+ Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,2-8
L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Riflessione
- Il vangelo di oggi ci presenta il brano del Vangelo di Giovanni che parla del Discepolo Amato. Probabilmente, è stato scelto questo testo da leggere e meditare oggi, festa di San Giovanni Evangelista, per l’identificazione spontanea che tutti facciamo del discepolo amato con l’apostolo Giovanni. Ma la cosa strana è che in nessun brano del vangelo di Giovanni viene detto che il discepolo amato è Giovanni. Orbene, fin dai più remoti tempi della Chiesa, si è insistito sempre nell’identificazione dei due. Per questo, nell’insistere sulla somiglianza tra i due, corriamo il rischio di perdere un aspetto molto importante del messaggio del Vangelo riguardo al discepolo amato.
- Nel Vangelo di Giovanni, il discepolo amato rappresenta la nuova comunità che nasce attorno a Gesù. Il Discepolo Amato si trova ai piedi della Croce, insieme a Maria, la madre di Gesù (Gv 19,26). Maria rappresenta il Popolo dell’antica alleanza. Alla fine del primo secolo, epoca in cui venne compilata la redazione finale del Vangelo di Giovanni, c’era un conflitto crescente tra la sinagoga e la chiesa. Alcuni cristiani volevano abbandonare l’Antico Testamento e rimanere solo con il Nuovo Testamento. Ai piedi della Croce, Gesù dice: “Donna, ecco tuo figlio!” ed al discepolo amato: “Figlio, ecco tua madre!” Ed i due devono rimanere uniti come madre e figlio. Separare l’Antico Testamento dal Nuovo, in quel tempo era fare ciò che oggi chiamiamo separazione tra fede (NT) e vita (AT).
- Nel vangelo di oggi, Pietro ed il Discepolo Amato, avvisati dalla testimonianza di Maria Maddalena, corrono insieme verso il Santo Sepolcro. Il giovane è più veloce dell’anziano e arriva per primo. Guarda dentro il sepolcro, osserva tutto, ma non entra. Lascia che entri prima Pietro. Pietro entra. E’ suggestivo il modo in cui il vangelo descrive la reazione dei due uomini dinanzi a ciò che tutti e due vedono: “Entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette”. Tutti e due videro la stessa cosa, ma si dice solo del Discepolo Amato che credette: “Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette”Perchè? Sarà che Pietro non credette?
- Il discepolo amato ha uno sguardo diverso, che percepisce più degli altri. Ha uno sguardo d’amore che percepisce la presenza della novità di Gesù. Al mattino, dopo quella notte di ricerca e dopo la pesca miracolosa, è lui, il discepolo amato a percepire la presenza di Gesù e dice: “E’ il Signore!” (Gv 21,7). In quella occasione, Pietro avvisato dall’affermazione del discepolo amato, riconosce anche lui e comincia a capire.
- Pietro impara dal discepolo amato. Poi Gesù chiede tre volte: “Pietro, mi ami?” (Gv 21,15.16.17). Per tre volte, Pietro rispose: “Tu sai che io ti amo!” Dopo la terza volta, Gesù affida le pecore alle cure di Pietro, ed in questo momento anche Pietro diventa “Discepolo Amato”.
SAN GIOVANNI
Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Bianco
Si celebra oggi l’amore di Cristo in uno dei suoi discepoli a lui più vicini. Gesù, che era diventato l’amico più caro di Giovanni e che aveva condiviso con lui le gioie più intense e i dolori più profondi, era quel Dio che, come diceva l’Antico Testamento, non si poteva guardare senza morire. Eppure, giorno dopo giorno, Giovanni aveva guardato Gesù e aveva visto in lui un Dio il cui sguardo e il cui contatto danno la vita. Aveva spesso sentito la sua voce, ascoltato i suoi insegnamenti e ricevuto, per suo tramite, parole provenienti dal cuore del Padre. Aveva mangiato e bevuto con lui, camminato al suo fianco per molti chilometri, spinto da un irresistibile amore, che l’avrebbe portato inevitabilmente non al successo, ma alla morte: eppure, in ogni istante, aveva saputo che era quello il vero cammino di vita.
Nella lettura del Vangelo di oggi, vediamo il discepolo “che Gesù amava” correre con tutte le forze, spinto proprio da quest’amore, verso il luogo in cui il Signore aveva riposato dopo aver lottato con la morte. Vede le bende e il sudario – oggetti della morte – abbandonati dal Signore della vita: le potenze delle tenebre erano state vinte nella tomba vuota, e nel cuore di Giovanni, che nella risurrezione riconosceva il trionfo dell’amore, spuntava l’alba della fede.
Antifona d’ingresso Questi è Giovanni, che nella cena posò il capo sul petto del Signore, apostolo beato che conobbe i segreti del cielo e diffuse nel mondo intero le parole della vita.Oppure: In mezzo alla Chiesa gli ha aperto la bocca, il Signore lo ha colmato dello spirito di sapienza e d’intelligenza; gli ha fatto indossare una veste di gloria. (Cf. Sir 15, 5) Si dice il Gloria. |
Colletta O Dio, che per mezzo del santo apostolo Giovanni ci hai dischiuso le misteriose profondità del tuo Verbo, donaci intelligenza e sapienza per comprendere l’insegnamento che egli ha fatto mirabilmente risuonare ai nostri orecchi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. |
1Gv 1,1-4
Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, quello che era da principio, quello che noi abbiamo udito, quello che abbiamo veduto con i nostri occhi, quello che contemplammo e che le nostre mani toccarono del Verbo della vita – la vita infatti si manifestò, noi l’abbiamo veduta e di ciò diamo testimonianza e vi annunciamo la vita eterna, che era presso il Padre e che si manifestò a noi –, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. E la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia piena. Parola di Dio |
Gioite, giusti, nel Signore.
Il Signore regna: esulti la terra, I monti fondono come cera davanti al Signore, Una luce è spuntata per il giusto, |
Canto al Vangelo () Alleluia, alleluia. Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore; ti acclama il coro degli apostoli. Alleluia. |
Vangelo |
Gv 20,2-8
L’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli (Dall’Orazionale CEI 2020) Giovanni, il discepolo prediletto, posò il capo sul petto del Maestro, fu ai piedi della croce insieme a Maria e credette dinanzi alla tomba vuota del Signore. Preghiamo con la stessa confidenza dell’apostolo. Preghiamo insieme e diciamo: Padre della luce, ascoltaci.1. Dio, che nel tuo Figlio fatto carne ci hai dato la grazia di vedere e toccare il Verbo della vita, rendi la tua Chiesa sempre più santa e feconda, con la potenza del tuo Spirito. Noi ti preghiamo. 2. Dio, che nel Natale del tuo Figlio hai fatto risplendere la vera luce, dissipa le tenebre del male che ancora avvolgono il mondo e dirigi i passi dei popoli sulla via della pace. Noi ti preghiamo. 3. Dio, che in ogni tempo cerchi testimoni veritieri del Vangelo, suscita degni ministri dell’altare e rendili perseveranti nella tua volontà. Noi ti preghiamo. 4. Dio, che riveli ai piccoli le profondità del tuo mistero, illumina le menti di quelli che ti cercano con cuore sincero e apri orizzonti di vita nuova a quanti hanno già riconosciuto il tuo amore. Noi ti preghiamo. 5. Dio, che hai ascoltato il tuo Figlio mentre affidava al discepolo Giovanni la Madre addolorata, rendici forti nel momento della prova e fa’ di noi i testimoni credibili della Pasqua. Noi ti preghiamo. Guarda, o Padre, alla tua Chiesa, sposa di Cristo e nostra madre, e suscita in tutti i tuoi figli, per l’intercessione dell’evangelista teologo, il desiderio di ascoltare con viva fede la tua parola, per dimorare nell’amore e ottenere la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. |
Preghiera sulle offerte Santifica, o Signore, i doni che ti offriamo e fa’ che attingiamo la conoscenza viva del mistero del Verbo eterno da questo santo convito, che fu per il tuo apostolo Giovanni fonte di rivelazione. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DI NATALE I Cristo luceÈ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel mistero del Verbo incarnato è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, perché conoscendo Dio visibilmente, per mezzo di lui siamo conquistati all’amore delle realtà invisibili. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo, … PREFAZIO DI NATALE II È veramente cosa buona e giusta, PREFAZIO DI NATALE III È veramente cosa buona e giusta, |
Antifona alla comunione Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. ( Gv 1,14-16) |
IL SANTO DEL GIORNO
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I santi del 27 Dicembre 2022
San GIOVANNI Apostolo ed evangelista – Festa
Betsaida Iulia, I secolo – Efeso, 104 ca.
L’autore del quarto Vangelo e dell’Apocalisse, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo maggiore, venne considerato dal Sinedrio un «incolto». In realtà i suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana. La sua propensione più alla contemplazione che all’azione non deve farlo credere, però, una figura “eterea”. Si pensi al soprannome con cui Gesù – di cui fu discepolo tra i Dodici – chiamò lui e il fratello: «figli del tuono». Lui si definisce…
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Santi TEODORO E TEOFANE Grapti
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Santa FABIOLA DI ROMA Matrona romana
m. 399
Nel Sabato santo di un anno imprecisato Fabiola si presenta, vestita con tela di sacco, nella basilica di San Giovanni in Laterano, chiedendo di essere accolta nella Chiesa. Discende da un casato illustre nella storia romana, quello dei Fabi, e alle spalle ha già due matrimoni finiti il primo con un divorzio, il secondo con la morte del marito. Facendosi cristiana, si fa anche povera, rinunciando ai suoi beni e costruendo un ospedale per i malati. Un giorno le accade di appassionarsi a un trattato sulla vita eremit…
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