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Il vangelo di mercoledì 28 febbraio 2018, riflessione e liturgia – Parrocchia San Francesco d'Assisi

Il vangelo di mercoledì 28 febbraio 2018, riflessione e liturgia

Vangelo Mt 20,17-28
Lo condanneranno a morte.

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Riflessione
• Il vangelo di oggi ci presenta tre punti: il terzo annuncio della passione (Mt 20,17-19), la richiesta della madre dei figli di Zebedeo (Mt 20,20-23) e la discussione dei discepoli per il primo posto (Mt 20,24-28). 
• Matteo 20,17-19: Il terzo annuncio della passione. Stanno andando verso Gerusalemme. Gesù cammina davanti a loro. Sa che lo uccideranno. Il profeta Isaia lo aveva già annunciato (Is 50,4-6; 53,1-10). La sua morte non è frutto di un piano stabilito in precedenza, ma la conseguenza dell’impegno assunto riguardo alla missione ricevuta dal Padre accanto agli esclusi del suo tempo. Per questo Gesù parla ai discepoli della tortura e la morte che lui dovrà affrontare a Gerusalemme. Il discepolo deve seguire il maestro, anche se deve soffrire come lui. I discepoli sono impauriti e lo accompagnano con paura. Non capiscono ciò che sta succedendo (cf. Lc 18,34). La sofferenza non andava d’accordo con l’idea che avevano del messia (cf. Mt 16,21-23).
• Matteo 20,20-21: La richiesta della madre per ottenere il primo posto per i figli. I discepoli non solo non capiscono la portata del messaggio di Gesù, ma continuano con le loro ambizioni personali. Quando Gesù insiste nel servizio e nel dono di sé, loro continuano a chiedere i primi posti nel Regno. La madre di Giacomo e Giovanni, portando con sé i figli, arriva vicino a Gesù. I due non capirono la proposta di Gesù. Erano preoccupati solo dei loro interessi. Segno del fatto che l’ideologia dominante dell’epoca era penetrata profondamente nella mentalità dei discepoli. Malgrado la convivenza di vari anni con Gesù, loro non avevano rinnovato il loro modo di vedere le cose. Guardavano Gesù con lo sguardo di sempre, del passato. Volevano una ricompensa per il fatto di seguire Gesù. Le stesse tensioni esistevano nelle comunità del tempo di Matteo ed esistono ancora oggi nelle nostre comunità.
• Matteo 20,22-23: La risposta di Gesù. Gesù reagisce con fermezza: “Voi non sapete quello che chiedete!” E chiede se sono capaci di bere il calice che lui, Gesù, berrà e se sono disposti a ricevere il battesimo che lui riceverà. E’ il calice della sofferenza, il battesimo di sangue! Gesù vuol sapere se loro, invece del posto d’onore, accettano di dare la vita fino alla morte. I due rispondono: “Possiamo!” Sembra una risposta detta non dal di dentro, poiché, pochi giorni dopo, abbandonarono Gesù e lo lasciarono solo nell’ora della sofferenza (Mc 14,50). Loro non hanno molta consapevolezza critica, non percepiscono la sua realtà personale. Per quanto riguarda il posto d’onore nel Regno accanto a Gesù, colui che lo concede è il Padre. Ciò che lui, Gesù, ha da offrire, è il calice ed il battesimo, la sofferenza e la croce. 
• Matteo 20,24-27: Non così dovrà essere tra di voi. Gesù parla, di nuovo, sull’esercizio del potere (cf. Mc 9,33-35). In quel tempo, coloro che detenevano il potere non rendevano conto alla gente. Agivano come volevano (cf. Mc 6,27-28). L’impero romano controllava il mondo e lo manteneva sottomesso con la forza delle armi e così, attraverso tributi, tasse ed imposte, otteneva di concentrare la ricchezza della gente nelle mani di pochi a Roma. La società era caratterizzata dall’esercizio repressivo ed abusivo del potere. Gesù aveva un’altra proposta. Lui dice: Non così dovrà essere tra di voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra di voi, si farà vostro schiavo! Insegna contro i privilegi e contro la rivalità. Vuole cambiare il sistema ed insiste nel fatto che il servizio è il rimedio contro l’ambizione personale. 
• Matteo 20,28: Il riassunto della vita di Gesù. Gesù definisce la sua missione e la sua vita: “Non sono venuto ad essere servito, ma a servire!” E’ venuto a dare la propria vita in riscatto per molti. Lui è il messia Servo, annunciato dal profeta Isaia (cf. Is 42,1-9; 49,1-6; 50,4-9; 52,13-53,12). Imparò da sua madre che disse: “Ecco la serva del Signore!” (Lc 1,38). Proposta totalmente nuova per la società di quel tempo.
 
Per un confronto personale
• Giacomo e Giovanni chiedono favori, Gesù promette la sofferenza. Ed io, cosa chiedo a Gesù nella preghiera? Come accolgo la sofferenza ed i dolori che avvengono nella mia vita? 
• Gesù dice: “Non così dovrà essere tra voi!” Il mio modo di vivere in comunità segue questo consiglio di Gesù?

liturgia

 

Mercoledì della II settimana di Quaresima
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

La croce è sempre presente nel cuore di Gesù. È la meta della sua vita. Sarà un sacrificio liberamente offerto, e non solo un martirio: Gesù ben lo mostra annunciando con precisione ai suoi apostoli che cosa gli sarebbe accaduto. Certo, egli aggiunge che “il terzo giorno risusciterà”, ma si sente che ora è tutto rivolto alla passione che si avvicina. I sentimenti di Giacomo, di Giovanni e della loro madre appaiono molto umani. Questo bisogno di gloria, questo bisogno di apparire, esiste in ciascuno di noi. Il nostro io resta sempre più o meno occupato dal desiderio di dominare. Ma Gesù ci avverte come avverte Giacomo e Giovanni: se vogliamo essere con lui nella sua gloria, dobbiamo bere per intero il suo calice, cioè dobbiamo anche noi morire, fare la volontà del Padre, portare la nostra croce seguendo Gesù, senza cercare di sapere prima quale sia il nostro posto nel suo regno.
La reazione di sdegno degli altri dieci discepoli è anch’essa molto umana. E Gesù, seriamente, li invita a un rovesciamento totale di valori. Nella nuova comunità per la quale egli sta per dare la vita, il primo sarà l’ultimo, “appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti”. Chiediamo la grazia di divenire servi, e servi davvero umili, pronti a soffrire e a sacrificarsi. Preghiamo Maria perché interceda per noi: ai piedi della croce, ciò che Maria chiede per i suoi figli è che abbiano parte, come lei e con lei, al sacrificio del suo Figlio

 

Antifona d’ingresso
Non abbandonarmi, Signore mio Dio, 
da me non stare lontano; 
vieni presto in mio aiuto, 
Signore, mia salvezza. (Sal 38,22-23)
Colletta
Sostieni sempre, o Padre, la tua famiglia 
nell’impegno delle buone opere; 
confortala con il tuo aiuto 
nel cammino di questa vita 
e guidala al possesso dei beni eterni. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo…
 
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Prima lettura
  Ger 18,18-20
Venite, e colpiamo il giusto.
 
Dal libro del profeta Geremìa

[I nemici del profeta] dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremìa, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».
Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce di chi è in lite con me.
Si rende forse male per bene?
Hanno scavato per me una fossa.
Ricòrdati quando mi presentavo a te,
per parlare in loro favore,
per stornare da loro la tua ira.

Parola di Dio

 
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Salmo responsoriale
  Sal 30
 
Salvami, Signore, per la tua misericordia.

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

Ascolto la calunnia di molti: «Terrore all’intorno!»,
quando insieme contro di me congiurano,
tramano per togliermi la vita.

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

 
Canto al Vangelo (Gv 8,12)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me, avrà la luce della vita.
Lode e onore a te, Signore Gesù.
 
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Vangelo  
  Mt 20,17-28
Lo condanneranno a morte.
   
 
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore

 
 
Preghiera dei fedeli
La Parola ascoltata svela le trame della violenza contro i deboli e gli innocenti, e preannuncia gli eventi della liturgia pasquale. Pensando alla croce di Cristo, albero di vita, rivolgiamo a Dio la nostra preghiera: 
Libera la nostra vita, Signore. 

Perchè la cultura della vita, che cresce con la civiltà dell’amore, diventi fondamento dell’educazione di ogni uomo, nella famiglia e nella società. Preghiamo: 
Perchè il vangelo della vita, annunciato dalla Chiesa, apra le coscienze degli uomini alla speranza e alla gioia, liberandole dagli egoismi e dalla paura. Preghiamo: 
Perchè i giovani, che la Chiesa non cessa di amare e di responsabilizzare, progettino il loro avvenire guardando a Cristo, pienezza di vita. Preghiamo: 
Perchè le persone violente riflettano sul loro rifiuto della vita, alla luce del bisogno di riconciliazione, che Dio ha messo nel cuore do ogni uomo. Preghiamo: 
Perchè noi, che nell’eucaristia celebriamo il sacrificio di Cristo che dona la sua vita divina, offriamo piena collaborazione alle istituzioni che in qualunque modo difendono e promuovono la vita. Preghiamo: 
Per le vittime del terrorismo, delle criminalità e dell’eversione. 
Per chi soffre a causa delle violenze della vita quotidiana. 

O Dio, che hai vinto la violenza della morte con la risurrezione del tuo Figlio Gesù, libera la vita dalle minacce e dalla violenza che la opprimono, e donaci la grazia di diventare servi gli uni degli altri, a imitazione di Gesù, nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

   
 
Preghiera sulle offerte
Volgi con bontà lo sguardo, Signore, 
alle offerte che ti presentiamo, 
e per questo santo scambio di doni 
liberaci dal dominio del peccato. 
Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO DI QUARESIMA II 
La penitenza dello spirito 

È veramente giusto renderti grazie, 
è bello cantare la tua gloria, 
Padre Santo, 
Dio onnipotente ed eterno. 
Tu hai stabilito per i tuoi figli 
un tempo di rinnovamento spirituale, 
perché si convertano a te con tutto il cuore, 
e liberi dai fermenti del peccato 
vivano le vicende di questo mondo, 
sempre orientati verso i beni eterni. 
Per questo dono della tua benevolenza, 
uniti agli angeli e ai santi, 
con voce unanime 
cantiamo l’inno della tua lode: Santo…

Antifona di comunione
“Il Figlio dell’uomo è venuto 
non per essere servito, 
ma per servire e dare la sua vita 
in riscatto per tutti gli uomini”. (Mt 20,28)
Preghiera dopo la comunione
Questo sacramento, Signore Dio nostro, 
che ci hai donato come pegno di immortalità, 
sia per noi sorgente inesauribile di salvezza. 
Per Cristo nostro Signore.

I santi del 28 Febbraio 2018
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Beato DANIELE ALESSIO BROTTIER Sacerdote
La Ferté-Saint-Cyr, Blois, Francia, 7 settembre 1876 – Parigi, 28 febbraio 1936
Daniele Alessio Brottier è ricordato per il suo impegno nella missione, nell’apostolato tra i militari e per l’aiuto agli orfani. Nato nel 1876 a La Ferté-Saint Cyr, diocesi di Blois, in Francia, entrò in Seminario nel 1890 e divenne prete a 23 anni nel 1899. Nel 1902 entrò come novizio nella congregazione dello Spirito Santo ad O…
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Sante MARANA E CIRA Vergini
† Siria, 450 circa
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Santi MARTIRI DI ALESSANDRIA
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