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Il Vangelo di martedì 27 febbraio 2018, riflessione e liturgia – Parrocchia San Francesco d'Assisi

Il Vangelo di martedì 27 febbraio 2018, riflessione e liturgia

+ Dal Vangelo secondo Matteo Mt 23,1-12
Dicono e non fanno.

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Riflessione

• Il vangelo di oggi ci riporta una critica di Gesù contro gli scribi ed i farisei del suo tempo. All’inizio dell’attività missionaria di Gesù, i dottori di Gerusalemme erano andati fino in Galilea per osservarlo (Mc 3,22; 7,1). Disturbati dalla predicazione di Gesù, avevano appoggiato la calunnia secondo cui era un indemoniato (Mc 3,22). Per tre anni crebbe la popolarità di Gesù. E al contempo crebbe il conflitto tra lui e le autorità religiose. La radice di questo conflitto stava nel modo in cui si ponevano dinanzi a Dio. I farisei cercavano la loro sicurezza non tanto nell’amore di Dio verso di loro, bensì nell’osservanza rigorosa della Legge. Dinanzi a questa mentalità, Gesù insiste nella pratica dell’amore che relativizza l’osservanza della legge e gli dà il vero significato.

• Matteo 23,1-3: La radice della critica: “Loro dicono, ma non fanno”. Gesù riconosce l’autorità degli scribi e dei farisei. Loro occupano la cattedra di Mosè ed insegnano la legge di Dio, ma loro stessi non osservano ciò che insegnano. Ecco quindi l’avvertimento per la gente: “Fate ed osservate quanto vi dicono. Ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno!” E’ una critica terribile! Immediatamente, come in uno specchio, Gesù mostra alcuni aspetti dell’incoerenza delle autorità religiose.

• Matteo 23,4-7: Guardare nello specchio per fare una revisione di vita. Gesù richiama l’attenzione dei discepoli sul comportamento incoerente di alcuni dottori della legge. Nel meditare su queste incoerenze, conviene pensare non ai farisei e negli scribi di quel tempo ormai passato, bensì a noi stessi e alle nostre incoerenze: legano pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non li muovono; fanno le loro opere per essere ammirati; amano posti d’onore ed anche sentirsi chiamare dottori. Agli scribi piaceva entrare nelle case delle vedove e recitare lunghe preghiere per ricevere denaro in cambio! (Mc 12,40)

• Matteo 23,8-10: Voi tutti siete fratelli. Gesù ordina di avere l’atteggiamento contrario. Invece di usare la religione e la comunità quali mezzi di auto-promozione per sembrare più importanti davanti agli altri, lui chiede di non usare il titolo di Maestro, Padre e Guida, perché uno solo è la Guida, Cristo; solo Dio nel cielo è Padre, e Gesù è Maestro. Tutti voi siete fratelli. E’ questa la base della fraternità che nasce dalla certezza che Dio è nostro Padre.

• Matteo 23,11-12: Il riassunto finale: il maggiore è il minore. Questa frase è ciò che caratterizza sia l’insegnamento che il comportamento di Gesù: “Il più grande tra di voi sia vostro servo; chi invece si innalzerà, sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato” (cf. Mc 10,43; Lc 14,11; 18,14).

 Per un confronto personale

• In cosa critica Gesù i dottori della legge ed in cosa li elogia? Cosa critica in me e cosa elogerebbe in me?

• Hai già guardato nello specchio?

 

 

liturgia

Martedì della II settimana di Quaresima

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola
Sin dall’inizio della Quaresima Gesù ci incita a fare l’elemosina, a pregare e a digiunare non “per essere ammirati dagli uomini”, ma solamente per il Padre. Il nostro io cerca sempre di essere approvato, ama tutto ciò che lo mette in mostra, si compiace delle lusinghe. Non abbiamo paura di chiedere la morte di questo io, perché il nostro cuore possa finalmente risuscitare con Gesù. Guardiamo Maria, umile “serva del Signore”, nella quale si è incarnata, in tutta la sua logica d’amore, questa regola misteriosa: “Chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato”. Maria era immacolata, eppure Dio poteva immediatamente “vedere la sua umiltà”. Noi, che siamo peccatori, abbiamo bisogno di essere “abbassati”, e per questo l’umiliazione è un’ottima scuola. Chiediamo allo Spirito Santo di farci amare le umiliazioni. Smettiamo di affligerci per i nostri difetti, se essi possono contribuire ad umiliarci; rimpiangiamo solamente il peccato che è in noi. Si ama così poco l’essere umiliati! È una delle pratiche più difficili! Non scegliamo le umiliazioni, non cerchiamole, ma chiediamo a Dio di darci quelle di cui abbiamo bisogno, e sforziamoci di vivere nella gioia!
L’umiliazione è una grazia, essa ci “abbassa”, ma, se noi l’accettiamo, essa ci immerge nella misericordia del cuore di Gesù, che ci “innalza” con lui sino al Padre.

Antifona d’ingresso
Illumina i miei occhi, Signore,
perché non mi addormenti nella morte;
perché il mio nemico non dica:
“Ho prevalso su di lui”. (Sal 13,4-5)
Colletta
Custodisci, o Padre, la tua Chiesa
con la tua continua benevolenza,
e poiché, a causa della debolezza umana,
non può sostenersi senza di te,
il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo
e la guidi alla salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
 
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Prima lettura
  Is 1,10.16-20
Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.
 
Dal libro del profeta Isaìa

Ascoltate la parola del Signore,
capi di Sòdoma;
prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
«Lavatevi, purificatevi,
allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
imparate a fare il bene,
cercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova».
«Su, venite e discutiamo
– dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».

Parola di Dio

 
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Salmo responsoriale
  Sal 49
 
A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili.

Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.

 
Canto al Vangelo (Ez 18,31)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
Lode e onore a te, Signore Gesù.
 
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Vangelo  
  Mt 23,1-12
Dicono e non fanno.
   
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore

 
 
Preghiera dei fedeli
Dio, unico nostro Padre, da cui trae origine ogni paternità sulla terra, si china su di noi e accoglie la nostra preghiera. Diciamo insieme:
Donaci un cuore umile, Signore.Perchè i ministri di Dio e della Chiesa preferiscano servire che essere serviti, dimostrando che vi è una sola autorità, quella del Padre celeste, e un solo insegnamento, quello del Figlio Gesù. Preghiamo:
Perchè coloro che hanno responsabilità nell’ambito culturale, politico, economico, sociale, adempiano la loro missione con umiltà e spirito di servizio. Preghiamo:
Perchè i paesi poveri possano ricorrere agli aiuti internazionali senza dover accettare egemonie e soprusi. Preghiamo:
Perchè i giovani considerino l’impegno politico come legittima vocazione dei laici cristiani. Preghiamo:
Perchè questa eucaristia, che ricorda l’ultima cena in cui Gesù lavò i piedi agli apostoli, liberi il nostro cuore da ogni chiusura e ci renda capaci di amare il prossimo. Preghiamo:
Per i genitori e gli insegnanti che esercitano la difficile arte dell’educazione.
Per gli animatori di associazioni, di gruppi e di attività parrocchiali.

O Dio, che abbassi i superbi e innalzi gli umili, fa’ che nella corrispondenza alla vocazione battesimale, non cerchiamo l’affermazione di noi stessi, ma ciò che è giusto davanti a te e giova al bene dei fratelli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
   
 
Preghiera sulle offerte
Il sacrificio che ti offriamo, Signore,
compia in noi la tua opera di santificazione,
ci guarisca dai nostri egoismi,
e ci renda partecipi dei beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI QUARESIMA II
La penitenza dello spiritoÈ veramente giusto renderti grazie,
è bello cantare la tua gloria,
Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai stabilito per i tuoi figli
un tempo di rinnovamento spirituale,
perché si convertano a te con tutto il cuore,
e liberi dai fermenti del peccato
vivano le vicende di questo mondo,
sempre orientati verso i beni eterni.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti agli angeli e ai santi,
con voce unanime
cantiamo l’inno della tua lode: Santo…
Antifona di comunione
Annunzierò tutte le tue meraviglie.
In te gioisco ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Sal 9,2-3)Oppure:
“Chi si innalza sarà abbassato
e chi si abbassa sarà innalzato”. (Mt 23,12)
Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, la partecipazione alla tua mensa
ci faccia progredire nell’impegno di vita cristiana