+ Dal Vangelo secondo Matteo. Mt 23,23-26
Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.
Riflessione
- Il vangelo di oggi riporta altri due ‘Guai a voi…’ di cui Gesù parla contro i capi religiosi del suo tempo. I due ‘Guai a voi…’ di oggi denunciano la mancanza di coerenza tra parola ed atteggiamento, tra esterno ed interno. Continuiamo oggi la nostra riflessione iniziata ieri.
- Matteo 23,23-24: Il quinto Guai a voi…! contro coloro che insistono nell’osservanza e dimenticano la misericordia: “Che pagate la decima della menta, dell’aneto e del cumino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà”. Questo quinto Guai a voi! di Gesù è contro i capi religiosi di quell’epoca, può essere ripetuto contro molti religiosi dei secoli successivi, fino ad oggi. Molte volte, in nome di Gesù, insistiamo su i dettagli e dimentichiamo la misericordia. Per esempio, il giansenismo ridusse ad arido il vissuto della fede, insistendo in osservanze e penitenze che deviarono la gente dal cammino dell’amore. La suora carmelitana Teresa di Lisieux crebbe nell’ambiente giansenista che marcava la Francia della fine del XIX secolo. A partire da una dolorosa esperienza personale, seppe recuperare la gratuità dell’amore di Dio, forza che deve animare dal di dentro l’osservanza delle norme. Poiché, senza l’esperienza dell’amore, le osservanze fanno di Dio un idolo.
- Matteo 23,25-26: Il sesto ‘Guai a voi…’ contro coloro che puliscono le cose fuori e sono sporchi dentro: “che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza”. Nel Discorso della Montagna, Gesù critica coloro che osservano alla lettera la legge e trasgrediscono lo spirito della legge. Lui dice: “Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Avete inteso che fu detto: non commettere adulterio, ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Mt 5,21-22.27-28). Non basta osservare alla lettera la legge. Non basta non uccidere, non rubare, non commettere adulterio, non giurare, per essere fedeli a ciò che Dio ci chiede. Osserva pienamente la legge di Dio solo colui che, oltre alla lettera, va fino alla radice e strappa da dentro di sé “idesideri di rapina e intemperanza” che possono condurre all’assassinio, alla rapina, all’adulterio. La pienezza della legge si realizza nella pratica dell’amore.
Martedì della XXI settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Noi ci rallegriamo interiormente quando sentiamo Cristo dileggiare con forza l’eccessivo formalismo rituale dei farisei, e, soprattutto, il loro pretendersi “a posto” di fronte a Dio, per via di gesti puramente esteriori.
Ma non dimentichiamo la frase-chiave di questo passo: “Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle”. La polemica è cattiva consigliera e l’eccesso di formalismo rituale non deve farci dimenticare la necessità del rito. L’ipocrisia è cosa molto brutta, ma ancora più brutto è non fare sforzo alcuno, né di gesto, né di cuore, per avvicinarsi alla legge di Dio.
Non si rischia forse, condannandone l’eccesso, di dimenticarsi della pratica del rito?
Noi abbiamo bisogno sia di una disposizione interiore alla pietà, alla docilità e all’obbedienza, sia di una sua espressione esteriore per mezzo del gesto e del rito. E molto spesso non potremo verificare la disposizione del nostro cuore in altro modo, se non acconsentendo ad un gesto compiuto di fronte a noi, agli altri e a Dio. Dio ci vuole completamente, corpo e anima. Gesù ci chiede di non dimenticarci mai dell’uno, sia pure a profitto dell’altra.
Antifona d’ingresso Signore, tendi l’orecchio, rispondimi. Tu, mio Dio, salva il tuo servo, che in te confida. Pietà di me, o Signore, a te grido tutto il giorno. (Sal 85,1-3) |
Colletta O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché tra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
2Ts 2,1-3.13-17
Mantenete le tradizioni che avete appreso.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Parola di Dio |
Vieni, Signore, a giudicare la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!». Gioiscano i cieli, esulti la terra, Acclamino tutti gli alberi della foresta |
Canto al Vangelo (Eb 4,12) Alleluia, alleluia. La parola di Dio è viva, efficace: discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 23,23-26
Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Preghiamo il Signore Gesù Cristo, e chiediamogli di vivere nella speranza della sua venuta. Diciamo insieme: Aiutaci, o Signore, a compiere la tua volontà.O Signore, tu ci insegni che la giustizia, la misericordia e la fedeltà sono i valori più importanti della legge. Fà che essi diventino la base di ogni umana convivenza. Preghiamo: O Cristo, figlio di Dio, aiuta i ministri della Chiesa a maturare un atteggiamento oblativo e fraterno nel servizio del tuo popolo. Fà che compiano tutto per la gloria del tuo nome. Preghiamo: O Gesù, figlio di Maria e Giuseppe, assisti e conforta coloro che soffrono perché oppressi e strumentalizzati. Accoglili con il tuo amore incondizionato e gratuito. Preghiamo: O Cristo, figlio di Davide, guida la nostra comunità verso una vera libertà interiore. Ti onori non tanto con le labbra, ma con il cuore. Preghiamo: O Gesù, figlio dell’uomo, aiuta ognuno di noi a rispecchiare te con il nostro comportamento. Rendici capaci di dialogare con il Padre come facevi tu. Preghiamo: Perché impariamo ad usare misericordia. Perché per primi interrompiamo la catena delle raccomandazioni. O Dio, che nell’incarnazione del tuo Figlio hai riconciliato il mondo con te, conservaci sempre nella tua pace, guardaci con benevolenza e riempici dei tuoi beni. Per Cristo nostro Signore. Amen. |
Preghiera sulle offerte O Signore, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l’unico e perfetto sacrificio di Cristo, concedi a noi, nella tua Chiesa, il dono dell’unità e della pace. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona alla comunione Con il frutto delle tue opere si sazia la terra, o Signore; tu trai il cibo dalla terra: vino che allieta il cuore dell’uomo, pane che sostiene il suo cuore. (Cf. Sal 103, 13-15)Oppure: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno», dice il Signore. (Gv 6,54) |
IL SANTO DEL GIORNO
www.santiebeati.it
I santi del 23 Agosto 2022
Santa ROSA DA LIMA Vergine – Memoria Facoltativa
Lima, Perù, 1586 – 24 agosto 1617
Nacque a Lima il 20 aprile 1586, decima di tredici figli. Il suo nome di battesimo era Isabella. Era figlia di una nobile famiglia, di origine spagnola. Quando la sua famiglia subì un tracollo finanziario. Rosa si rimboccò le maniche e aiutò in casa anche nei lavori materiali. Sin da piccola aspirò a consacrarsi a Dio nella vita claustrale, ma rimase «vergine nel mondo». Il suo modello di vita fu santa Caterina da Siena. Come lei, vestì l’abito del Terz’ordine domenica…
www.santiebeati.it/dettaglio/28950
Santi CLAUDIO, ASTERIO E NEONE Martiri
www.santiebeati.it/dettaglio/67330
San MARCIANO DI APT Abate
www.santiebeati.it/dettaglio/99590