Vangelo . + Dal Vangelo secondo Matteo Mt 8,23-27
Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
• Matteo scrive per i giudei convertiti degli anni settanta che si sentivano persi come una barca in mezzo al mare in burrasca, senza la speranza di poter raggiungere il porto desiderato. Gesù sembra essersi addormentato nella barca, e per loro sembra che nessun potere divino venga a salvarli dalla persecuzione. Dinanzi a questa situazione di disperazione e di angoscia, Matteo raccoglie diversi episodi della vita di Gesù per aiutare le comunità a scoprire, nel mezzo di una apparente assenza, la presenza accogliente e potente di Gesù vincitore che domina il mare (Mt 8,23-27), che vince e scaccia il potere del male (Mt 9,28-34) e che ha il potere di perdonare i peccati (Mt 9,1-8). Con altre parole, Matteo vuole comunicare la speranza e suggerire che le comunità non hanno motivo di temere. Ecco il motivo della narrazione della tempesta calmata del vangelo di oggi.
• Matteo 8,23: Il punto di partenza: salire su una barca. Matteo segue il vangelo di Marco, ma lo abbrevia e lo inserisce nel nuovo schema da lui adottato. In Marco, la giornata era stata molto pesante a causa del lavoro svolto. Terminato il discorso delle parabole (Mc 4,3-34), i discepoli portarono Gesù in barca ed era talmente stanco che si addormentò su un cuscino (Mc 4,38). Il testo di Matteo è ben più breve. Dice solamente che Gesù entrò nella barca ed i discepoli lo accompagnavano. Gesù è il Maestro, i discepoli seguono il maestro.
• Matteo 8,24-25: La situazione disperata: “Siamo perduti!” Il lago di Galilea è vicino ad alte montagne. A volte, tra le feritoie delle rocce, il vento soffia forte sul lago causando una tempesta repentina. Vento forte, mare agitato, barca piena d’acqua! I discepoli erano pescatori sperimentati. Se loro pensavano che stavano per affondare, vuol dire che la situazione era veramente pericolosa! Però Gesù non se ne rende conto, e continua a dormire. Loro gridano: “Salvaci, Signore, siamo perduti!” In Matteo, il sonno profondo di Gesù non è solo segno di stanchezza. E’ anche espressione di fiducia tranquilla di Gesù in Dio. Il contrasto tra l’atteggiamento di Gesù e dei discepoli è enorme!
• Matteo 8,26: La reazione di Gesù: “Perché avete paura?” Gesù si sveglia, non per le onde, ma per il grido disperato dei discepoli. E si rivolge a loro dicendo: “Perché avete paura? Uomini di poca fede!” poi si alza, sgrida i venti ed il mare, e la calma ritorna ovunque. Si ha l’impressione che non c’era bisogno di calmare il mare, perché non si correva nessun pericolo. E’ come quando si arriva a casa di un amico, ed il cane, accanto al padrone, abbaia molto. Ma non si deve avere paura, perché il padrone è lì presente e controlla la situazione. L’episodio della tempesta calmata evoca l’esodo, quando la gente, senza paura, passava tra le acque del mare (Es 14,22). Gesù ricrea l’esodo. Evoca il profeta Isaia che diceva alla gente: “Se dovrai attraversare le acque, sarò con te!” (Is 43,2). L’episodio della tempesta calmata evoca e realizza la profezia annunciata nel Salmo 107:
Coloro che solcavano il mare sulle navi,
e commerciavano sulle grandi acque
videro le opere del Signore,
e i suoi prodigi nel mare profondo.
Egli parlò e fece levare un vento burrascoso
che sollevò i suoi flutti.
Salivano fino al cielo, scendevano negli abissi;
la loro anima languiva nell’affanno.
Ondeggiavano e barcollavano come ubriachi,
tutta la loro perizia era svanita.
Nell’angoscia gridarono al Signore,
ed egli li liberò dalle loro angustie.
Ridusse la tempesta alla calma, tacquero i flutti del mare.
Si rallegrarono nel vedere la bonaccia
ed egli li condusse al porto sospirato. (Sal 107,23-30)
• Matteo 8,27: Lo spavento dei discepoli: “Chi è costui?” Gesù chiese: “Perché temete?” I discepoli non sanno cosa rispondere. Stupiti, si chiedono: “Chi è costui al quale il mare ed i venti obbediscono?” Malgrado la lunga convivenza con Gesù, non sanno ancora chi sia. Gesù sembra per loro un estraneo! Chi è quest’uomo?
• Chi è quest’uomo? Chi è Gesù per noi, per me? Questa deve essere la domanda che ci spinge a continuare la lettura del Vangelo, tutti i giorni, con il desiderio di conoscere sempre meglio il significato e l’importanza della persona di Gesù per la nostra vita. Da questa domanda nasce la cristologia. Non nasce da elevate considerazioni teologiche, ma dal desiderio dei primi cristiani di incontrare sempre nuovi nomi e titoli per esprimere ciò che Gesù significava per loro. Sono decine di nomi, titoli ed attributi, da quello di falegname a figlio di Dio, che Gesù esprime: Messia, Cristo, Signore, Figlio amato, Santo di Dio, Nazareno, Figlio dell’Uomo, Sposo, Figlio di Dio, Figlio del Dio altissimo, Falegname, Figlio di Maria, Profeta, Maestro, Figlio di Davide, Rabbonì, Benedetto colui che viene nel nome del Signore, Figlio, Pastore, Pane di Vita, Risurrezione, Luce del mondo, Cammino, Verità, Vita, Re dei Giudei, Re di Israele, etc., etc. Ogni nome, ogni immagine, è un tentativo di esprimere ciò che Gesù significava per loro. Ma un nome, per bello che sia, non arriva mai a rivelare il mistero di una persona, e molto meno della persona di Gesù. Gesù non entra in nessuno di questi nomi, in nessun schema, in nessun titolo. Lui supera tutto, è il più grande! Non può essere inquadrato. L’amore coglie tutto questo, il cervello no! Partendo da questa esperienza di amore vivo i nomi, i titoli e le immagini ricevono il loro pieno significato. In definitiva, chi è Gesù per me, per noi?
Sant’Ireneo
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Dice la preghiera di Colletta: “O Dio, che al vescovo sant’Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace…”, indicando bene l’opera compiuta da questo santo, vescovo della Chiesa di Lione nel Il secolo.
In quel tempo la dottrina cristiana era minacciata dallo gnosticismo, tendente a ridurre tutto a pura astrazione; Ireneo, con la sua predicazione e le sue opere, ne tutelò l’integrità, approfondendo la conoscenza delle Scritture e dei misteri della fede: la Trinità, Cristo centro della storia, l’Eucaristia che nutrendoci del corpo e del sangue di Cristo “rende la nostra carne atta alla visione di Dio”.
Ireneo è un santo molto Ottimista: è sua la famosa affermazione: “Gloria di Dio è l’uomo vivente”. In che senso?
Il Vangelo odierno parla di gloria: “La gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola”. La “gloria” potrebbe essere questa unità di tutti gli uomini nell’amore, riflesso dell’unità divina. L’umanità, divenuta “perfetta nell’unità”, può essere “gloria di Dio”, specchio della sua gloria, in Cristo.
Promotore di verità, Ireneo lo fu anche di pace nella Chiesa, facendosi mediatore di riconciliazione nella controversia sulla data della Pasqua, questione ben poco importante, ma che minacciava l’unità e la pace dei cristiani in quel secolo.
Domandiamo allora, per sua intercessione, quello che oggi chiede la Chiesa: “O Dio, che al vescovo sant’Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa’ che ci rinnoviamo nella fede e nell’amore e cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia”.
Antifona d’ingresso Darò a voi dei pastori secondo il mio cuore, essi vi guideranno con sapienza e dottrina. (Ger 3,15) |
Colletta O Dio, che al vescovo sant’Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa’ che per sua intercessione ci rinnoviamo nella fede e nell’amore, e cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
Am 3,1-8;4,11-12
Il Signore Dio ha parlato:chi non profeterà?
Dal libro del profeta Amos
Ascoltate questa parola, Parola di Dio |
Guidami, Signore, nella tua giustizia.
Tu non sei un Dio che gode del male, Tu hai in odio tutti i malfattori, Io, invece, per il tuo grande amore, |
Canto al Vangelo (Sal 129,5) Alleluia, alleluia. Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola. Alleluia. |
Vangelo |
Mt 8,23-27
Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva. Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Solo Dio è fonte di pace e conduce la storia degli uomini alla salvezza eterna. Preghiamolo quindi con fede, dicendo: Dio della pace, ascoltaci.Perché la Chiesa, sempre rinnovata dalla potenza creatrice di Dio, veda nelle prove e nelle difficoltà l’occasione per rafforzare la propria fede nel Cristo risorto. Preghiamo: Perché il Signore converta il cuore degli uomini e fermi il braccio dei violenti che sconvolgono la convivenza delle nostre città. Preghiamo: Perché colui che domina la furia del vento e del mare, porti tranquillità e pace nel cuore di chi vive incapace di amore e di perdono. Preghiamo: Perché la nostra pigrizia nel seguire fedelmente il Signore, ottenga ogni giorno la sua misericordia che ci invita a conoscerlo e ad amarlo sempre di più. Preghiamo: Perché l’eucaristia, presenza reale del Cristo tra i suoi, divenga il grido della nostra povertà e del nostro bisogno di salvezza. Preghiamo: Per chi, con generosità, annuncia Cristo Salvatore. Per chi da tempo attende un segno dal cielo. Dio della nostra vita, accogli la preghiera della Chiesa che professa fiducia solo in te che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Il sacrificio che ti offriamo, o Padre, nel ricordo della nascita al cielo di sant’Ireneo, glorifichi il tuo nome e ci ispiri l’amore alla verità, perché custodiamo intatta la fede, e salda l’unità della Chiesa. Per Cristo nostro Signore. |
Antifona di comunione “Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa ciò che fa il suo padrone”, dice il Signore, “vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi”. (Gv 15,15) |
L SANTO DEL GIORNO
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I santi del 28 Giugno 2016
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Sant’ IRENEO DI LIONE Vescovo e martire – Memoria
c. 130 – c. 202
Ireneo, discepolo di san Policarpo e, attraverso di lui, dell’apostolo san Giovanni, è una figura di primaria importanza nella storia della Chiesa. Originario dell’Asia, nat…
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Santa VINCENZA GEROSA Vergine
Lovere, Bergamo, 29 ottobre 1784 – 20 giugno 1847
Riservata e timida, trascorse alcuni anni della sua infanzia al banco della bottega familiare, poiché non poté studiare, per la salute cagionevole. Già in ques…
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Sant’ ATTILIO Soldato e martire
circa III-IV secolo
Sant’Attilio è forse identificabile con un martire, presunto soldato della mitica Legione Tebea, venerato presso Trino Vercellese. Il suo culto non è però mai stato suffragato dall…
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