Vangelo + Dal Vangelo secondo Giovanni – Gv 21,15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.
RIFLESSIONE
• Siamo negli ultimi giorni prima di Pentecoste. Nel corso della Quaresima la selezione dei vangeli del giorno continua l’antica tradizione della Chiesa. Tra Pasqua e Pentecoste, si preferisce il vangelo di Giovanni. E così, in questi ultimi giorni prima di Pentecoste, i vangeli del giorno riportano gli ultimi versi del vangelo di Giovanni. Quando poi riprenderemo il Tempo Ordinario, ritorneremo al vangelo di Marco. Nelle settimane del Tempo Ordinario, la liturgia procede ad una lettura continua del vangelo di Marco (dalla 1ª alla 9ª settimana del tempo ordinario), di Matteo (dalla 10a alla 21ª settimana del tempo ordinario) e di Luca (dalla 22ª alla 34ª settimana del tempo ordinario).
• I vangeli di oggi e di domani parlano dell’ultimo incontro di Gesù con i suoi discepoli. Fu un incontro celebrativo, marcato dalla tenerezza e dall’affetto. Alla fine Gesù chiama Pietro e gli chiede tre volte: “Tu, mi ami?” Solo dopo aver ricevuto per tre volte la stessa risposta affermativa, Gesù affida a Pietro la missione di prendersi cura delle pecore. Per poter lavorare nella comunità Gesù non ci chiede molte cose. Ciò che ci chiede è di avere molto amore!
• Giovanni 21,15-17: L’amore al centro della missione. Dopo una notte di pesca nel lago senza prendere un solo pesce, giungendo sulla spiaggia, i discepoli scoprono che Gesù aveva preparato pane e pesci arrostiti sulla brace. Consumato il pasto, Gesù chiama Pietro e gli chiede tre volte: “Mi ami?” Tre volte, perché per tre volte Pietro nega Gesù (Gv 18,17.25-27). Dopo le tre risposte affermative, anche Pietro diventa “Discepolo Amato” e riceve l’ordine di prendersi cura delle pecore. Gesù non chiede a Pietro se ha studiato esegesi, teologia, morale o diritto canonico. Chiede solo: “Mi ami?” L’amore al primo posto. Per le comunità del Discepolo Amato la forza che sostiene e le mantiene unite non è la dottrina, ma l’amore.
• Giovanni 21,18-19: La previsione della morte. Gesù dice a Pietro: In verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi. Lungo la vita, Pietro e tutti noi maturiamo. La pratica dell’amore prenderà radici nella vita e la persona non sarà più padrona della propria vita. Il servizio d’amore ai fratelli e alle sorelle prenderà il sopravvento e ci condurrà. Un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi. Questo è il significato della sequela. E l’evangelista commenta: “Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio”. E Gesù aggiunge: “Seguimi.”
• L’amore in Giovanni – Pietro, mi ami? – Il Discepolo Amato. La parola amore è una delle parole che sono oggi più usate da noi. Proprio per questo è una parola che si è molto sciupata. Ma le comunità del Discepolo Amato manifestavano la loro identità ed il loro progetto proprio con questa parola. Amare è innanzi tutto un’esperienza profonda di relazione tra persone in cui c’è un insieme di sentimenti e valori: gioia, tristezza, sofferenza, crescita, rinuncia, dedizione, realizzazione, dono, impegno, vita, morte, ecc. Tutto questo insieme è riassunto nella Bibbia in un’unica parola in lingua ebraica. Questa parola è hesed. La sua traduzione nella nostra lingua è difficile. Generalmente nelle nostre Bibbie è tradotta con carità, misericordia, fedeltà o amore. Le comunità del Discepolo Amato cercavano di vivere questa pratica d’amore in tutta la sua radicalità. Gesù la rivelò nei suoi incontri con le persone con sentimenti di amicizia e di tenerezza, come per esempio, nella sua relazione con la famiglia di Marta e Maria a Betania: “Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro”. Piange davanti alla tomba di Lazzaro (Gv 11,5.33-36). Gesù incarna sempre la sua missione in una manifestazione d’amore: “avendo amato i suoi, li amò fino all’estremo” (Gv 13,1). In questo amore Gesù manifesta la sua profonda identità con il Padre (Gv 15,9). Per le sue comunità, non c’era un altro comandamento, tranne questo “agire come agiva Gesù” (1Gv 2,6). Ciò presuppone “amare i fratelli” (1Gv 2,7-11; 3,11-24; 2Gv 4-6). Essendo un comandamento così centrale nella vita della comunità, gli scritti giovannei definiscono l’amore così: “Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”. Per questo non dobbiamo “amare solo a parole, ma coi fatti e nella verità”. (1Gv 3,16-17). Chi vive l’amore e lo manifesta nelle sue parole ed atteggiamenti diventa Discepola Amata, Discepolo Amato.
Venerdì della VII settimana di Pasqua
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
La pagina evangelica ci istruisce profondamente sulla natura del mistero pastorale nella Chiesa. La sua sorgente più profonda, in chi lo esercita, è un amore supremo a Cristo: il pascere il gregge è atto di amore. In questo amore unico che lega il pastore a Cristo, il pastore medesimo si sente ed è ormai legato per sempre. Egli non può più andare dove vuole: non è più padrone del suo tempo, di se stesso. Ed è in questa morte a se stesso e di se stesso, per il gregge che gli è affidato, che il pastore glorifica Dio: manifesta l’amore del Padre che salva. Mistero mirabile e tremendo: Pietro (ed ogni pastore) è chiamato a seguire Cristo, in questo modo.
Antifona d’ingresso Cristo ci ha amati, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, e ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre. Alleluia. (Ap 1,5-6) |
Colletta O Dio, nostro Padre, che ci hai aperto il passaggio alla vita eterna con la glorificazione del tuo Figlio e con l’effusione dello Spirito Santo, fa’ che, partecipi di così grandi doni, progrediamo nella fede e ci impegniamo sempre più nel tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo… |
At 25,13-21
Si trattava di un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero a salutare Festo. E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro Paolo, dicendo: Parola di Dio |
Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.
Benedici il Signore, anima mia, Perché quanto il cielo è alto sulla terra, Il Signore ha posto il suo trono nei cieli |
Canto al Vangelo (Gv 14,26) Alleluia, alleluia. Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa; vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Alleluia. |
Vangelo |
Gv 21,15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Parola del Signore |
Preghiera dei fedeli Nella missione pastorale affidata a Pietro, Gesù ha chiamato tutti a partecipare al suo servizio di amore. Preghiamo con fede, dicendo: Ascoltaci, o Signore.- Per il successore di Pietro nel servizio universale della carità pastorale, perchè sia fedele alla sequela di Cristo anche fino al martirio. Preghiamo. – Per i sacerdoti, perchè al di là di ogni loro debolezza, amino con tutto il cuore il loro Signore e siano pastori zelanti della Chiesa. Preghiamo. – Per tutti coloro che sono disprezzati a causa della fede, della verità e della giustizia, perchè siano sostenuti dalla solidarietà dei fratelli. Preghiamo. – Per i poteri civili e le pubbliche autorità, perchè siano imparziali nell’amministrazione della giustizia e difendano i diritti dei più deboli. Preghiamo. – Per noi credenti, perchè ci ispiriamo al coraggio dei martiri nell’affrontare le prove e le lotte per il bene. Preghiamo. – Per chi deve subire giudizio. Preghiamo. – Per coloro che non sono autosufficienti. Preghiamo. O Gesù pastore supremo del tuo gregge, che in risposta alla triplice professione di amore dell’apostolo Pietro hai voluto preannunciare la sua missione di continuare la tua opera nella Chiesa e nel mondo, rendici fedeli membri del tuo gregge fino alla morte. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. |
Preghiera sulle offerte Guarda con bontà, Signore, le offerte che ti presentiamo, e perché ti siano pienamente gradite manda il tuo Spirito a purificare i nostri cuori. Per Cristo nostro Signore. |
PREFAZIO DOPO L’ASCENSIONE Nell’attesa della venuta dello Spirito.È veramente cosa buona e giusta, che tutte le creature in cielo e sulla terra si uniscano nella tua lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo tuo Figlio Signore dell’universo. Entrato una volta per sempre nel santuario dei cieli, egli intercede per noi, mediatore e garante della perenne effusione dello Spirito. Pastore e vescovo delle nostre anime, ci chiama alla preghiera unanime, sull’esempio di Maria e degli Apostoli, nell’attesa di una rinnovata Pentecoste. Per questo mistero di santificazione e d’amore, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua gloria: Santo… |
Antifona di comunione “Quando verrà lo Spirito di verità, vi guiderà alla verità tutta intera”. Alleluia. (Gv 16,13)Oppure: “Simone di Giovanni, mi ami?”. “Signore, tu sai che ti amo”. “Seguimi” dice il Signore. Alleluia. (Gv 21,17.19) |
Preghiera dopo la comunione O Dio, che ci santifichi e ci nutri con i tuoi santi misteri, concedi che i doni di questa tua mensa ci ottengano la vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. |
L SANTO DEL GIORNO
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I santi del 13 Maggio 2016
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BEATA VERGINE MARIA DI FATIMA – Memoria Facoltativa
Il 13 maggio si celebrano le apparizioni della Vergine Maria a Fatima, in Portogallo nel 1917. A tre pastorelli, Lucia di Gesù, Francesco e Giacinta, apparve per sei volte l…
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San NATALE DI MILANO Vescovo
Milano, † 14 maggio 747 ca.
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Santi VITTORE E COMPAGNI Martiri a Pollenzo
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