12). E mostrarono, così, che non accettavano il messaggio di Giovanni e che consideravano il suo battesimo come una cosa degli uomini e non di Dio.
- Matteo 21,25b-26 : Ragionamento delle autorità. I sacerdoti e gli anziani si resero conto della portata della domanda e razionalizzavano nel modo seguente: “Se rispondiamo che veniva dal cielo, lui dirà: Allora, perché non avete creduto a Giovanni? Se rispondiamo che veniva dagli uomini, temiamo la moltitudine, poiché tutti pensano che Giovanni sia un profeta”. Per questo, per non esporsi, rispondono: “Non sappiamo!” Risposta opportunista, falsa e interessata. L’unico loro interesse era non perdere il loro potere sulla gente. Dentro di loro, avevano già deciso tutto: Gesù doveva essere condannato a morte (Mt 12,14).
- Matteo 21,27: Conclusione finale di Gesù. E Gesù disse loro: Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose”. La loro totale mancanza di onestà, fa sì che non meritino la risposta di Gesù.
Santa Lucia
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Santa Lucia
S1213 ; EA032
Santa Lucia, dal nome evocatore di luce, martirizzata probabilmente a Siracusa sotto Diocleziano (c. 304), fa parte delle sette donne menzionate nel Canone Romano. Il suo culto universalmente diffuso è già testimoniato dal sec. V. Un’antifona tratta dal racconto della sua passione la saluta come «sponsa Christi». La sua «deposizione» a Siracusa il 14 dicembre è ricordata dal martirologio geronimiano (sec. VI).
Antifona d’ingresso Beata la vergine che, rinunciando a se stessa e prendendo la croce, ha imitato il Signore, sposo delle vergini e principe dei martiri. |
Colletta Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore, per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo qui in terra la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
Sof 3,1-2.9-13
La salvezza messianica è promessa a tutti i popoli.
Dal libro del profeta Sofonìa
Così dice il Signore: Parola di Dio |
Il povero grida e il Signore lo ascolta.
Benedirò il Signore in ogni tempo, Guardate a lui e sarete raggianti, Il volto del Signore contro i malfattori, Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, |
Canto al Vangelo () Alleluia, alleluia. Vieni, Signore, non tardare: perdona i peccati del tuo popolo. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 21,28-32
È venuto Giovanni e i peccatori gli hanno creduto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli La parola ascoltata è viva e penetrante: da Dio imploriamo che essa porti in noi frutti abbondanti di conversione. Preghiamo insieme e diciamo: Convertici, o Signore.Per la santa Chiesa, perchè confidi solo in Dio e resti il popolo umile e povero che egli vuole riservarsi. Preghiamo: Perchè il vangelo di Gesù raggiunga tutti i popoli e da ogni parte della terra si levino voci di lode e di benedizione a Dio Padre. Preghiamo: Per le persone che siamo soliti condannare, perchè il Signore ci aiuti a cogliere la sofferenza che nasce dalla loro incapacità di uscire da certi limiti o situazioni. Preghiamo: Per quanti non hanno saputo accogliere l’invito di Dio ad una particolare vocazione, perchè anche nell’attuale stato di vita rispondano alle sollecitazioni che egli offre loro. Preghiamo: Per noi qui presenti, perchè l’esperienza dei nostri molti ‘no’ detti al Signore, ci aiuti ad essere misericordiosi verso tutti. Preghiamo: Per chi sente il bisogno di essere perdonato. Per i confessori. O Padre, ricco di misericordia e di perdono, accoglici ogni volta che, pentiti e umiliati, ritorniamo a te, e per la forza del pane eucaristico che ora insieme spezziamo, rendici perseveranti nel bene. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte I doni che ti presentiamo nel glorioso ricordo di santa Lucia ti siano graditi, o Signore, come fu preziosa ai tuoi occhi l’offerta della sua vita. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione L’Agnello assiso sul trono li guiderà alle sorgenti della vita. (Cf. Ap 7,17) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 13 Dicembre 2022
Santa LUCIA Vergine e martire – Memoria
Siracusa, III secolo – Siracusa, 13 dicembre 304
La vergine e martire Lucia è una delle figure più care alla devozione cristiana. Come ricorda il Messale Romano è una delle sette donne menzionate nel Canone Romano. Vissuta a Siracusa, sarebbe morta martire sotto la persecuzione di Diocleziano (intorno all’anno 304). Gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci inflittele dal prefetto Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando. Proprio nelle catacombe di Siracusa, le più e…
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